Venerdi 29 Giugno, San Leucio. Stasera terza serata della festa di musica
popolare "Carnascialìa" al Leuciana Festival, realizzata in
collaborazione con Caserta Musica, dedicata alle meravigliose suggestioni dei
ritmi delle nostre tradizioni.
Sul palco si sono alternati i Musicalia in "Uocchie maluocchie: in viaggio
verso il Sannio", e quindi i Taranterre in "Terra di lavoro e
canto", mentre i Calatia Gentes hanno convinto anche i più riottosi a
provare i passi del "ballo su tammorra".
Hanno aperto la serata i Musicalia, rappresentativi di una zona - il
Sannio- che si sente estremamente legata alla provincia di Caserta (e
viceversa, i casertani sono legati da sempre alla Valle Caudina) pur facendo
parte della provincia di Benevento.
La formazione di Amerigo e Marcello Ciervo segue un percorso di riscoperta
si delle tradizioni popolari ma proponendoli con sonorità
più contaminate. Molti passaggi hanno un sapore orchestrale, che ci ricordano
addirittura le colonne sonore di Nino Rota, facendo condividere un lato nobile
ed aulico (che personalmente preferiamo) con un lato più orientato al pop,
probabilmente meno efficace. Quindi dopo un inizio "scaramantico" con Pizzidrangolo (che
ricordo mi cantava anche mia nonna), hanno proposto saltarelli, villanelle del
Sannio ma anche brani originari come A' festa rint'o vico, scritta poco
dopo il terremoto per rappresentare la volontà di ricostruzione degli abitanti.
Un Antidotum estremamente lirico e un propiziatorio Uocchie
maluocchio hanno infine concluso un concerto comunque pieno di momenti
raffinati e senz'altro ben suonato.
Estremamente solare la performance dei Taranterrae che guidati dal
"re e regina" del gruppo (con gustosi scambi di battute) ovvero Nico Vescuso
e Michele Ardolino, hanno "riscaldato" il pubblico, un po' infreddolito,
facendo battere piedi, mani e nacchere e coinvolgendoli in alcuni canti, di cui
abbiamo apprezzato particolarmente quelli ripresi dal repertorio di Terra di
lavoro.
Anche i più piccoli hanno ballato al ritmo di Trapanarella e delle varie "tammorriate"
tipiche di Maddaloni, Marcianise o Macerata
Campania, o "alli uno".
Ancora una serata, quindi, di approfondimento delle tradizioni della nostra
terra con un pubblico sempre più trasversale ma di cui i giovani sono una parte
davvero consistente, segno della vitalità di questa musica che, tradizionale o
contaminata, affascina sempre.
Le serate conclusive del Carnascialìa si terranno Martedi 3 e Mercoledì 4
Luglio, sempre al Belvedere di San Leucio. Non mancate!
Note sui gruppi
I Musicalia, gruppo fondato attorno alla fine degli anni Settanta da
alcuni ricercatori ed esecutori di musica popolare, si è via via sviluppato ed
affermato grazie all'impegno artistico-organizzativo dei fratelli Amerigo e
Marcello Ciervo, correndo ormai verso il traguardo del trentesimo anniversario
della loro attività. Il duplice progetto originario prevedeva la ricerca
attenta e rigorosa dei materiali folklorici della Campania interna e, più
specificamente, del Sannio beneventano e la riproposta in chiave spettacolare,
pura ma non purista, dei materiali raccolti. Considerato il gruppo più
rappresentativo della Benevento musicale di oggi. Formazione: Amerigo Ciervo,
Marcello Ciervo - voce, chitarra, organetto, mandoloncello, fisarmonica,
bouzouki, tammorra a pedale, tammorra, tastiere; Angelo Melillo: oboe; Mario
Parente - trombone, flugelhorn, tastiera; Corrado Ciervo - voce, violino,
tammorra, percussioni; Antonella Noviello - voce, castagnette; Rosalidia Ciervo
- voce, flauto; Attilio Oliva - violoncello, contrabbasso.
Il gruppo musicale Taranterrae, sorto nel 1996, propone una
riscoperta dei suoni della tradizione popolare campana e mediterranea in
genere. Rispettando l'evoluzione etnico-culturale, il gruppo tende ad
estrapolare valori di ieri e di oggi, per poi riproporli con rime e melodie
quanto più conformi agli stili del linguaggio musicale dell'epoca. Tra gli
stilemi che il gruppo presenta negli spettacoli ci sono la Villanella, la
Tarantella, la Fronna, Ballo su tammorra, la Pizzica. La tradizione orale dei
canti di intere generazioni dell'area casertana viene riproposta con
autenticità e con poche manipolazioni e trasformazioni dal gruppo il cui nome
significa "terre della tarantella e della tammurriata" Antonio
Picciola, Chitarra acustica, chitarra battente, bouzouki, voce; Gaetano
D'Errico, Flauto traverso, ciaramella; Nico Vescuso, Chitarra , basso acustico,
voce; Michele Fierro, voce, chitarra; Monica Marotta, Violino; Simona Riccio,
Voce, castagnette; Michele Ardolino, Voce, castagnette.
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rassegna "CARNASCIALIA Festa di musica popolare" |
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