La Giostra a Castello del Matese: XIII edizione

Castello del Matese (CE) - 3, 4, 5 Agosto 2007

Comunicato stampa

 


Programma:

Venerdì 3

Ore 20.00, Cerimonia D’apertura. La ronda del castello: accensione delle Torre
Ore 21.00, Gli spazi, i luoghi e i tempi della cultura:
Il Giardino Degli Artisti - Esposizione D’arte
Tracce Del Lato “B” - Parole, Forme, Colori
Marcellino Bottone - Chiesa S. Antonio
Caosordine Patrizio Cianci - Chiesa S. Agostino
Sera: apertura de “La Locanda Del Gallo Nero”, piatti tradizionali e medioevali. Il banchetto della Giostra, il monte dei cambi, la ronda, musica tra i bastioni, sui sagrati e nei cortili
Moderni menestrelli allietano coi loro suoni il centro storico: Warm Gun, Sally’s Jazz Think, Ak Bride
Sabato 4
Ora 18.00. Aperture Delle Mostre
Sera: Il Giardino Degli Artisti - Esposizione D’arte; accensione delle torce, i banchetti nelle contrade; tenzone a colpi di gustose pietanze fra le varie piazze di castello
“D’amore, d’estate e di lotta: la tammorra”, i balli e i canti della tradizione campana e meridionale:
“Il Cerchio Magico”. la ronda salti in banchi e giocolieri fra vicoli e sagrati con la compagnia Mesite; musica, guitti e ubriaconi con la compagnia “A te biondina wine band”
Domenica 5
Ore 18.00, Gli Sbandieratori, i musici con trombe e tamburi, araldi declamatori del gruppo storico e sbandieratori di ”Città di Castiglion Fiorentino”; balestre e balestrieri “Compagnia di ventura
cacciatori di S. Angelo” di Castiglion Fiorentino; il bando de “La Giostra”, la consegna dello stendardo, XIII Torneo Medioevale De “La Giostra”; l’annuncio del nuovo Signore
Sera: l’accensione delle torce, il banchetto del Signore Del Castello, lo spettacolo finale Le Loup Garou

 

La Storia

L’evento vuole ricordare un fatto realmente accaduto in queste terre durante il feudalesimo: l’assalto alla fortezza del 1460 .
In quei tempi Castello si caratterizzava come la rocca alta di Piedimonte nella quale riparare per l’ultima disperata resistenza. La fortezza venne sicuramente assediata nel 1229 dalle truppe guelfe pontificie comandate dal cardinale Giovanni Vitelleschi di Tarquinia.
Nel 1460, quando la “Terra di Castello” era nelle disponibilità della famiglia dei Gaetani di Piedimonte, la rocca subì un ulteriore assedio da parte dei Baroni, ribellatisi al Re Federico I d’Aragona, a fianco del quale si era schierato, in sua difesa, il conte Onorato Gaetani, Principe di Piedimonte e dei suoi Casali.
 

Oggi

Per l’occasione il paese viene addobbato con bandiere, fiaccole, festoni vari dalle contrade per quel che concerne le loro vie e le piazze, dall’Associazione per quel che riguarda la piazza principale, “terra di nessuno” e teatro de “La Giostra”. Molto caratteristico è il “Banchetto Delle Contrade”, quando le piazzette più nascoste di Castello si animano per far degustare i piatti tipici della cucina castellana e matesina. E’ nella notte del sabato, vigilia de “La Giostra” che le contrade animano con canti e danze le viuzze del paese: lo spirito che anima i banchetti delle contrade è soprattutto quello dell’accoglienza.
Di grande suggestione nel giorno della domenica è poi il cerimoniale che prelude la giostra, con il Bando della Giostra, antico mezzo di informazione per i cittadini, in uso fino a qualche decennio; Il Corteo Storico, la Consegna dello Stendardo da parte della contrada detentrice (nell’anno 2004 la contrada vincitrice è stata quella della Torre); la gara de “La Giostra”, una gara a cavallo, con il rappresentante di ciascuna delle tre contrade, per raccogliere degli anelli; l’Accensione delle Torce e La Ronda; l’Annuncio del Nuovo Signore del Castello.
La gestione di tutte le manifestazioni organizzate dall’Associazione Culturale “Cluvia” sono caratterizzate dalla massima trasparenza finanziaria.
All’uopo, “Cluvia” ha sempre pubblicato tramite manifesti un dettagliatissimo bilancio della manifestazione al fine di rendicontare puntigliosamente l’utilizzo dei fondi.
Molta attenzione è data al tipo di spesa. Anche se una importante aliquota dei fondi a disposizione sono destinati per beni e servizi “di consumo”, l’Associazione tende a privilegiare spese per beni durevoli quali attrezzature, stand ecc..
Come le altre passate edizioni, anche quella dello scorso anno ha visto partecipare l’intera cittadinanza di Castello del Matese, prova del grande senso di accoglienza che caratterizza le genti del Matese.
Lo spirito che “Cluvia” ha voluto dare alla manifestazione è quello che caratterizza l’associazionismo: il volontariato, la promozione culturale delle comunità locali, il recupero “ragionato” delle tradizioni.
È per questo che attorno all’evento centrale della giostra, disfida tra i rappresentanti delle tre contrade di castello (contrada della Torre, contrada del Platano, contrada del Cavallo) - quest'anno il successo è andato alla Contrada Platano - si è voluto costruire tutta una serie di attività collaterali che vanno dall’ormai famoso “Giardino degli Artisti”, esposizione di opere di artisti locali nella suggestiva cornice del giardino dei due torrioni, alle varie mostre artistiche personali che hanno visto la partecipazione di personaggi del calibro di Maria Pia Ricciardi presente con una personale all’interno della chiesa di S.Antonio dal titolo “Suggestive emozioni...”; alle passeggiate a cavallo lungo i tratturi di Valle Orsara, alle visite guidate tra i vicoli e i “suppigni” di Castello; dai rinomati “Banchetti Delle Contrade”, che si attivano la sera del sabato della giostra, al “Banchetto del Signore del Castello”, evento finale per festeggiare il Capitano e la Contrada vincente; dagli “Artigiani al Lavoro” lungo le stradine del paese al “Corteo del Signore”, corteo in costume d’epoca; dai “Bachi degli Artigiani” alla “Degustazione eno-gastronomica”, lezione di abbinamento cibo-vino con sommelier AIS e in collaborazione con la condotta “Parco del Matese “ di Slow Food..
Ancora una volta l’Associazione ha attivato la “Locanda del Gallo Nero ” dove il visitatore ha potuto assaporare piatti tipici dell’epoca medievale immerso nel suggestivo scenario delle mura e delle torri Normanne.
Grandissimo successo hanno avuto i concerti di musica medievale, celtica, classica napoletana e folk svoltisi negli angoli più affascinanti del centro storico, in scenari illuminati dalle fiaccole ed ulteriormente resi suggestivi dai figuranti in costume.
Quest’anno ancora di più si è caratterizzato il Venerdì della Giostra come momento – all’interno dell’intera manifestazione - di riscoperta della musica popolare classica e non tanto che nell’intenzione dell’Associazione questo primo giorno sarà ulteriormente allargato con l’aumento dell’offerta musicale, sia in termini di quantità che specialmente in termini di qualità
Novità che ha suscitato un notevole successo di pubblico, creata a partire da questa edizione, è stato l’evento letterario “al Chiaro di Luna” con il tema de “Il Viaggio”, parole, musica dal vivo e degustazione di zibibo
In collaborazione con la Biblioteca Diocesana S.Tommaso d’Aquino della Diocesi Alife-Caiazzo è stata organizzata una splendida mostra dal titolo: Litterarum Monumenta: le radici nei libri dove con un efficace allestimento si sono mostrati al pubblico per la prima volta nell’Alto Casertano libri e pergamene del 500 in possesso della Biblioteca Diocesana: un evento questo che ha attirato moltissime un numero di persone molto al di sopra del preventivato.
Simpatica e coinvolgente è l’operazione di cambio degli euro in Tarì, “moneta corrente” della manifestazione, spendibile oltre che presso gli stand anche presso qualsiasi attività commerciale del comune - da effettuare presso banco del “Monte dei Pegni”, E’ stato organizzato per la prima volta un percorso gastronomico nelle giornate di Venerdi e Sabato in collaborazione con la condotta “Parco del Matese” di Slow Food e con il ristorante il “Boccon Divino” di Dragoni dal titolo “Sapori e saperi medioevali nelle terre del Medio Volturno: la tavola del feudatario, del monaco e del contadino”. L’obiettivo è stato quello di far conoscere i sapori e i profumi della tavola medievale, con particolare attenzione ai ceti sociali e al territorio del Volturno. E’ stata quindi organizzata una degustazione-conferenza in cui lo chef del “Boccon Divino” ha mostrato il modo di cucinare e ha fatto degustare piatti dai sapori oramai perduti.
La protagonista del Sabato della Giostra è stata - quest’anno – la Tammorra. “D'amore, d'estasi e di lotta: la Tammorra” questo è stato il tema della giornata dedicata ai banchetti delle contrade. Attraverso le strette viuzze del paese, letteralmente prese d’assalto dalla grandissima folla, si potevano ammirare varie gruppi che con grande maestria “esibivano” la Tammorra: balli “tarantolati”, musica e canti hanno pervaso le piazzette dove le Contrade hanno dato il meglio per far sentire a casa il turista.
La notte è poi proseguita nella piazza principale con la Musica e danze popolari nelle ore della ronda, musica popolare campana rivisitata in chiave moderna dal gruppo musicale Viento, che dalle 01.00 fino alle 04.00 hanno fatto ballare incessantemente almeno 2000 “nottambuli”.
E’ stato notevolmente migliorato il servizio di informazioni, raddoppiando il numero di stand a disposizione dell’ospite e di personale addetto all’accoglienza. Si sono approntati supporti informativi come piantine turistiche per la migliore fruizione degli eventi e dei servizi, depliant informativi (in particolare per “Il Giardino degli Artisti”, dove sono state elencate le biografie dei maestri intervenuti).
E’ stata curata ancora meglio “l’estetica” della festa con nuovi bandieroni e stendardi ed è stato razionalizzato l’impianto elettrico che quest’anno ha visto l’impiego di almeno 2 km di cavi e circa 150 fari.
Molta cura è stata data alla pubblicizzazione de “La Giostra” attraverso centinaia di locandine, manifesti ed adesivi, con comunicati stampa sui giornali, attraverso radio e TV.

 

 

Il logo della manfestazione

 

 
 

 

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