Leuciana Festival: Pietrarsa e Mimmo Maglionico in concerto
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio (CE), 6 Giugno 2008
Comunicato stampa
Venerdì 6 giugno 21.15. Musica. (rimandato al 16 Giugno)
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio. Pietrarsa e Mimmo
Maglionico in concerto
pietrArsa&mimmomaglionico - Ritmi delle tammorre contadine e della moderna
civiltà industriale all’ombra del Vesuvio
Mimmo Maglionico Flauti Ciaramelle Sax Voce
Marzuk Mejiri Voce Percussioni
Carmela Di Costanzo Voce Tammorra
Carmine D’Aniello Chitarra acustica Chitarra elettrica
Cristiano Califano Chitarra battente Chitarra classisca Mandoloncello
Marta Riccardi Basso elettrico
Arcangelo Nocerino Batteria Percussioni
Pietrarsa è, nel contempo, il nome dell’omonima pietra lavica del Vesuvio e
quello della località nei pressi di Napoli dove, nel 1839, furono impiantate
le officine meccaniche borboniche per la costruzione della prima tratta
ferroviaria italiana, la Napoli-Portici. Ma PietrArsa è anche il nome che
l’eclettico Mimmo Maglionico, dopo attenta riflessione, ha deciso di dare,
nel 2004, al suo gruppo napoletano di world music per un duplice motivo.
Innanzitutto, Pietrarsa, situata in prossimità di quell’entroterra campano
ricchissimo di arcaica musica etnica, è un nome che evoca sia i ritmi delle
tammorre contadine sia quelli della moderna civiltà industriale. Poi, perché
i “ PietrArsa ” effettuano un incessante viaggio nel mondo di un folklore
postmoderno, lontano dalle opprimenti maglie della filologia, con un occhio
rivolto alla tradizione (tammurriate, tarantelle tradizionali, canti a
distesa) e l’altro alla sperimentazione. I testi in napoletano,
prevalentemente di Giovanni Vacca, parlano anche di guerra e precariato.
Musicista di solida formazione classica, nonché abile arrangiatore, Mimmo
Maglionico rielabora la tradizione ( di recente ha musicato a ritmo di
pizzica la celebre poesia di Raffaele Viviani “ ‘E ccose ‘mpruvvisate “,
reintitolandola “ E chiù meglie ‘nammurate” ), contaminandola con forme
musicali più contemporanee e di largo consumo ( pop, rock, tecno, ecc.) ed
adoperando strumenti etnici dell’area mediterranea quali duduk, laud,
clarone, buzuki ed altri. Ne risulta un ricco ed insolito tessuto
armonico-orchestrale nel quale sono anche presenti, com’ è stato sagacemente
notato, progressioni chitarristiche che “ ricordano la ricerca della grande
madre mediterranea di Pagani e De Andrè in Creuza de mà (F. Vacalebre)
Nato da appena tre anni, il gruppo, che ha all’attivo l’omonimo CD edito da
ALFAMUSIC, si pone nel panorama della world music come uno dei più
innovativi della scena napoletana, grazie anche ad una dimensione live di
forte impatto che gli ha consentito di effettuare già numerose tournée di
successo all’estero: Francia, Spagna, Grecia, Pakistan, Croazia, ecc.
Consulta: X edizione Leuciana
Festival 2008