Uthòpia Librerie: eventi di febbraio
Capua (CE), 29 Febbraio 2008
Comunicato stampa
Venerdì 29 febbraio, ore 18,30, Palazzo Fazio, Via Seminario,
Capua
Presentazione del libro "Lo spazio bianco" di Valeria Parrella
Con l'autrice Valeria Parrella ne parlerà la giornalista Marinella
Carotenuto
Maria, la protagonista del romanzo di Valeria Parrella, insegna italiano in
una scuola serale di Napoli, legge Dante e Leopardi a giganteschi camionisti
che faticano a infilarsi nei banchi. Una sera, tornando a casa, un dolore
rotondo e forte la precipita nella sala d'aspetto di un ospedale: «Quelli
sono medici, signò, che vi possono rispondere?». Narrata con una voce
ribelle che pure sa trovare i toni dell'indulgenza, una storia che inizia
come un destino di solitudine personale e piano piano si trasforma in un
caldo coro di scoperte, volti, incontri. Tanto che a Maria sembra quasi che
siano la vita e la città a farle da compagne. Un libro bruciante, profondo e
luminoso.
Succede a volte che un imprevisto interrompa il corso normale della vita: un
accidente si mette di traverso, e d'un tratto il tempo si biforca. Alla
drammatica rapidità dell'istante si affianca un tempo diverso, dilatato e
fermo: il tempo dell'attesa. «Io non sono buona ad aspettare, - dice Maria -
Non sento curiosità nel dubbio, né fascino nella speranza. Aspettare senza
sapere è stata la più grande incapacità della mia vita». Eppure non può fare
altro, perché sua figlia Irene è arrivata troppo presto: dietro l'oblò
dell'incubatrice, Maria osserva le ore passare come una sequenza di
possibilità. Niente è più come prima, la circonda un mondo strano fatto di
medici e infermieri, donne accoltellate, attese insensate sui divanetti
della sala d'aspetto. Nei giorni si susseguono le sigarette dalla
finestrella dell'ospedale, le mense con gli studenti di medicina, il dialogo
muto coi macchinari, e soprattutto il suo lavoro: una scuola serale dove
un'umanità deragliata fatica sui Promessi Sposi per conquistarsi la terza
media fuori tempo massimo. E tutto intorno Napoli, con le sue
imperscrutabili contraddizioni, si rivela lo scenario ideale per chi
comincia a capire che la vita e la morte, la speranza e la paura sono
aspetti della stessa realtà. Alla fine non restano che la tensione e
l'abbandono «di quando in un momento, nella vita, sbuca una cosa inaspettata
e piena e tua»
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