Casagiove (CE) - 23 Luglio. Splendida serata ieri a Casagiove. Il paese in
festa ha chiuso le vie del centro al traffico automobilistico, regalando un
ampio spazio pedonale a giovani e anziani. Dopo una passeggiata fra le
bancarelle etniche dei senegalesi, immersi nei profumi di torrone, noci
caramellate e zucchero filato, un po’ tutti si sono incontrati in Piazza,
dinanzi alla bella Chiesa di San Michele Arcangelo, ad attendere l’arrivo sul
palco di un nostro Big internazionale. Enzo Avitabile in persona, il grande
sassofonista napoletano, suona gratuitamente a Casagiove, per tutta la gente di
Casagiove, senza fini di lucro.
Alle spalle anni ed anni in tour con i migliori esponenti del funky-jazz :
l’indimenticato James Brown, Ritchie Havens, Africa Bambataa, Tina Turner,
Randy Crawford, Mory Kante e tanti altri… Poi, un colpo di genio, ed una svolta
incredibile: l’album “Salvamm’ ò munno”, dedicato alla memoria della moglie
Maria. Disco fondamentale, perché testimonia un’amalgama impensabile: la
comunione di fiati a pieno sound soul con il suono mediterraneo dei mandolini,
special guests quali Khaled, Amina, Manu Dibango ed altre stelle, il canto “ a
fronna” di Zì Giannino del Sorbo e le tradizioni antiche dei Cantori del
Miserere di Sessa Aurunca. Il tutto scandito dal suono di botti, tini e falci
battuti dai Bottari di Portico guidati dal Capo-Paranza Carminiello. Una
tradizione medievale della nostra Terra di Lavoro, che ogni anno, il 17
Gennaio, in onore di “Sant’Antuono” (Sant’Antonoi Abate), vede i Bottari
“scacciare gli spiriti maligni” a bordo di carri allegorici a forma di barca,
le “Paranze”.
Il rito dell’ “esorcismo collettivo” è scandito dal suono così pieno del legno
e del metallo di strumenti del lavoro della terra, di oggetti destinati a
contenere il vino buono, e buoni per scacciare il maligno sotto i colpi dei
Bottari. Nel corso della serata, Enzo Avitabile, col suo approccio così vicino
al pubblico, ha proposto numerosi brani tratti da “Salvamm’ o munno”, oltre ad
un inedito ed altri “classici” del suo repertorio. Come in ogni concerto, ha
cercato e trovato un’empatia “botta e risposta” con gli spettatori, nel segno
della migliore tradizione jazz, trasformando ogni canzone in un concerto
collettivo. Tutti, indistintamente, ballavano sotto i colpi dei Bottari per
scacciare la “tarantola”, giovani e meno giovani, tutti uniti dalla festa e
dalla musica. Una sorta di rito collettivo, nel nome della pace e della
fratellanza fra tutti i popoli del Mondo, tema molto caro ad Enzo Avitabile che
attraverso la sua musica collabora con UNICEF ed Amnesty Internationl, nella
speranza di un futuro migliore per tutti. |
|