Un'opera di Joko
Al Metrò, anteprima dello stand alla fiera d’arte di Roma
Caserta, dal 20 Febbraio 2008
Comunicato stampa
Venerdì 15 febbraio alle ore 19.30 presso Metrò SpazioArte “Le
Quattro Fontane” inaugurazione dell’anteprima della partecipazione del
centro espositivo di Casagiove, a due passi dalla Reggia di Caserta, alla
fiera di Arte contemporanea e moderna di Roma, che sarà allestita nel
prestigioso Palazzo dei Congressi dell’Eur dal 29 febbraio al 2 marzo.
Saranno i critici d’arte Enzo Battarra e Massimo Sgroi a illustrare il
significato e la valenza di tale prestigiosa presenza di Metrò nell’élite
dell’arte nazionale, al cospetto “in anteprima” delle opere che saranno
proposte nella Fiera e che costituiscono uno spaccato della ricerca
artistica in Terra di Lavoro. In esposizione ci saranno i lavori di Joko,
Mafonso, Damiano Errico, Luigi Spina e Lucilla Ragni.
Così scrive Battarra nel suo testo di presentazione “Si va a Roma portando
con sé i segni di un territorio magico e vitale, di un’area geografica che è
soprattutto una regione mentale, dove creatività e produzione artistica
esprimono punte di eccellenza ma soprattutto un diffuso sentire comune, una
sensibilità straordinaria alla materia arte.
In questo viaggio da Caserta a Roma, partendo dall’imponente monumento
vanvitelliano per giungere all’opera dell'architetto razionalista Adalberto
Libera, Metrò SpazioArte espone nel suo stand le conferme e le novità della
produzione artistica del proprio territorio.
Ed è certamente una conferma l’approdo cui giunge oggi Joko con le sue
“architetture”, lavori che nascono dalla sua esperienza progettuale e
approdano legittimamente nel campo della pittura. Sono le forme ma è anche
la tecnica a connotare queste opere. Le strutture architettoniche, dal
“cupolone” alla “fabbrica dei sogni”, si identificano per la loro
essenzialità affascinante, ma si impongono anche per quella brillantezza che
solo la graniglia di vetro utilizzata può e sa dare. C’è luce
nell’architettura e c’è luce sulla superficie del quadro.
Altra conferma è quella di Mafonso, artista di cui vengono presentati in
questa occasione alcuni lavori degli anni Ottanta, quelli più intimisti, più
lirici. La figure sono essenziali, solitarie, intorno a loro un’atmosfera
rarefatta si fa colore, sogno, neve di primavera.
Novità è Damiano Errico, per la sua carica creativa, per la sua forza
pittorica. I lunghi, flessuosi, estremamente mobili spermatozoi assediano le
superfici alla ricerca di un uovo nascosto anche nella più impenetrabile
delle rocce.
Altra novità di assoluto rilievo è il fotografo Luigi Spina. Nei suoi scatti
irrompe il paesaggio della vita, dove tutto è equilibrio, armonia, fascino.
Infine, in questa testimonianza tutta di Terra di Lavoro non poteva mancare
l’ospite di lusso. È Lucilla Ragni, artista umbra. Nelle pieghe delle sue
opere le dinamiche dei nostri tempi”.