I Virtuosi di San Martino in “Carogne Laiv”

Leuciana Festival, San Leucio (CE) - 13 Luglio 2007

Articolo di Fracesco Massarelli, foto di Pia Di Donato

 


San Leucio, 13 Luglio. Vere carogne quelle apparse sul palco del Teatro dei Serici stasera a S.Leucio. Carogne Laiv è infatti uno show fatto di testi irriverenti e dissacranti, che avrebbero potuto indignare chiunque e che invece hanno strappato risate ed applausi ad un pubblico curioso di scoprire fino in fondo tutte le potenzialità di questa inusuale "ensemble da camera". I Virtuosi di S. Martino nascono nel 1994 dal fortunato incontro del violoncellista compositore genovese Federico Odling con l'attore e cantante, nonchè autore teatrale, Roberto Del Gaudio e il flautista Vittorio Ricciardi. Oggi la formazione dei Virtuosi si completa con il violino di Antonio Gambardella e la chitarra di Dario Tannini. Difficile, anzi impossibile catalogare in un genere le performance dei Virtuosi; il loro è uno spettacolo di teatro-canzone che si diverte a sfiorare tutti i generi musicali dalla classica ai ritmi latino-americani passando inevitabilmente attraverso i classici della musica italiana e della tradizione napoletana. Frequenti sono le citazioni, che arrivano a scomodare persino Gesù Cristo e il miracolo di Lazzaro, nè mancano le piccole gags in cui si fa il verso a Totò e a Macario oppure a Morandi e Bongiorno, ma tutto è così rapido e lieve da amalgamarsi perfettamente con i testi, la loro interpretazione e le formidabili esecuzioni musicali. Bravissimi i quattro musicisti ed esilarante lo show di Roberto Del Gaudio, che ruba la scena a tutti col suo ghigno satanico. Un discorso a parte meritano i testi delle canzoni ed è qui che torna prepotentemente protagonista la parola carogne. Si racconta un po' di tutto nelle canzoni dei Virtuosi: immigrazione, camorra, diossina e lotte sociali, ma dove Del Gaudio affonda più impietosamente il coltello nella piaga è parlando della morte e della malattia, dell'handicap e della vecchiaia. Ma dietro parole tanto sconvenienti c'è tutta l'intelligenza di grandi autori capaci così di esorcizzare ogni male. I gustosi doppi-sensi, scontati solo in apparenza, e le eccezionali doti mimiche del quintetto completano l'opera rendendo gli spettatori complici degli artisti. il finale dello spettacolo è da applausi a scena aperta con Del Gaudio che presenta uno ad uno i suoi compagni Virtuosi vomitandogli addosso tutto il suo talento, prima di esibirsi in un pezzo apprezzato anche da chi non aveva amato del tutto le precedenti esibizioni, sentendole troppo politicamente scorrette. I Virtuosi si congedano con un bellissimo medley di classici napoletani innestati su un corpo centrale costituito dalla celebre macchietta di Cioffi e Pisano, "Agata".

 

note

13 Luglio, ore 21.30, Teatro dei serici, Belvedere Reale di San Leucio
I Virtuosi di San Martino in “Carogne Laiv”
La comicità surreale de I Virtuosi di San Martino torna sui palcoscenici italiani con lo spettacolo intitolato ‘Carogne laiv’, titolo del loro recentissimo lavoro discografico.
Una formazione da camera, flauto, violino, violoncello e chitarra, esegue, in maniera impeccabile, musiche originali che rievocano i Beatles, ma anche Mozart e Rossini, il pop napoletano più popolare, Stravinsky e Frank Zappa, gli Squallor e Bach.

 

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