Casola, 26 Agosto. Ultima serata all'Eremo della rassegna e ancora gran pienone
con le sedie, inizialmente ordinate per file, messe infine in una simpatica
confusione per poter far accomodare tutti. In scena il monologo, tratto dalle
novelle di Nicolaj Gogol, con la regia di Andrea Renzi e l’interpretazione di
Roberto De Francesco per la compagnia stabile Teatri Uniti.
Un'ora e più con un torrente di parole, da principio coerenti e dimesse -
tipiche dell'impiegato di ogni tempo, quasi un Fracchia "ante litteram" - che
via via salgono di tono e perdono il contatto con la realtà fino a che il
personaggio Aksentij Ivanovic Popriscin non si identificherà con il Re di
Spagna.
La storia, ambientata nell'800 zarista, ha momenti di sincera ilarità quando
la pazzia comincia a fargli perdere la cognizione del tempo (è un diario, e ad
un certo punto la data è "un giorno senza data di un anno qualsiasi") e a
fargli identificare le bastonate che riceve nel manicomio ("strana reggia") con
l'imposizione di un titolo cavalleresco ("bisognerà cambiare questo
cerimoniale!").
Roberto De Francesco, assolutamente solo sulla scena, a avvinto tutti i
presenti, in religioso silenzio anche per il non perfetto funzionamento
dell'impianto audio, che alla fine gli hanno tributato un lunghissimo applauso
Il lavoro è stato già presentato in anteprima nazionale a Milano, qualche
settimana fa dall'attore casertano che vive da tempo fuori e che lavora
assiduamente in teatro e al cinema.
consulta: Festival Eremo
Visibile@Invisibile 2007
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