Mostra di Anna Scopetta: Pinocchio ed il libero gioco della passione
Caserta (Ce) - dal 14 al 31 dicembre 2007
Comunicato stampa
Presso l’Associazione Culturale Malachia via Giardini Reali n.4, San Leucio di
Caserta sono esposte le opere di Anna Scopetta in una mostra d’Arte curata e
presentata da Carlo Roberto Sciascia dal titolo “Pinocchio ed il libero gioco
della passione”, Organizzata da Ars Supra Partes. L’esposizione è inserita
nella programmazione “Cultura & Eventi”. La mostra proseguirà fino al 31
dicembre 2007
Per informazioni: 348/51 27 543 - 335/81 24 952 - 336/85 15 74
L’artista casertana è figlia d’Arte; infatti, tanti critici ed appassionati
di pittura non hanno certo dimenticato le opere di indubbio valore della madre
Elena Gionti, artista dal carattere deciso che sapeva analizzare le
problematiche connesse alla struttura del reale e percepirne quegli insiti
contenuti che dagli elementi plastici si proiettavano verso una visione di
ordine interno dai riflessi psicologici profondi. Nelle sue opere, realizzate
su pelle o sviluppate con idee originali su superfici lignee e/o di diverso
materiale, si evidenziano elementi sinuosi che rimandano ad una visione
geometrica ma intima e personale, che Anna Scopetta sviluppa ed elabora con
forte dinamismo e con un quid passionale ed mistico.
Anna Scopetta, quasi secondo le regole di un gioco arcano, intraprende
un’avventura in un originale mondo interiore ove riesce a sovrapporre la
squisita sensibilità femminile alla bambina che si diverte a creare oggetti
fantasiosi, riuscendo a trasfondere il suo mondo psicologico, le sue esperienze
di vita e la sua visione della vita in ogni suo segno.
Il risultato non è, tuttavia, avulso dalla quotidianità in quanto il frutto
della sua azione la porta ad analizzare la realtà, indagando non tanto nelle
sue apparenze “superficiali” quanto, attraverso l’io dell’artista e le
proiezioni della propria soggettività, tutte mirate esternazioni di sofferte
tensioni latenti.
Anna Scopetta sviluppa così un discorso stimolante in grado di percepire realtà
celate al di là della loro stessa sembianza, inducendoli ad assumere
un’identità che va ben oltre la peculiarità della loro immagine; le sue opere
si evolvono verso l’esterno in ludici giochi dalle volute sinuose,
inerpicandosi alla ricerca di una nuova vita da vivere in spazi silenziosi ma
corposi.
I segni guizzanti offrono delicate suggestioni contornate di elementi
condensanti sensazioni e sentimenti intensi, ove ravvivare armoniosamente ogni
tensioni interne del materiale di supporto; i cromatismi morbidi ed
accattivanti, mai in contrasto tra loro, rendono morbide e cedevoli le linee
dall’accesa sensualità, che si stempera lungo le curve carezzevoli di ogni
lembo di pelle e si cela dietro le delicate movenze delle superfici dipinte.
Nel tentativo di appropriarsi di un quel quid di effimero e di fuggevole
posseduto da ogni oggetto del suo interesse, ammanta la superficie pittorica di
elementi decorativi in grado di conferire loro un’aria misteriosa ed una
“espressione” singolare al libero gioco, ricco di materiali vari e diversi,
mediante i quali Anna Scopetta attua una sottile e impalpabile metamorfosi tra
istinto e piacere permeandosi di toni seducenti e penetrando negli
inesplicabili reconditi psicologici dell’umanità protesa in un viaggio
atemporale oltre la memoria.
Nelle opere più recenti ella si avvale del burattino più famoso del mondo,
Pinocchio; per stigmatizzare il comportamento dei potenti, che offrono sempre
fiori ed amenità per celare i loro veri intenti egoistici; il personaggio di
Collodi si veste di abiti eleganti, accattivante nei gesti e suadente nella
parola, ma alle sue spalle c’è l’umanità che soffre, che vede sgretolare la sua
stessa esistenza in un mare di disastri senza fine.
Le opere assumono perciò una valenza decisamente sociale con immancabili
risvolti filosofici che nei tratti, nei cromatismi ora essenziali e lineari,
ora passionali e complessi trova la sua sublimazione estrema. Sono visioni
forti per la rinnovata energia che grazie al contorno fluido ed evanescente si
impone per freschezza ed gioiosità.
Lo spaccato intimistico, in cui convergono segrete pulsioni e inconfessate
aspirazioni, si esalta nelle accese sensualità, intense in superfici ondulate
della pelle, e/o in delicati cromatismi e in gestualità cedevole e leggera. Le
sensazioni “emozionali” tipicamente femminili si evolvono tra frammenti di
pensiero e fremiti di donna in un’incessante evoluzione ascensionale e sondano
la psiche dell’uomo ed ogni spazio inesplorato di un’esistenza vissuta tra
illusioni ed intime suggestioni ... È allora che sulla superficie i cromatismi
si fanno densi in fluidi magmi, caratterizzati da morbidezza e sensualità; ed i
flussi di pensiero seguono invisibili percorsi nei meandri della mente con la
prorompente carica espressiva dell’astrazione; il caldo turbinio si evolve tra
intensi toni dal sapore suadente e emotivo e si placa su fondi spessi e mai
omogeni, ove si delineano forme cromatiche profonde in bilico tra l’essere e il
fantasticare, tra il vivere e l’apparire.
Anna Scopetta
L’artista casertana è figlia d’Arte (la madre è Elena Gionti)