Conferenza: La ricerca topografica

Conferenze del Gruppo Archeologico “F. S. Gualtieri”, Caserta - 16 Maggio 2007

Articolo e foto di Pia Di Donato

 


Caserta, 16 Maggio. Concluso il ciclo di conferenze previsto nel primo semestre del 2007 del gruppo archeologico “F. S. Gualtieri”. Nella sala conferenze del Centro S. Agostino a Caserta e nell’ambito delle iniziative previste per la IX Settimana della Cultura, Mercoledì 16 Maggio, si è tenuta la conferenza della Dott. Rosanna Zottoli su "La ricerca topografica: sulle tracce dell'uomo antico in Campania". La conferenza è stata la naturale terminazione di un discorso sull’archeologia e sulle differenti professionalità iniziata a Gennaio: in particolare l’accento è stato posto sulla professione del topografo come aiuto indispensabile in un lavoro di ricerca e scavo che è affidato a quelli che, da profani, chiameremmo gli archeologi veri e propri (ovvero quelli che, nell'immaginario collettivo, effettuano gli scavi)
La parola topografo (ricordiamo che topografia deriva da topos = luogo e grafo = disegno) ci induce a pensare ad in mero disegnatore mentre invece il vero lavoro consiste nell'interpretare la “storia” dei luoghi attraverso le tracce che l’uomo ha lasciato.
Non sempre queste tracce sono costituite da costruzioni sopravvissute nel tempo: a volte bisogna basarsi sulle fonti storiche, eventualmente suffragate dal ritrovamento di resti molto piccoli quali pezzi di ceramiche o altri minuscoli frammenti. Questa differenza è stata tratteggiata proprio dalle due conferenze di Febbraio e, appunto, di Maggio.
A Febbraio la dott. Della Valle ci ha parlato del lavoro topografico svolto per ricostruire l’approvvigionamento idrico di Capua Antica (ovvero del percorso dell’acquedotto): in questo caso con certezza, - visto il la presenza di resti di cisterne, percorsi e del punto di arrivo – si è arrivati a ricostruire quanto lasciato dai nostri antenati.
Nella conferenza invece di Maggio la Dott. Zottoli si è soffermata sull’importanza che le fonti storiche e fotografiche possono avere quando invece i segni dei nostri antenati sono stati cancellati dal tempo o dall’incuria. E' ovvio che questo non è altro che il preludio la ricerca diretta sul territorio, che permette di verificare (quindi confermare o meno) quanto descritto dai testi.
Il discorso ha appassionato i convenuti tanto da suscitare, a fine conferenza, una serie di domande in un piacevole botta e risposta che ha testimoniato che l’interesse verso l’archeologia è ancora vivo, in modo trasversale, nelle persone.
Le attività del gruppo per ora passano dal teorico al pratico, vista l’apertura, nel mese di maggio, di due siti affidati loro dalla Sovrintendenza: la Fornace Etrusca a S. Prisco e la Villa degli Orti a S. Maria C. V.
In entrambi i casi i giovani associati (l’età media è infatti intorno ai 25 anni!) hanno svolto prima un lavoro di ripulitura, quindi hanno preparato cartelloni e opuscoli esplicativi e quindi hanno deciso di devolvere parte del loro tempo nel fine settimana, per rendere fruibili questi luoghi. Già alcune scolaresche e semplici cittadini hanno potuto visitare questi due luoghi altrimenti chiusi.
Davvero un bel risultato per la neonata associazione!

 

consulta Gruppo Archeologico “F. S. Gualtieri”: Incontri Ed Escursioni anche per conoscere i giorni di apertura dei due siti

 

Dott. Rosanna Zottoli

 

La dott. Della Valle (dx) e la dott. Lidia Flacone (sx) durante la conferenza di Maggio

 

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