Presentazione di “Segreto di Stato. Verità e riconciliazione sugli anni di piombo”
Capua, 25 Maggio 2008
Articolo e foto di Valerio Lucarelli
Difficile trovare una cornice migliore del Museo Campano di Capua per
presentare “Segreto di Stato. Verità e riconciliazione sugli anni di piombo”
edito da Sperling e Kupfer.
Ne abbiamo discusso, dopo il saluto del Sindaco di Capua, alla presenza
degli autori Giovanni Fasanella, giornalista di Panorama, e Giovanni
Pellegrino che a lungo ha presieduto la Commissione Parlamentare sulle
stragi e il terrorismo.
Pellegrino, oggi Presidente della Provincia di Lecce, ha introdotto
all’interno della Commissione un nuovo metodo, allontanando dogmatismi e
idee preconcette che impediscono il raggiungimento della Verità.
Tra i principali meriti di Pellegrino l’aver dimostrato come sin dal
dopoguerra l’Italia fosse al centro di interessi convergenti
straordinariamente ampi. Non solo paese di frontiera tra il blocco comunista
e quello atlantico, ma anche autentica portaerei nel Mediterraneo. Interessi
che hanno spesso trasformato il nostro paese in un campo di battaglia.
Non di poco conto anche l’aver distinto le stragi che hanno insanguinato
l’Italia tra il 1969 e il 70, in primis Piazza Fontana, e quelle
verificatesi tra il 1973 e il 74 come Piazza della Loggia a Brescia. Se le
prime erano il frutto di intrecci perversi tra fette di apparato e la destra
extra parlamentare, con la benedizione di esponenti moderati, quelle
seguenti erano la risposta feroce di quella destra extraparlamentare che si
era sentita utilizzata e tradita.
Segreto di Stato si chiude con una proposta forte che prende spunto
dall’esempio sudafricano voluto da personalità del calibro di Nelson Mandela
e Desmond Tutu: creare una commissione che offra impunità in cambio di
verità. Se non è stato mai possibile raggiungere una verità giudiziaria,
conquistare almeno una verità storica. Forse l’ultima occasione per
ritrovare un passato condiviso.