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L’appuntamento con spazio 1999 era qualcosa di imperdibile.
Quell’astronave bianca dalla forma di coccodrillo ci trasportava verso spazi
senza confini, popolati da mostri, umanoidi, creature deformi o con poteri
eccezionali…ve la ricordate Maya?
Ci sembrava di essere proiettati in un futuro lontanissimo che non sarebbe
mai potuto arrivare. E invece eravamo solo al “grado zero” del linguaggio
fantastico del cinema.
Da allora è passato molto tempo, la tecnologia ha fatto passi da giganti,
eppure mi ha emozionato ugualmente rivedere, seppure per brevi momenti,
alcune scene di quell’astronave che grazie a Pierfilippo Siena, stasera, al
cinema San Marco, abbiamo potuto osservare sotto un’altra ottica.
Esperto di tecnologia digitale, Pierluigi Siena lavora presso la casa
cinematografica Passworld e per la Proxima, un’agenzia che produce e ha
prodotto effetti speciali per films come l’”Esorcista” e “Romanzo
criminale”. Con lui abbiamo scoperto il lavoro (tanto) e i segreti che si
celano dietro le scenografie, non sempre affidate solo al computer. Dietro
ogni film c’è, infatti, sempre la mano esperta di chi riesce a creare
effetti speciali dipingendo, con una tecnica che potremmo definire
“impressionistica”, paesaggi mozzafiato, foreste, isole esotiche, gole
montagnose, ingannando a tal punto il nostro punto d’osservazione che
diventa impossibile, per i nostri occhi, percepire il limite tra il reale e
l’immaginario. E poi ci sono gli architetti, gli ingegneri che producono
modellini di case, aerei (bellissimo quello realizzato per il celebre film
“The Aviator”), auto mozzafiato, come quella di Batman, o manichini da cui
nascono poi esseri fantastici come quelli di “Star Wars” o di “Ghost in the
shell”, proiettato a fine conferenza.
Insomma un vero e proprio elogio al cinema d’animazione, alle infinite
possibilità di realizzare mondi impossibili in cui è l’immaginario,
l’illusione a diventare spettacolo vero: non a caso fu un illusionista, il
francese Méliès, a dar vita alla fine dell’800 al cinema fantastico. Qui,
forse, più che altrove, ogni atto di ripresa diventa un atto di creazione
Consulta: Casertanimata |
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Marilena Lucente, giutata, e Alessandro D'Urso, Direttore artistico
della manifestazione
Pierluigi Siena
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