Mostra "Di qua del Faro"
Casagiove (CE), dal 4 Febbraio al 15 Marzo 2008
Comunicato stampa
L’Ente Pro – Loco “Città di Casagiove”, nell’ambito delle iniziative
programmate per “Grandi Eventi 2008”, organizza una mostra dal titolo “Di
qua del Faro” - Libri e Iconografie per vedere e leggere. Resterà aperta
da lunedì 4 febbraio fino a sabato 15 Marzo. Orari di visita: 10,00 -
12,00; 18,00 - 20,00. L’ingresso è libero. L’esposizione è ospitata
nell’Antico Palazzo Mauro, in via Jovara – piazza degli Eroi.
Direzione Scientifica: Michele Santoro. Coordinamento: Ente Pro – Loco Città
di Casagiove Gruppo Giovani d’Oggi.
Segreteria: Antonia D’Agostino. Ufficio Stampa: Giuseppe Costanzo e Stefania
Pezzullo. Comunicazioni: Alessio Zagolin, Ivano Russo, Daniele Annunziatella.
Ufficio Mostra: Francesco Rossi e Mario Casertano. Centro Elaborazione dati:
Valeria Santonastaso. Supporto tecnico: Davide Rivetti.
“Di qua del faro”. Era un rescritto di Ferdinando IV, poi divenuto I, Re del
Regno delle due Sicilie. Il Real Palazzo di Caserta, monumento della
grandezza borbonica, è il luogo esatto dei centosessanta anni di un Regno
straordinario, 1750 – 1860. I Borboni e la Reggia di Caserta : stagioni
creative; teatro del potere e del mecenatismo, capace di attrarre importanti
artisti internazionali, tra periodi di oblio e stagioni di rinnovato
interesse. Sono diventati, poi, una mitica narrazione, affascinando
generazioni e gettando su Caserta, Napoli e le terre del Sud, luci
incantevoli e seducenti.
Sappiamo quanto sia importante l’immagine, così da avere a cuore le bellezze
e la storia della nostra terra.
In questa esposizione si è voluto consegnare, attraverso il “libro”, vedute
fantastiche e collezioni di meraviglie che hanno reso imperiture la fama di
Caserta e del suo Real Palazzo.
Nonostante le contraddizioni e le difficoltà del nostro tempo, è auspicabile
che la “grandeur” di Caserta non sia finita, né venga cancellata
Dal 1751, l’Italia e l’Europa, rimasero affascinati da questo straordinario
scenario, non solo artistico ma anche politico e amministrativo, creato dal
Borbone. Una “tradizione paesaggistica”; un “impianto classicistico”,
politico e strutturale; una tecnica delineata minuziosamente, con rigore
prospettico e limpidezza visiva. Questa mostra non è un intento celebrativo,
né un freddo accademismo.
“La scelta culturale, voluta dai nostri giovani – dichiara il presidente
della Pro Loco Michele Santoro - ha fatto imboccare al nostro Ente Pro Loco,
una strategia nuova ed antica, nello stesso tempo: il sapere la storia, il
rivedere i luoghi, il conoscere gli eventi. Andare indietro nel tempo;
guardare al domani senza paure, con interesse e ventaglio “aperto”. A monte
- continua Santoro - un lavoro bello, appassionate, ma anche impegnativo. Il
gruppo “Giovani d’Oggi” ha saputo fregiarsi di un tocco di classe: il
coraggio della novità. Prima, quasi in silenzio; ora dilagano, con la gioia
di tutti noi. Hanno trascinato il canone del “solito” e della “stanchezza”
ad un piacevole programma. I “Grandi Eventi” che stanno mettendo in gioco -
conclude il presidente – sono il carisma della loro allegria”.
Lo scopo dell’esposizione è quello di evidenziare l’importante ruolo svolto
dalla monarchia borbonica nel più ampio panorama della cultura europea tra
XVIII e XIX secolo: le straordinarie architetture; le grandi opere
pubbliche; le Residenze e i Siti Reali; l’impulso dato alle attività
manifatturiere; le importanti opere d’arte commissionate. Sono testimonianze
di una rara magnificenza e di una “committenza illuminata”, aperta alla
sensibilità ed alle produzioni.
Questa mostra offre magia e fascino nel “tempo”. Testimonia l’equilibrio e
il rapporto tra l’uomo, l’ambiente, l’armonia perduta e cancellata da
intense trasformazioni.
Questa esposizione è una tappa di percorso di crescita culturale che offre
proposte di interrogazioni, di conoscenze, di un “sapere”: un cartellone di
“Grandi Eventi”, che il nostro Ente continuamente apre agli altri, agli
appassionati di tante cose, di generi diversi. E’ la simbolica testimonianza
di una programmazione, anche attraverso atti espositivi da ammirare,
“pensando e memorizzando”. E’ un affascinante piccolo viaggio nel “passato”;
ma è anche una opportunità per svolgere un viaggio nel “presente”, tra le
molteplici proposte turistiche della nostra Provincia: il Quartiere
Borbonico della nostra città, l’ “Altra Reggia”; Capua e Sessa Aurunca; il
Matese e Suessola; Maddaloni ed Aversa.
Tra gli importanti volumi esposti e quelli da sfogliare, anche le più belle
immagini iconografiche urbane e di pittura paesaggistica di Jacob Philipp
Hackert, prussiano, tra i maggiori protagonisti della pittura paesistica
nell’Europa della seconda metà del Settecento, pittore di Corte, amico del
biografo Wolfgang Goethe.
Da vedere è anche la Ristampa Anastatica dei “Disegni del Real Palazzo” di
Luigi Vanvitelli, con gli schizzi del Palazzo; i carteggi giornalistici
degli ultimi mesi di Re Francesco II, con l’arrivo dei Garibaldini, da Capua
a Castel Morrone; il giornale “Città d’Italia”, datato 1890, relativo a
Caserta. Al visitatore la Pro Loco di Casagiove offre una preziosa
antologia, l’omaggio ad un Regno che va conservato nella nostra memoria.