Per chi suona la zampogna
A Pignataro è ancora viva la tradizione di canti e novene tradizionali con zampogna e ciaramella
Articolo e foto di Emilio Di Donato
Lucio Palumbo e Giacomo D'Angiò - foto Emilio Di Donato
Caserta, Domenica 18 Novembre 2007. "Abbiamo una cosa bellissima da farti
vedere" mi preannunciava ieri per telefono Giacomo d'Angiò, uno dei membri
fondatori del gruppo musicale tradizionale Arianova di Pignataro "sono degli
acquisti fatti pochi giorni fa, e non vediamo l'ora di poterli mettere alla
prova. Incontriamoci domenica e te li facciamo vedere". Ed ecco che oggi ho
potuto vedere ed 'ascoltare' i loro "acquisti": una magnifica zampogna
campano-lucana (a chiave, 6 palmi) e due ciaramelle.
Lucio Palumbo mi descrive in dettaglio l'enorme zampogna "che sto 'ingegnando'
proprio in questi giorni. Io e Giacomo facciamo un sacco di prove e non ti dico
le nostre mogli come ormai non ci sopportano più!". La zampogna, per grosse
linee, è costituita da un'otre di pelle di capra e da quattro canne sonore in
legno di ulivo e di ciliegio. Giacomo suona invece la ciaramella, formata da un
fuso in legno d'ulivo e una campana il legno di ciliegio. Anche il suono della
ciaramella è prodotto da un'ancia doppia di canna, simile a quella dell'oboe.
Sia Lucio che Giacomo nel periodo natalizio eseguono le classiche novene
devozionali nelle principali occasioni religiose, ed anche presso le famiglie e
le case degli amici. "Non è una operazione commerciale, noi agiamo nel solco
della tradizione, che vogliamo a tutti i costi tutelare, e per soddisfare una
esigenza religiosa e devozionale". Infatti sia in duo, che con il loro gruppo
Arianova, Giacomo e Lucio, ci tengono ad eseguire concerti solo in luoghi dove
la tradizione sia rispettatata. "una delle caratteristiche più importanti è
quella di seguire queste musiche solo nei tempi e nei luoghi che le competono.
Le esecuzioni avvengono, di norma, nel periodo natalizio con un immancabile
senso di devozione." "Da noi a Pignataro nel periodo natalizio si usa ancora
andare a fare canti tradizionali presso le famiglie accompagnati da coperchi e
caccavelle varie" - dice Giacomo - "e spesso ci uniamo ad altri amici per tenere
vive le nostre tradizioni. Da qualche anno, in mancanza degli zampognari che
venivano dalla ciociaria, portiamo nelle case del nostro paese la tradizionale
Novena del Bambino". Ed ecco che che intonano la 'Sonata per la Madonna della
Civita', la Pastorale Calabrese e la classica Novena del Bambino. Un suono
fortissimo, aspro eppure dolce, che mi riporta in un'atmosfera sospesa nel
tempo.
Contatti: Gianni Giordano 338.9979355, mail: dangio.giacomo@tin.it