Cinema a scuola a Caiazzo
Presso l’ISISS “Nicola Covelli” di Caiazzo, grazie all’entusiasmo di due ottimi insegnanti, è nato, nell’ambito del progetto “Scuole aperte”, il più classico dei cineforum.
Articolo di Francesco Massarelli
In questi giorni ho ripercorso con la memoria i miei anni scolastici e mi
sono reso conto che solo in un’occasione le nostri classi furono portate al
cinema per assistere ad un film. Mi ricordo che all’epoca il Teatro Comunale
era ancora sala cinematografica e il liceo “P.Giannone” ebbe il privilegio
di assistere, credo in occasione dell’8 marzo, alla proiezione di "Rosa L."
di Margharethe Von Trotta. Io però avevo la fortuna di abitare a poche
centinaia di metri dal glorioso Cineclub Vittoria e quel meraviglioso vizio
di tuffarmi appena possibile in una sala cinematografica lo maturai
ugualmente, imparando tra l’altro a non accontentarmi di film d’azione e
commedie demenziali. Oggi i tempi sono fortunatamente cambiati. Molti
docenti lavorano per avvicinare gli studenti al buon cinema e spero che
presto anche i risultati del box-office ci diano ragione in tal senso. Le
uscite dalle classi per recarsi al cinema si susseguono, anche se spesso le
scelte sono un po’ pigre e ci si lascia convincere dalla prima proposta
utile. L’Associazione Architempo, ha lavorato molto durante quest’anno
proprio in questa direzione ed io ho avuto il piacere di proporre ad un
discreto numero di studenti un piccolo gioiello del giovane cinema italiano,
che, come spesso accade, la distribuzione ufficiale aveva ingiustamente
penalizzato: “Rosso come il cielo” di Cristiano Bortone. Poi altre proposte
sono seguite, ma l’esperienza più bella e significativa è quella stiamo
vivendo da oltre un mese presso l’ISISS “Nicola Covelli” di Caiazzo, dove
grazie all’entusiasmo di due ottimi insegnanti, la Prof.ssa Rossella Di
Sorbo e il prof. Luigi Ponsillo, è nato nell’ambito del progetto “Scuole
aperte” il più classico dei cineforum, con un ciclo di incontri pomeridiani,
con cadenza settimanale, durante i quali studenti e non solo dopo aver
assistito alla proiezione del film discutono appassionatamente di cinema.
Gli incontri si tengono nell’Aula Magna dell’istituto e anche se è difficile
ricreare a pieno la magia del vero cinema, la continuità degli appuntamenti
consente di effettuare un vero e proprio percorso di crescita. Resta infatti
la convinzione che, maggiore è la possibilità di confronto tra le diverse
espressioni di un dato fenomeno culturale, maggiore è la passione e il senso
critico che si genera in chi ne fruisce. Spesso durante la visione del film
mi viene voglia di distogliere lo sguardo dallo schermo per seguire le
reazioni dei ragazzi e cogliere in anticipo quelle emozioni che alcuni di
loro prontamente raccontano al termine della proiezione .L’attenzione,
ovviamente, non è eguale in tutti, ma questo fa parte della fisiologia del
progetto. Cinema per gli occhi e cinema per il cuore si alternano nella
nostra programmazione. Tanto entusiasmo e interessanti curiosità tecniche
hanno seguito la visione di uno dei capolavori di Tim Burton, indiscusso
autore culto di giovani ed adulti; mentre Sophia Coppola è riuscita a
vincere, a ritmo di rock, la ritrosia di molti verso il genere storico, con
il suo bellissimo e coloratissimo "Marie Antoinette". E poi tanta
immedesimazione: e chi si poteva scegliere se non la brava Francesca
Archibugi per raccontare il mondo dell’adolescenza? Insomma, come si diceva
prima, un bel percorso di crescita non solo per gli studenti, ma anche per
il sottoscritto, che da anni, in fatto di cinema, si sforza di comprendere e
interpretare “il gusto degli altri”... Ora vacanze pasquali e gite, poi di
nuovo tutti in aula a “studiare” il buon cinema.