S. Leucio, 2 Agosto. C'era chi, equivocando sul nome del maestro Luigi
Piovano, direttore dell'Orchestra da Camera della Campania, aveva favoleggiato
su un'inedita accoppiata Bacalov-Piovani per la serata finale della nona
edizione della Leuciana. Un po' di delusione ha preso poi tutti noi quando uno
straordinario Luis Bacalov ha abbandonato la scena dopo poco più di mezz'ora di
concerto, per tornarvi solo a fine spettacolo per raccogliere il meritato
applauso. Tutte queste considerazioni ovviamente non rendono però giustizia
alla bravura del maestro Piovano e della sua orchestra. Ma procediamo con
ordine e ripercorriamo i momenti salienti di quello che resta un concerto bello
e raffinato. Luis Bacalov è il primo ad arrivare sul palco, le sue mani
carezzano il piano con una dolcezza che sembra sfiorare anche noi spettatori,
il pubblico è assorto, le emozioni si sprecano. Si parte col tango, il primo
brano è di Gardel "El dia que me quieras", poi c'è "Astoriando", composizione
originale di Bacalov, e "De carissimo" omaggio di Piazzolla a Julio Caro.
Qualche brano più tardi sul palco arriva il maestro Piovano che col suo
violoncello accompagna Bacalov in "Libertango", non prima di averci raccontato
di come il brano sia stato completamente riarrangiato a poche ore dal concerto.
A questo punto il pubblico esplode in un fragoroso applauso e poco dopo chiude
gli occhi per rivedere l'immagine di un uomo affaticato e consunto che si
arrampica sulla sua bicicletta con la borsa da postino a tracolla: prima di
congedarsi da noi Luis Bacalov ci regala un pezzo del suo Oscar. E' qui che si
riaccendono le luci e una folla di addetti al palco si affretta a risistemare
la scena. Il piano di Bacalov viene relegato in fondo e tutti capiscono che il
maesto argentino ha finito la sua performance. Il resto della serata appartiene
a Piovano e alla sua orchestra. Luigi Piovano, gia primo violoncello solista
dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia fu fondatore nel 2002 col
maestro Liberato Santarpino dell'Orchestra da Camera della Campania, che dal
2004 è orchestra stabile del Festival Internazionale di Pompei. Nella seconda
parte della serata i musicisti, forse sconosciuti al grande pubblico, trovano
comunque modo di farsi apprezzare e di vincere ogni naturale diffidenza. Una
gustosa collezione di colonne sonore consente al pubblico anche di giocare a
riconoscerle. C'è La vita è bella (e così anche Nicola Piovani diventa in
qualche modo protagonista), e poi Schindler's list, West side story, Il
padrino, Colazione da Tiffany e La pantera Rosa e su questo brano il maestro
Piovano decide di tornare una seconda volta per divertirsi a dirigere uno
strumento in più: il battimano del pubblico che accompagna ritmicamente
l'esecuzione. Alla fine applausi per tutti e ancora abbracci tra i due maestri
e baciamano alla prima violinista.
Note
2 Agosto, ore 21.30 - Galà di chiusura,
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio
Il pianista e compositore Luis Bacalov, premio Oscar per le musiche dell’ultimo
film dell’indimenticato Massimo Troisi, nonché autore di colonne sonore per
Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Damiano Damiani, Ettore Scola, si
produrrà, al piano, in un repertorio che ripropone le più note ed emozionanti
composizioni realizzate nella storia del cinema. Un omaggio alla musica scritta
per il grande schermo da autori come Ennio Morricone, Nino Rota, Leonard
Bernstein, Henry Mancini, John Williams, per un percorso straordinario che
condurrà gli spettatori in un viaggio irripetibile tra le pieghe della ‘memoria
in celluloide’, patrimonio inscindibile della nostra civiltà. In scena con Luis
Bacalov ci sarà l’Orchestra da Camera della Campania, giovane ensemble nato nel
1999 e composto da musicisti provenienti dalle orchestre della Rai, del Teatro
San Carlo di Napoli, dell’Opera di Roma e della Scala di Milano, diretta da
Luigi Piovano, primo violoncello e solista dell’Orchestra Sinfonica
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e ci sarà Grazia Raimondi chiamata a
ricoprire il fondamentale ruolo di ‘primo violino’. Lo spettacolo si apre con
un personale omaggio di Bacalov al tango ed all’Argentina, terra di origine del
musicista, nato a Buenos Aires nel 1933. Un significativo ‘assolo’ cui farà
seguito una ‘suite’ che accoglie i brani ‘Oblivion’, ‘Gran Tango’ e
‘Libertango’ di Astor Piazzolla, in cui si uniscono in scena Luigi Piovano, qui
nella veste di violoncello solista e l’intera Orchestra da Camera della
Campania. La prima parte del concerto termina con l’esecuzione del tema
principale della colonna sonora de ‘Il Postino’, per la composizione della
quale, nel 1995, Luis Bacalov vinse il premio Oscar. Nella seconda parte della
serata al Belvedere, amorevolmente intitolata ‘I love cinema’, saranno proposti
i temi, arrangiati per orchestra d’archi da Roberto Granci, tratti da ‘La
leggenda del pianista sull’oceano’ e ‘C’era una volta il west’ di Ennio
Morricone, ‘I magnifici sette’ di Elmer Bernstein, ‘Indiana Jones’, ‘Stars
Wars’ e ‘Schindler’s list’ di John Williams. Una suite emozionante che continua
con le musiche scritte da Nicola Piovani per ‘La vita è bella’ di Roberto
Benigni (Beautiful that way) e da Nino Rota per ‘Il padrino’ (parte I e II) di
Francis Ford Coppola, con ‘The Pink Panter’ di Henry Mancini, ‘Over the
rainbow’ di Harold Arlen per ‘Il mago di Oz’ e ‘Maria’, composta da Leonard
Bernestein per il colossal ‘West Side Story’. I
Prima parte:
Omaggio al tango, Solista Luis Bacalov
Astor Piazzolla, Oblivion, Pianista Luis Bacalov, Violoncello solista Luigi
Piovano
Astor Piazzolla, Gran Tango, Pianista Luis Bacalov, Violoncello solista Luigi
Piovano
Astor Piazzolla, Libertango, Pianista Luis Bacalov, Violoncello solista Luigi
Piovano
Luis Bacalov, Il Postino, Pianista Luis Bacalov, Orchestra da Camera della
Campania, Direttore Luigi Piovano
Seconda parte:
I love cinema, arrangiamento per Orchestra d’Archi di Roberto Granci, primo
violino Grazia Raimondi. temi da: Brekfast at Tiffany (Moon river) di Henry
Mancini, The wizard of Oz (Over the rainbow) di H.Arlen C’era una volta il West
di Ennio Morricone, Beautiful that way di Nicola Piovani, Nuovo cinema paradiso
di Andrea Morricone, Schindler’s list di John Williams, The godfather di Nino
Rota, West side story (Maria) di Leonard Bernstein, The Pink Panter di Henry
Mancini, La leggenda del pianista sull’oceano di Ennio Morricone, Il postino di
Louis Bakalov, I magnifici sette di Elmer Bernstein, Indiana Jones di John
Williams, Stars Wars di John Williams
Luis Bacalov
Comincia e svolge la sua attività concertistica in Sud America e Spagna, per
poi perfezionarsi a Parigi ed arrivare quindi in Italia sul finire degli anni
’50, quando si vede offrire l’opportunità di comporre musiche per il cinema.
Svolge questa attività, fino al 1963, con lo pseudonimo di Luis Enriquez e,
dopo un breve periodo in cui viene utilizzato tanto lo pseudonimo quanto il
nome vero, a partire dal 1967/68 le partiture sono firmate esclusivamente con
il suo vero nome. Negli anni Bacalov va sempre più precisando il suo modo di
interpretare lo spirito delle pellicole alle quali lavora, passando da commenti
inizialmente piuttosto corrivi a forme via via più raffinate. Nel ventennio
’60-’80 passa da Scola (La congiuntura – 1964) a Festa Campanile ( Una vergine
per il principe – 1965), dalla Wertmüller (Questa volta parliamo di uomini –
1965) a Lattuada (L’amica – 1969), da Lizzani (Roma bene – 1971) a Bevilacqua
(Le rose di Danzica – 1979), solo per citarne alcuni. Tuttavia, il nome di
Bacalov raggiunge una vera popolarità soltanto quando Federico Fellini gli
affida il commento, nel 1980, di La città delle donne, dal momento che alla
fine del 1978 era venuto a mancare Nino Rota, fedele compagno delle avventure
cinematografiche del regista riminese. Seguono una serie di partiture in cui la
fantasia creativa di Bacalov riesce a trovare espressioni molto originali, come
nel caso di La maschera per la regia di Infascelli (1988), dove il musicista
argentino si rifà con gusto alla musica barocca ed inventa una vera e propria
operino caricaturale. Nel 1995 vince il Premio Oscar come migliore colonna
sonora per il film Il Postino di Massimo Troisi. Nel 1999 fa parte della
direzione artistica del 50° Festival di Sanremo.
Orchestra da Camera della Campania
Viene fondata nel 2002 da Luigi Piovano e Liberato Santarpino e nel giro di
pochissimi anni si afferma sulla scena concertistica nazionale ed
internazionale, partecipando con successo ad importanti rassegne e collaborando
con solisti e direttori di grande prestigio come Myung-Wung Chung, Luis Bacalov,
François Joel Thiollier, Stefano Bollani, Reyko Watanabe e con la compagnia di
danza Excursus. L’Orchestra ha al suo attivo un CD di musiche del ‘700
italiano, mentre di prossima pubblicazione, con l’etichetta Naxsos, sono due CD
con la raccolta integrale dei concerti di Paisiello per pianoforte e orchestra
in collaborazione con il pianista Francesco Nicolosi. Dal 2004 l’Orchestra da
Camera della Campania è orchestra stabile del Festival Internazionale di
Pompei. Nel prossimo mese di ottobre l’Orchestra è attesa per una tournèe nelle
principali città del Giappone.
Grazia Raimondi
Studia violino al Conservatorio di Bologna, sua città natale, sotto la guida
del maestro G. Adamo, seguendo successivamente corsi di perfezionamento con
violinisti come Gulli, Accardo, Romano e Raskin. Diversi i premi vinti in vari
concorsi: I premio alla Rassegna Nazionale di Vittorio Veneto, I premio al
Concorso Nazionale di violino “Ugo Conta Music Awards Hong Kong” di Mantova, II
premio al Concorso Internazionale di Stresa, I premio al “Sibelius Competition”
dell’Indiana University. Svolge un’intensa attività scolastica e cameristica
esibendosi in prestigiosi teatri e sale da concerto: teatro alla Scala di
Milano, Concertgebouw di Amsterdam, Royal Albert Hall di Londra, Grosse
Musikenvereinsaal di Vienna. Attualmente ricopre il ruolo di primo violino
dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e di primo violino solista
dell’Orchestra da Camera della Campania. Suona un J. Gagliano del 1783.
Luigi Piovano
Primo violoncello solista dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia
e della Tokio Filarmonic Orchestra è concertista di fama internazionale. Dopo
essersi diplomato in violoncello sotto la guida del maestro Radu Adulescu, ha
poi continuato i suoi studi anche al Conservatotio Europeo di Musica di Parigi.
Premiato in diversi concorsi internazionali, è membro del “Quartetto
Michelangelo” e del complesso barocco “Concerto Italiano”. Ha partecipato al
“Progetto Pollini” con il quale si è esibito nel 2001 alla Carnegie Hall di New
York, l’anno successivo a Tokio e nel 2003 a Roma. E’ regolarmente ospite del
“Newport Music Festival”. Ha realizzato diverse incisioni per EMI, Nuova Era e
Opus 111.
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edizione Leuciana Festival |
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