“Un angelo del pensiero, un demone della visione”: questo in sintesi scrive di
Antonio Izzo il critico d’arte Enzo Battarra nel presentare la sua mostra
personale che s’inaugura sabato 14 aprile alle ore 19 nella Unusual Art
Gallery di Caserta, al primo piano di via Maielli 45. Il critico e l’artista
saranno presenti all’opening.
“Scritte sui muri” il titolo di questa mostra che dà inizio al ciclo di
personali dedicato a sei artisti di riferimento dell’astrazione campana.
L’esposizione resterà aperta fino al 26 aprile.
“C’è il fuoco – scrive Battarra – in ogni lavoro di Antonio Izzo, c’è il fuoco
di un vulcano mai domo, c’è il fuoco che forgia la creazione e la rende quanto
più veritiera tanto più incredibile.
La temperie creativa trova un ordine nel caos, nei frammenti quotidiani, nei
ritagli di vita vissuta, nelle scorie del tempo, nei magazzini della memoria.
La materia è a tratti spessa e grumosa, lavorata, stratificata, e poi
graffiata, segnata. Sono scritte sui muri quei messaggi intricati. La materia
prende forma in sé, si alimenta di passaggi e di contaminazioni, si ravviva di
colori occultati.
Antonio Izzo – conclude Battarra – è nella natura delle cose. Immediato nel
gesto, ma anche artefice di un processo elaborato, di un percorso tormentato. E
la pittura è sempre più vita”.
Il critico d’arte Gaetano Romano così ha scritto in occasione di un’altra
mostra: “Antonio Izzo è pervenuto nell’ultimo decennio a una pittura di
notevole sintesi formale, dove le diverse procedure sperimentali e linguistiche
adottate nel corso degli anni, quali principalmente il collage, gli hanno
consentito di sintetizzare un suo linguaggio facilmente riconoscibile tra gli
altri; per la traccia segnica, compulsiva e fremente, che avvolge come tela di
ragno le sue germinanti insorgenze visive, che improvvise si accendono di
luminescenti bagliori.
Screpolate superfici, graffiate, incise, vergate di presenze e di memorie
cartacee poste in evidenza formale, ma a non fraintendere, un muto colloquio
con il tempo e la storia, e quindi nonostante tutto della vita, appaiono allora
ai nostri occhi queste sue superfici ingombre di materie e di grafie, di
scritture e di presentimenti.
Ha memoria lunga il collage, esso è la sintesi di tutte le incursioni delle
avanguardie di questo secolo, intente a provocare l’immagine disarticolandola,
per ricavarne un nuovo scorrimento visivo, un nuovo ordine nel caos e
nell’informe; narratività intermittente di segnali”.
consulta: Mostra
"Le gioie dell'Arte, sculture da indossare" |
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