Pasquale Dell'Aversana celebra Tamara De Lempicka in occasione della festa della donna
Sant’Arpino, 8 marzo 2008
Comunicato stampa
Nel seicentesco Palazzo Ducale Sanchez de Luna di Sant’Arpino, in
occasione della Festa della Donna, sarà celebrata la grande pittrice Tamara
De Lempicka. L’iniziativa, che sarà inaugurata sabato 8 marzo alle
ore 18.30, è stata ideata ed organizzata dall’artista atellano Pasquale
Dell’Aversana, in arte Pascal, che proporrà una singolare rivisitazione di
alcuni dei più importanti successi pittorici dell’artista polacca.
L’architetto Giusi Bagno, curatrice della mostra, scrive: “La riproposizione
dei nudi della De Lempicka, caratterizzati da monumentalità classica e
portatori di una grande carica erotico-sensuale, diventano per l'artista
atellano l'immagine stessa della donna, vista nell'abbandono consapevole del
corpo che si offre all'osservatore con voluttà e tuttavia perversa
innocenza. Alla tattile disponibilità dei corpi fa da contrasto
l'indifferenza, la distanza psichica, che si legge negli sguardi dei
soggetti, che li rende per questo più desiderabili. L' artista in questo
ritorno al figurativo interviene con i suoi riconoscibili segni, che
diventano onde che travolgono, avvolgono e seguono le curve sinuose dei
corpi, con l’intento di mondarli di ogni valore di contingenza e
materialità, per sottolinearne il valore spirituale. Come se alla base
oscura del peccato legato alla carnalità il confine fra materiale e
spirituale diventasse impercettibile. L'artista sembra volerci trasmettere
l’idea che l'uomo è spirito che si crede materia e in quanto tale conserva
in sè quella parte d'infinito che ineluttabilmente lo spinge a ricercare la
sua essenza. Con l'uso di matrici morfologiche curvilinee, che fanno capo
alla corrente espressionistica dell’Einfiihlung, l'artista riesce ad
esprimere quella sorta di empatia simbolica fra l'immagine rappresentata ed
i motivi caratterizzanti il suo vissuto artistico. Le opere sembrano pervase
da un vitalismo arcaico che anima le statiche forme di corpi pesanti per
coglierne il continuo dinamismo che è carattere immanente dell’esistenza
stessa. Queste forme animate da linee di forza sono sospinte sulla tela
verso un vortice dove vengono trasfigurate ed eterna te in un continuo
divenire. Una visione vitalistica ed organica, quella dell'artista, che dà
moto all'inanimato, ma al tempo stesso si pone come impronta punitiva del
piacere come puro diletto fisico, i suoi segni diventano ferite, squarci che
si aprono nelle carni abbandonate alla narcisistica mostra dei corpi. Le
onde di Dell’Aversana sono onde purificatrici, sono acqua primordiale che
monda dal peccato, per riportarci l'immagine di una donna angelicata o il
ritorno all’Eden perduto. C’è in queste tele espressa l'ansia dell'artista
per il futuro dell'uomo, per la perdita di ogni valore morale, per la
perdita dell'innocenza. Il moto continuo che anima le sue forme è pari al
Panta rei eracliteo, dove lo scorrere inarrestabile del tempo sembra potersi
concedere una pausa solo nell'Ideale utopia di un mondo senza peccato, dove
la donna si riappropri della propria essenzialità aldilà dell'accidentale,
del proprio essere aldilà del mero apparire”.
PASCAL - Pasquale Dell'Aversana è nato a S.Arpino nel 1947. Nel 1983
conseguì il diploma di maturità e successivamente, nel 1987, quello
dell'Accademia di Belle Arti. Ha partecipato attivamente alla vita artistica
internazionale dal 1973. Ultime mostre: nel 1997 Personale ''Caffè
Vanvitelli'', Caserta; Personale Ceart Caserta; personale Studio d'Arte
Gricignano d'Aversa (CE). E' stato fondatore del movimento "Forme Libere".
Nel 1998 Rassegna al Palazzo Verità Poeta di Verona; Sala V.Gemito Napoli;
P.zza Salotto Pescara. Nel 1999; Rocca della Rovere, Senigallia (AN);
Palazzo Ducale di Mantova, Mostra internazionale d'Arte Sacra Lanusei, Villa
Carlotti Sanremo. Nel 2000, Centro culturale "Il ritrovo dell'Arte" Acerra
di Napoli, Municipalidad Salone de Exposicion San Fernando, Argentina;
Palazzo Reale, Napoli; Palazzo dei congressi, Lugano (Svizzera); Pinacoteca
Contemporanea Montechiari Brescia; nel 2001 a San Pietro Burgo Russia. Nel
2002 rassegna università di Parigi; Kunst centret silkeborg bad Danimarca
nel 2003; villa comunale Napoli nel 2004 piazza Pebliscito (NA). Nel 2005
espone a Sora, Pescara e Terni. Nel 2006 espone alla Casa delle Arti di
Succivo (Ce) con una personale dal titolo "Tra visibile e invisibile" e nel
2007 alla Villa Pompeina di Napoli.