Rossi per naso: in ricordo di Antonello Rossi

Teatro Comunale di Caserta - 10 Maggio 2007

Articolo di "un amico di Antonello", foto di Pia Di Donato e Paolo Russo

 


“…Tu chiamale se vuoi… emozioni…” recita una delle canzoni preferite da Antonello.
E chi giovedì sera era presente al memorial “Rossi per naso”, tenutosi al teatro comunale di Caserta, di emozioni ne ha provate tante, fortissime e intense. Tutti - dal pubblico (la sala era gremita) agli artisti (più di 30), a chi ha lavorato dietro le quinte - hanno goduto del piacere di rivivere, anche se solo attraverso immagini, racconti, poesie e canzoni, una persona speciale, l’unica vera protagonista dell’intero spettacolo: Antonello Rossi. E quanto Antonello fosse importante lo si è capito dall’enorme coinvolgimento e partecipazione che il memorial ha fatto registrare: gli artisti (tutti legati affettivamente ad Antonello, tranne i pochi che hanno suonato nei gruppi musicali degli amici) hanno fatto a gara per portare una testimonianza del loro affetto: molti sono saliti sul palco per la pura gioia di esserci, senza alcuna velleità di apparire (dato lo spessore artistico davvero era l’ultima preoccupazione!), altri si sono fatti indietro, a malincuore, per rispettare i tempi troppo brevi di uno spettacolo. Un amico, Augusto, ha spedito dall’america un dvd accompagnato da una breve lettera nella quale ha riassunto lo spirito con cui ci si è avvicendati sul palco: “non so se arriverà in tempo o se deciderete di farlo vedere. Davvero non importa, per me è importante essere in qualche modo presente”. Così come Teodoro, anche lui amico, che ha lasciato un video nel quale ha raccontato l’aneddoto di quando insieme, Antonello e lui, riuscirono a portare l’enologo Veronelli a Caserta. Un’altra amica, Doralisa, sul palco ha detto: “gli artisti calcano le scene per “mestiere”, per fare spettacolo. Stasera è diverso: non stiamo “lavorando”, non ci stiamo esibendo: stiamo restituendo ad Antonello un pochetto di quell’arte che lui sapeva regalarci giorno dopo giorno, nella maniera migliore per noi possibile, con il cuore”.
E non crediate che il livello artistico della serata, come spesso accade in queste occasioni, sia stato di bassa levatura. Prima di tutto perchè il rispetto per Antonello ha portato sul palco solo gli artisti (chi artista non è ha contribuito in altro modo, lavorando dietro le quinte) e poi perché i suoi amici artisti sono bravi, anzi, bravissimi, tutti. Durante tutta la serata si è ripetuto spesso il nome di Antonello, raramente, e comunque solo tra le righe, quello degli amici. Accanto ad Antonello quindi solo un’altra protagonista: l’amicizia. I giorni prima della serata i giornalisti che chiedevano informazioni si sono trovati in difficoltà: nessuna persona in particolare voleva emergere e persino i nomi degli artisti, che poi si sono avvicendati sul palco, non sono stati divulgati. Eppure il livello artistico sul palco del teatro comunale è stato incredibilmente alto. Andrea Giuntini, Doralisa Barletta, Enzo Faraldo, Felice Imperato, Francesco Faraldo, Gianni D’Argenzio, Raffaele Natale, Francesco Calazzo, Mariano Calazzo e Antonio Cerreto hanno ridato vita ad alcune delle canzoni scritte dallo chansonnier tanto amato; gli attori Pierluigi Tortora, Angelo Callipo, Piero Grant e Grazia Liguori hanno invece avuto il compito e l’onore di declamare sue poesie; Franco Mantovanelli ha poi chiuso la prima parte della serata cantando a Lucia Murru una commovente e densa di significati “Uocchie c’arraggiunate”, ricordando quando a farlo era Antonello. Nella seconda parte tutti gli “altri” hanno dedicato all’amico brani che in qualche modo lo riguardavano: Alessandro Manselli, Alfonso Marotta, Almerigo Pota, Angelo Abate, Antimo Della Rocca, Augusto Ferraiuolo (con un video), Ferdinando Ghidelli, Franco Discanno, Gennaro Vitrone, Gino Izzo, Lucio Maioriello, Mara Naddei ed il suo coro I Melodiando, Massimo Pieri, Nicola Ferrara, Pasquale Maltempo, Pasquale Ziccardi, Peppe Vertaldi, Pierino Ventrone, Pietro Condorelli, Pina Valentino. Questo l’elenco in ordine alfabetico degli amici che si sono avvicendati sul palco, sperando di non aver dimenticato nessuno.
E se tutto è andato bene lo si deve anche a quelli che, pur non salendo sul palco, hanno lavorato affinché la serata “Rossi per naso” risultasse davvero speciale: Alberto Grant, Donato Scialla, Teodoro Naddei, Brillante Massaro, Francesco Del Prete, Mimmo De Simone, Gianni Gugliotta, Ciccio Nasta ed i suoi bravissimi tecnici, i responsabili della Erregraph, l’amministrazione comunale e i responsabili ed i tecnici del Teatro comunale.
Vorrei fare una considerazione: ma ci pensate a quanto è stato grande Antonello? Vi assicuro che mettere su una serata come quella di “Rossi per Naso” (che poi è il nome inventato da Antonello per un gruppo che non ha fatto in tempo a creare) non è affatto facile, anzi! E lui, perché è ovvio che è stato lui ad organizzare tutto, ci è riuscito e ci ha regalato una serata magica, probabilmente unica ed irripetibile. Ancora un regalo del piccolo grande uomo Antonello Rossi alla sua città.

 

note

"Rossi per naso": è questo il titolo dello spettacolo dedicato, dagli amici e dalle persone che hanno avuto l’onore di conoscerlo, all’indimenticabile animatore culturale Antonello Rossi in programma giovedì 10 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale di Caserta. Il sottotitolo della kermesse è "parole e note di e per Antonello", visto che, oltre ad una serie di canzoni e poesie composte in vita dall’autore, improvvisamente scomparso un anno fa all’età di 49 anni, verranno eseguite musiche e canzoni facenti parte del repertorio da sempre preferito da Rossi. Ad avvicendarsi sul palco nomi importanti del panorama musicale e artistico casertano e non, presenti per l’occasione solo per la gioia di raccontare l’amico Antonello.

Musicista, chansonnier, autore di canzoni, ma anche di poesie, oltre che di originali testi, come quello scelto per intitolare lo spettacolo-amarcord “Rossi per naso”, Antonello era un personaggio di multiforme impegno e non solo a Caserta: al di là dell’amore per la musica, era un promotore appassionato delle eccellenze casertane anche nel campo del turismo e della gastronomia. Dirigente del settore attività produttive al Comune di Caserta ha portato avanti significativi progetti legati alla valorizzazione della rete dei monumenti e dei prodotti tipici di Terra di Lavoro: è riuscito, con impegno e passione, a restiture dignità a particolarità trascurate del territorio, dal maialino nero alla carne di bufalo, dalla mela annurca, la sua “Carmela”, ai vini doc.

Una attività nei vari settori di impegno (professionale, ricreativo e promozionale) che lo ha portato a conoscere ed essere conosciuto da un vastissimo pubblico, soprattutto giovanile, che lo vedeva come un punto di riferimento, specie sul piano della creatività. Ed è per questo motivo che il gruppo di amici, che lo hanno amato ed ne hanno apprezzato la professionalità e la capacità innovativa, intendono, in varie occasioni, recuperare non solo il ricordo ma anche e soprattutto la sua progettualità ancora attuale e apportatrice, se concretizzata, di positivi contraccolpi sulla immagine e l’economia del capoluogo. In particolare nello spettacolo del 10 maggio si cercherà di far conoscere, soprattutto a chi non ne ha avuto la fortuna, lo spessore artistico ed umano di Antonello Rossi, una ricchezza testimoniata già dal fermento dell’organizzazione della kermesse, che si avvale di competenze preziose messe a disposizione a puro titolo amicale. L’ingresso in teatro, naturalmente, è gratuito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

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