Collettiva Metamorfosi
Caserta - dal 22 Giugno al 6 Luglio 2007
Comunicato stampa |
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Si inaugura il 22 giugno 2007 alle ore 19:00 presso la sala bianca della
Reggia di Caserta la mostra d’arte contemporanea dal titolo Metamorfosi curata
dall’arch. Bruno Saviani con opere di Dino Catalano, Antonio Di Grazia e Angelo
Pellegrino. Si conclude così il programma di promozione del patrimonio storico
e architettonico del territorio organizzato dall’associazione di ricerca e
sviluppo Monumedia con il contributo della Regione Campania, dell’Agenzia
Giovani della Provincia di Caserta e della Soprintendenza ai Beni e le Attività
Culturali di Caserta e Benevento.
Il programma ideato e diretto dall’architetto Bruno Saviani presidente di
Monumedia è durato circa due mesi ed ha previsto l’attuazione di un corso
giovanile di orientamento e di avviamento all’impresa nel settore dei Beni
Culturali e una mostra d’arte dal titolo Metamorfosi realizzata con il
contributo dei giovani allievi del corso.
- Il corso di orientamento e di avviamento all’impresa nel settore dei Beni
Culturali è stato aperto a 15 giovani della Provincia di Caserta, che hanno
potuto conoscere da vicino i Beni Culturali della Provincia di Caserta quale
patrimonio utile allo sviluppo dell’economia della Provincia stessa. Attraverso
visite guidate presso i monumenti, gli allievi hanno ricevuto, da docenti
esperti del settore, informazioni storiche, tecniche, sulle strutture, sugli
spazi, sugli impianti tecnologici individuando così le potenzialità ricettive
ed i servizi necessari attualmente assenti. Ciascun allievo ha ricevuto
informazioni e suggerimenti per poter impiantare un’attività d’impresa nella
produzione di servizi al turista presso un monumento della provincia di
Caserta. L’arch. Bruno Saviani, Presidente di Monumedia, ritiene che si può
trovare nei servizi di orientamento, di accoglienza e fruizione dei monumenti
un vero e proprio settore di sviluppo dell’economia del territorio, in
particolar modo con l’impiego di nuova e qualificata cultura di impresa che
parta dai giovani. Per il Presidente dell’AGP di Caserta Luigi Ziello il corso
ha portato, come negli obiettivi dell’AGP, una serie di prospettive per i
ragazzi partecipanti, che hanno deciso di investire la loro formazione in
progetti per la creazione di imprese nel settore dei Beni Culturali.
Metamorfosi
- la mostra d’arte contemporanea Metamorfosi propone un lavoro di analisi e
ricerca sul tema della metamorfosi dell’uomo e delle società, metamorfosi quale
via di fuga dalla realtà ma anche unica strada verso la verità. Un tema
difficile ed attuale, affrontato dalla letteratura di ogni epoca e raccontata
oggi con il contributo delle tele di Dino Catalano, delle sculture di Antonio
Di Grazia e Angelo Pellegrino, e le osservazioni di poeti.
Per il curatore della mostra, l’arch. Bruno Saviani, tutto appare.
Tutto appare. A ben guardare, di tutte le cose appaiono i dettagli, si formano
i margini, si delineano i colori; di tutte le cose compare il senso e ne
costruiamo un significato.Eppure, ogni cosa che appare riporta il significato
costruito da chi l’ha formata o semplicemente disposta accanto ad altre,
accantonata o comunque vista prima di noi. Ogni cosa com-porta un significato
d’origine, che non appare, non può essere colto, nè osservato e neppure
ricordato, ma che tuttavia esiste e resiste ad ogni sguardo. Tuttavia l’origine
delle cose resiste ad ogni curiosità, muove a sé le nostre ambizioni e ne
respinge il principio di de-finizione. Allora a ben guardare, possiamo
concentrare l’attenzione, fissare la parte più piccola delle cose che, con
cura, in silenzio, pian piano cerchiamo di attraversare e appena dietro
l’immagine perdiamo il segno e dopo un po’ anche l’equilibrio; magnifico!
Incominciamo a perdere il segno avendo cura di non lasciare alcuna traccia fino
a che non rimarrà delle cose alcuna de-finizione; rimarrà il vuoto. Il vuoto
che non accoglie, nè respinge; è il vuoto che non manca, né avanza; è una
pausa. Il vuoto è una pausa, un’astrazione senza spazio, nè tempo, unica
condizione di appartenenza alle cose dove non ha più senso guardarle perché non
c’è alcuna distanza e forse nessun significato. L’artista è fiducioso; la
metamorfosi è la condizione per la verità. L’artista lo avverte ma non lo sa
spiegare, perché non può de-finire il vuoto, allora prova a raccontare, a suo
modo, ciò che accade. |
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