Dibattito sulla legge 194
Caserta, 11 Marzo 2008
Articolo di Ketty Bologna, foto di Paolo Russo
Martedì 11 marzo, Spazio Donna e Macchina Da Presa hanno
collaborato per la realizzazione di un comune intento: dibattere e difendere
la legge 194, prendendo spunto dalle esperienze del professore Riccardo
Bonafiglia, responsabile dell’unità operativa di ginecologia sociale
dell’ospedale casertano e della ginecologa di consultorio M. Rosa Izzo,
previa visione del film rumeno, Palma d’Oro a Cannes 2007 “4 mesi, 3
settimane 2 giorni” di C. Mungiu.
Come ha chiaramente esposto l’intervento dell’assessora alle Politiche
sociali Adriana D’Amico, la legge conserva a distanza di trent’anni tutta la
sua efficacia, se è vero che ha come presupposto il riconoscimento del
valore sociale della maternità la tutela della vita umana fin dal suo inizio
e
garantisce alla donna il diritto alla procreazione cosciente e responsabile,
salvaguardando la salute fisica e psichica di chi è costretta a ricorrere
all’interruzione di gravidanza.
I consultori familiari sono il primo supporto offerto alla madre, sia
informativo che psicologico e la dott.ssa Izzo ne ha evidenziato tutti i
passaggi umani e professionali degli operatori, ma ha anche sottolineato che
le difficoltà e i limiti da loro incontrati per l’attuazione di
un’educazione preventiva si rispecchiano anche nei dati statistici sugli
aborti delle minori che rimangono alti. Infatti, come dichiara lo stesso
Bonafiglia, quelli relativi alle minorenni che ricorrono all’azienda
ospedaliera casertana hanno un’incidenza del 6% annuo, ossia richiedono ogni
anno l’interruzione volontaria di gravidanza ben ventidue minori. Non sono
noti i dati delle altre aziende private autorizzate a praticarla, mentre
sono in notevole aumento le interruzioni effettuate, sempre dall’ospedale
casertano, dopo i tre mesi di gravidanza e motivate da malformazioni o
alterazioni genetiche e di cui l’incidenza sale all’8%, ovvero ben 38 casi
l’anno di igv e in possibile ascesa, contro il 2% di igv previste. A tale
proposito Il Bonafiglia, ipotizzando tra i fattori condizionanti anche la
diossina o altro genere di rifiuto tossico, richiede agli organi preposti
uno studio sul condizionamento prenatale dell’inquinamento ambientale del
nostro territorio. Egli infine evidenzia la mancanza di operatori sanitari
ospedalieri non obiettori di coscienza disposti ad alternarsi nella pratica
dell’igv, carenza tuttavia ormai sopperibile con la pillola Ru 486 e
conclude con la necessità di ridurre i limiti temporali entro cui praticare
la medesima interruzione di gravidanza.
Martedì 11 marzo alle ore 18,30 presso l’RSA dell’azienda
sanitaria locale Caserta 1, sita in via De Falco (tra l’ospedale civile ed
il super mercato Politico), l’associazione cinefila casertana Macchina da
Presa insieme all’associazione Spazio Donna onlus, servizio di assistenza e
sostegno per le donne, in occasione dell’8 marzo, propongono un dibattito
sulla legge 194.
Riccardo Buonafiglia, responsabile dell’unità operativa di ginecologia
sociale dell’azienda ospedaliera S.Anna e S.Sebastiano di Caserta, riporterà
la sua esperienza sul territorio in base all’applicazione della legge 194.
L’altra relatrice, Maria Rosa Izzo, ginecologa e specialista ambulatoriale
presso l’unità operativa della medesima Asl, aprirà uno spaccato sulla
realtà consultoriale e sulle donne che richiedono una prima assistenza anche
per un eventuale ivg (interruzione volontaria di gravidanza), ricevendo,
comunque, un accompagnamento a tutto tondo per una scelta consapevole.
All'incontro parteciperà la Dott.ssa Adriana D'Amico assessora ai Servizi
alla persona ed alla comunità, politiche sociali e della solidarietà,
politiche di sostegno ai soggetti diversamente abili.
Introdurranno i presidenti delle due associazioni: la dott.ssa Vanda Covre
per Spazio Donna e il dottor Giovanni Santamaria per MdP, mentre la prof.ssa
Ketty Bologna coordinerà l’incontro.
Il dibattito sarà preceduto dalla proiezione del film “4 mesi, 3 settimane,
2 giorni”, regia di C. Mungiu, Romania, 2007.
Ingresso libero