Tano Grasso

Palazzo Fazio, Capua

Il Follaro

La locandina

 

Follaro d’Oro 2007: programma di Gennaio

Caserta, dal 5 Gennaio 

Comunicato stampa

Riprende sabato 5 gennaio la programmazione del Follaro d’Oro 2007: alle 18,30 in collaborazione con la Libreria Uthòpia, si presenta il libro “Io, per fortuna c’ho la camorra” di Sergio Nazzaro. Con l’autore ne parlano Gaetano Treppiccione vice presidente di Capuanova e Pasquale Iorio vice presidente di Aislo.
“Io, per fortuna c’ho la camorra" racconta la storia di tutti i giorni di molti cittadini della Provincia di Caserta. Ed infatti subito l’autore fa dire ad un suo estemporaneo interlocutore “Ma gli Italiani lo sanno che esistiamo?
C’è un’altra Italia che vive sul confine tra la provincia di Caserta e Napoli. Posti come Mondragone, Castelvolturno, Arzano, Villa Literno, Aversa, Frattamaggiore. Un mondo a stento registrato dai media che se ne accorgono solo quando ci scappa un morto di troppo. Un mondo fato di gente che ogni mattina riprende a lottare per la propria dignità senza alcuna garanzia di farcela e un mondo di gente che ha dichiarato guerra al mondo degli altri. Nazzaro affonda le mani in una realtà fatta di sfruttamento, dolore, disoccupazione, morte, violenza, sottosviluppo. Il suo sguardo registra le piccole cose delle grandi tragedie che nessuno vuole vedere. Le storie che nessuno racconta diventano 24 ore in terra di Camorra: un giorno come tanti altri. Non a caso il sottotitolo del libro è “Ventiquattro ore in terra di Camorra” che Sergio Nazzaro, nato e cresciuto a Mondragone, giornalista pubblicista, racconta in questa sua opera prima presentata, in anteprima assoluta per la Campania, da Capuanova con la preziosa collaborazione della libreria Uthòpia.
Nazzaro, in queste vicende marginali di muratori abusivi, poliziotti mortuari, legionari napoletani, avvocati cocainomani, spacciatori e vedove di morti ammazzati, ci entra con tutte le scarpe. La sua rabbia è una disperata forma di compassione. Un atto di solidarietà e cruda testimonianza scandito con il ritmo serrato del vero romanzo d’azione. Un romanzo duro e bruciante come la vita di tutti i giorni tra l’Asse mediano e la Domiziana.
Domenica 6 e 13 Gennaio,  sempre alle ore 18,30, in collaborazione con l’Associazione Macchina da Presa, nell’ambito della Rassegna curata da Giovanni Santamaria e Angelo Miranda, ci sarano due proiezioni
domenica 6 gennaio 2008 ore 18,30
Tano da morire, di R. Torre Italia 1997
Musical dissacrante ispirato ad un assassinio mafioso realmente accaduto nel 1990. Colonna sonora di Nino D'Angelo, vincitore di 3 Nastri d'Argento e del David di Donatello
Presentazione a cura di A. Miranda e G. Santamaria. Al termine dibattito a cura di A. Della Ragione
Sabato 12 gennaio, dalle ore 9,30, Capua, Museo Campano, Via Roma
Convegno "La camorra ci affama"
La giornata si articolerà in 2 parti: con inizio alle ore 9,30 sono previsti interventi di rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese e del sindacato, nonché testimonianze di persone che tentano di resistere, con la nascita di movimenti e di associazioni come quelle contro il pizzo o impegnate nell’uso sociale dei beni confiscati alla mafia, attive anche in Trerra di Lavoro.
I lavori saranno presieduti da Pasquale Iorio (OBR Campania). Dopo i saluti di Andrea Vinciguerra (Presidente Capuanova), del sindaco di Capua dott. Carmine Antropoli e del Sottosegretario Gaetano Pascarella, vi saranno le comunicazioni del prof. Vincenzo Maggioni (Preside Facoltà di Economia SUN) e di Isaia Sales (Studioso della storia della camorra), a cui seguirà un nutrito dibattito: con gli interventi del Presidente della Camera di Commercio Mario Farina, dei Giovani Imprenditori GLuigi Traettino, della Confesercenti Pasquale Giglio, della CIA Salvatore Ciardiello,del Segretario CGIL Michele Colamonici e di Mario Mosella (Lega Coop). Inoltre, sono previste alcune testimonianze significative, come quelle di Silvana Fucito e di Gigi Cuomo (Associazioni antiraket), di Mauro Baldascino e di Valerio Taglione (Comitato don Diana) anche con la partecipazione degli studenti delle scuole superiori capuane.
Nel pomeriggio è prevista una tavola rotonda,che sarà coordinata dal giornalista RAI Sandro Ruotolo, con autorevoli interventi come quelli del senatore Andrea Ranieri, dell’assessore regionale Corrado Gabriele, del Presidente Commissione Anticamorra Regionale Paolo Romano, del Presidente Provincia di Caserta Sandro De Franciscis, della Presidente del Consorzio Agrorinasce Imma Fedele, dell’Imam di San Marcellino Nasser Hidouri, della direttrice di Libera Gabriella Stramaccione, del Vice Presidente TCI Amedeo Tarsia in Curia e del Presidente di AISLO Stefano Mollica.
domenica 13 gennaio
ore 18,30
Sotto la stessa luna, di C. Luglio Italia 2006. Sceneggiatura: Carlo Luglio, Gaetano Di Vaio. Musiche: Riccardo Veno
Cast: Franco Melone, Oliver Andelkovic, Samantha Andelkovic, Pavel Nenadosky, Nino Smajovic, Salvatore Ruocco, Giuliana Corona, Ketty Adams, Giulia Napoli, Gaetano Di Vaio, Francesco Di Leva
La vita quotidiana di due giovani Rom nella periferia di Scampia a Napoli, sullo sfondo della faida camorristica, si incrocia con quelle di un ex capo zona in via di pentimento e del gruppo del giovane boss emergente del clan vincente. Le situazioni all’interno del campo Rom e quelle all’esterno hanno un minimo comune denominatore: sono storie di persone che vivono ai margini della società, con la disperazione ma anche la forza vitale tipica di chi deve sbarcare il lunario, costretto a confrontarsi con la dura legge della strada, calpestando quotidianamente la propria dignità per sopravvivere. Inevitabile migrare se si cerca una vita migliore.
Sotto la stessa luna, ancora inedito per le sale italiane, ha partecipato ai seguenti festival: Locarno 2006, Annecy 2006 (Menzione Speciale Della Giuria), Montpellier 2006, Villerupt 2006, Cairo International 2006 (Miglior Film -Golden Award), Nice 2006, NY e San Francisco, Festival du Nuveau Cinema Italien Paris, Italian Film Festival UK, Med Film Festival 2006. E' stato acquistato recentemente da Rai Cinema.
Carlo Luglio
Nato a Napoli nel ‘67. Laureato in Storia del Cinema presso il DAMS di Bologna è stato assistente alla regia per Marco Risi, Ricky Tognazzi, Roberto Campanelli. Ha realizzato vari cortometraggi, come “Mimmo X” e “Les jeux sont faits”. Ha girato anche alcuni documentari: “Gli ultimi giorni del frullane” (1999) e “Pittura a mano armata”. “Capo Nord” è il suo primo lungometraggio. E' attualmente impegnato nella definizione della sceneggiatura basata sul Altrove, la raccolta di racconti del casertano Paolo Mastroianni.
Capua, Palazzo Fazio, Via Seminario
Mercoledì 16 gennaio, ore 20,30, Rappresentazione teatrale de "Il verdetto", scritto da Valeria Parrella, con Cristina Donadio e Valeria Parrella
L’ideazione e la regia sono di Cristina Donadio che è anche interprete magistrale di Clitemnestra, «un personaggio con il quale ogni attrice, prima o poi, deve confrontarsi» come dice lei stessa in una intervista. E lei lo fa appunto con questo testo della Parrella che in effetti ha riscritto il dramma di Agamennone e Clitemnestra ambientandolo nella Napoli degli anni ottanta attraversata dalle guerre di camorra. Agamennone è un boss latitante, Clitemnestra la sua donna. Questa Clitemnestra rappresentata nel “Verdetto” è una donna dilaniata e combattuta tra l’amore per il suo uomo e l’odio e la vendetta per ciò che umanamente non può ne deve restare impunito. Sentimenti intensi, autentici e incontrollabili, che travolgono una ragazza della buona borghesia napoletana fino a farla diventare moglie di un camorrista; donna capace, dapprima, di sostituirsi al marito latitante nella gestione del clan, e poi, per amore – solo per amore – di ucciderlo come la più sanguinaria delle assassine. Cristina Donadio, Clitemnestra, nel suo monologo dice al pubblico-giuria perché ha ucciso Agamennone. Il verdetto alla fine sarà letto da Valeria Parrella.
Giovedì 17 gennaio, ore 18,30, Capua, Palazzo Fazio, Via Seminario
I poeti dell'Associazione "Centro di poesia" offrono la propria testimonianza in favore della cultura della legalità
Con i poeti Rossella Tempesta, Domenico Cipriano, Antonio Cuccurullo e Gerardo Pedicini, interverrà il Direttore artistico del Centro, Prof. Corrado Calenda, docente presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli.
Il Centro di poesia è un’associazione senza scopo di lucro che, nata anche grazie all’esperienza ed all’aiuto del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, opera attivamente nell’ambito del Dipartimento di Filologia moderna “Salvatore Battaglia” della Facoltà di Lettere dell’Università di Napoli.
Sabato 19 gennaio 2008, alle ore 18,30, Capua, Palazzo Fazio, via seminario n. 10
Apertura della mostra di Sabato Angiero “Uommene e quaquaraquà”
“Ci sono stati uomini ripete un ritornello dei nostri tempi. E’ vero, ci sono stati uomini che sono oggi icone dell’antimafia come Falcone e Borsellino. Vivono nei cuori di tutti e vivono nelle opere di Angiero” dice della mostra di Sabato Angiero Enzo Battarra. E continua “nelle sue opere c’è dentro tutto l’impegno per la legalità, con i suoi risvolti manifesti e con i manifesti rivoltati,. Sottratti alla stratificazione dei tabelloni pubblicitari e dipinti con il fuoco del bruciatore, per ricavarne ritratti, immagini, parole, segni”.
E poi ci sono i quaquaraquà, i capi della mafia, della camorra della ndrangheta indicati con i loro “sinistri soprannomi” che come “tessere del sistema malavitoso” circondano l’immagine dei ragazzi di Locri.
C’è questo ed altro in questa mostra pensata dall’artista per il percorso accidentato sulla “Cultura della legalità” che Capuanova sta portando avanti in preparazione della cerimonia di consegna del Follaro d’Oro a Tano Grasso. Una mostra che Sabato Angiero ha pensato e preparato con un ciclo di opere che nulla concedono alla retorica di una banale testimonianza di impegno anticamorra ma anzi sono diventate, se possibile, ancora più rigorose dal punto di vista espressivo ed estetico, di quanto non lo siano normalmente quelle di questo artista nolano. “Sabato Angiero traccia il segno con il fuoco” dice ancora Battarra, trasformando i resti di ormai inutilizzabili, perché già usati, cartelloni pubblicitari in “denuncia civile, in opera d’arte”.
Accompagna la mostra una installazione posizionata nell’androne di Palazzo Fazio che tende a far riflettere ripetendo una scena che quasi quotidianamente arriva nelle case di tutti attraverso la televisione e che in questa trasposizione mediatica perde il senso della sua violenza e della sua brutalità. Ritrovarsi personalmente sulla scena, ricostruita, di un delitto potrebbe aiutare a convincere tutti che la camorra, come la mafia la ndrangheta e tutte le altre organizzazioni malavitose, sono il male assoluto che, proprio perchè tale, deve essere sconfitto.
Catalogo con testi di Enzo Battarra e Paolo Vagheggi.
Sabato Angiero è nato e vive a Saviano. Artista emergente nel panorama nazionale con all’attivo una serie di mostre personali in diverse gallerie nazionali e presenze in importanti Fiere nazionali (Bologna e Torino) ed Internazionali (recentemente in Cina). Ha anche tenuto mostre nelle sedi del Giornale “La Repubblica” di Genova e Palermo.
La mostra sarà visitabile fino al 16 febbraio, dal martedì al sabato, ore 17,00 – 19,00
Lunedì 21 gennaio, ore 18,30, Palazzo Fazio
Incontro con Silvana Fucito, coraggiosa imprenditrice napoletana che lotta contro la camorra, (fondatrice dell’Associazione antiracket S. Giovanni per la legalità, indicata dalla prestigiosa rivista americana Time tra i 37 eroi europei del 2005. In collaborazione con la FIDAPA di Capua. Conduce Marinella Carotenuto, giornalista
Martedì 22 gennaio, ore 18,00, Facoltà di Economia di Capua
Mostra Mafiacartoon, disegni, vignette, fumetti sulle mafie e sulle brutte conseguenze del sistema mafioso globale. Fra gli altri opere di Altan, Bozzetto, Chiappori, Ellekappa, Forattini, Giannelli, Quino, Staino e Vauro.
“Mafiacartoon è un percorso antimafia diretto a tutti, in particolare, ai giovani, che rafforza la speranza e nutre le idee, per cercare di costruire con coraggio un mondo migliore nella legalità e nella giustizia” dice della mostra Don Luigi Ciotti. In collaborazione con LIBERA
Martedì 22 gennaio, ore 20,30 - Palazzo Fazio
Rappresentazione teatrale de “L’Infame" di Giovanni Meola nell’interpretazione di Luigi Credendino. Un camorrista “Mazza ‘e scopa” si pente e subisce una tremenda vendetta trasversale. Un dramma dei nostri giorni in un ambiente violento e feroce come quello della camorra che non risparmia neppure gli innocenti. In collaborazione con LIBERA.
Mercoledì 23 gennaio, ore 18,30, Palazzo Fazio
Presentazione del libro “Il volo del minotauro” di Massimo Sgroi (edizione Capuanova a tiratuta limitata). Con l’autore ne parla Fiorenzo Marino.
Nella Napoli del terzo millennio costretta a vive in un unico immenso grattacielo per l’inquinamento dell’ambiente esterno la camorra ha preso il sopravvento. Un androide la percorre tutta e riesce ad uscirne ritrovando anche la sua libertà grazie alla sensibilità del suo “padrone” artista. In collaborazione con Uthòpia librerie.
Giovedì 24 gennaio, ore 18,30, Palazzo Fazio
“L’impegno del Corriere del Mezzogiorno nella lotta alla camorra” L’esperienza dell’Osservatorio sulla camorra. Presentazione e distribuzione della Raccolta dei Dossier mensili pubblicati dall’Osservatorio. Partecipano Amato Lamberti, studioso dei fenomeni malavitosi, Chiara Marasca e Vito Faenza giornalisti del Corriere del Mezzogiorno. In collaborazione con AISLO
Venerdì 25 gennaio, ore 18,30, Palazzo Fazio
Presentazione del libro “I Complici. Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento” di Lirio Abbate e Peter Gomez. Introduzione e dibattito condotto da Raffaele Sardo, giornalista. In collaborazione con Uthòpia Librerie.
La biografia dell'ultimo capo dei capi letta attraverso le sue alleanze politiche ed economiche: dall'accordo con il Partito Socialista del 1987 fino alla stagione delle bombe di mafia del 1992-93; dall'arresto di Totò Riina fino al patto stretto, secondo i magistrati di Palermo, con i vertici di Forza Italia e dell'UDC siciliana. Un libro esplosivo che ricostruisce, con documenti e testimonianze inedite, la ragnatela di rapporti che hanno permesso a Provenzano di restare libero per quarantatre anni. Un viaggio nella Mafia SpA, un'organizzazione criminale che in Sicilia controlla buona parte degli appalti pubblici, lavora con molte cooperative rosse e imprese di dimensione internazionale, ha uomini infiltrati nelle banche, nelle istituzioni economiche, come la Confindustria, e in quelle culturali, come l'università. Quattordici anni dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, l'opera di Peter Gomez e Lirio Abbate racconta come tutto in Sicilia sia tornato come prima, con decine di deputati regionali eletti a Palazzo dei Normanni nonostante i loro evidenti legami con Cosa Nostra, con una serie di parlamentari nazionali arrivati a Roma dopo aver contrattato l'appoggio degli uomini d'onore. Una lenta e inarrestabile riconquista del potere resa possibile dal silenzio delle istituzioni e dei media. In questo quadro l'arresto di Provenzano, più che il segnale della riscossa, diventa solo una tappa nella metamorfosi definitiva verso la mafia del terzo millennio: quella che alla lupara preferisce il doppiopetto.
Sabato 26 gennaio, ore 20,30, Capua, Aula Magna Facoltà di Economia della II Università degli Studi di Napoli
Cerimonia di consegna del Premio Capua Follaro d'Oro a Tano Grasso. Partecipa on.le Francesco Forgione Presidente Commissione Parlamentare Antimafia. Intervento coreografico appositamente elaborato da Annamaria Di Maio eseguito dalla Scuola di Danza Arabesque.

Il Follaro
La Cooperativa Culturale Capuanova fu fondata da un gruppo di cittadini capuani nel Giugno 1984 con l’intento di promuovere attività sociali e culturali. Fin dalla fondazione il sodalizio ha organizzato manifestazioni indirizzate alla conoscenza della storia e delle tradizioni locali, alla valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico della città di Capua e dell’intera Provincia di Caserta collaborando con altre istituzioni culturali regionali. In particolare con l’ideazione del “Premio Capua Follaro d’Oro” la cooperativa collegò la propria attività con personaggi, enti ed avvenimenti di ambito regionale che stavano operando per costruire un nuovo modo di fare cultura in Campania.
Il Premio Capua “Follaro d’Oro” fu istituito dalla Cooperativa Culturale Capuanova nell’anno 1986 e viene assegnato su deliberazione del Consiglio di Amministrazione, dopo consultazione informale con i Soci.
Il riconoscimento viene attribuito a personalità del mondo della cultura, dell’economia, dello spettacolo e della politica che si sono distinte per il loro impegno a favore dello sviluppo e della promozione culturale del Mezzogiorno d’Italia o di tutti i Sud del mondo.
Il Premio consiste in una medaglia di notevole valore artistico, modellata e fusa in un unico esemplare in oro e diverse copie in bronzo, recante su un lato il sigillo di un’antica moneta (Il Follaro) coniata dalla Zecca di Capua durante il Principato del normanno Riccardo II (1090 – 1106).
La realizzazione della medaglia viene commissionata ad artisti contemporanei che intervengono su un lato con la loro creatività ispirandosi alla personalità premiata. L’altro lato, riprodotto sempre uguale all’originale, raffigura molto verosimilmente il castello nel quale dimorava il principe normanno circondato dalla scritta “Civitas capuana”.
La medaglia è stata realizzata più volte dal prof. Antonio Borrelli, insegnante dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Successivamente è stata affidata allo scultore napoletano Annibale Oste, al pittore Livio Marino, atellano di nascita e capuano di adozione, al prof. Riccardo Dalisi, a Sergio Fermariello, al maestro Renato Barisani, per l’edizione 2006 allo scultore beneventano Mario Ciaramella e per l’edizione 2007 ad Angelo Casciello.
La cerimonia di premiazione, di solito, avviene con una serie di manifestazioni pubbliche nelle quali viene coinvolta tutta la città.
Dalla sua fondazione, con alcune interruzioni e con cadenza annuale il Premio è stato assegnato a:
- Maestro Roberto De Simone, regista, musicologo, compositore;
- Prof. Rosario Villari, storico;
- Senatore Prof. Francesco De Martino, politico;
- Prof. Ferdinando Ventriglia, economista, capuano;
- Senatore Prof. Emilio Colombo, più volte Ministro, Presidente del Consiglio dei Ministri, politico;
- S.S. Giovanni Paolo II (il riconoscimento fu consegnato in occasione della visita alla Diocesi di Capua sotto forma di medaglia ricordo non potendo il Sommo Pontefice ricevere Premi di qualsiasi natura);
- Professoressa Mirella Stampa Barracco, Presidente Fondazione Napoli ’99;
- Dott. Claudio Gubitosi, ideatore e Direttore del Giffoni Film Festival;
- Michele Placido, attore;
- Antonio Bassolino, politico, Presidente Regione Campania;
- Prof. Vittorio Silvestrini, scienziato, fondatore di “Città della Scienza”;
- Livia ed Alfonso Iaccarino, maestri di cucina, esportatori delle tradizioni culinarie e dei prodotti campani nel mondo;
- Achille Bonito Oliva, critico d’arte;
- Padre Michele Piccirillo, archeologo, francescano di Gerusalemme;
- Tano Grasso, ideatore e fondatore prima Associazione Antiracket.
Quasi tutte le edizioni del Premio, nel loro svolgimento, hanno coinvolto in modo concreto e partecipativo il mondo della scuola, l’Università, il C.I.R.A., la Soprintendenza BB.AA.AA.PP.SS. di Caserta e Benevento, oltre alla locale Curia Arcivescovile proprietaria di diversi importanti monumenti che si trovano nella città di Capua.
Il Premio è patrocinato dal Comune di Capua, dall’Amministrazione Provinciale di Caserta e dalla Regione Campania.
Anche il Touring Club Italiano patrocina l’avvenimento e lo segnala per la partecipazione ai suoi numerosi soci.
Dal 1991 la Cooperativa ha come sede lo storico Palazzo Fazio di Capua, cosa che ha consentito lo sviluppo e l’attenzione verso diverse forme di espressione artistica. Molte delle iniziative programmate nel periodo ottobre- novembre collegate al Follaro si tengono proprio a palazzo Fazio.

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