Personale di Antonio Izzo alla Unusual Art Gallery

Caserta - dal 14 al 26 aprile 2007

Comunicato stampa


“Un angelo del pensiero, un demone della visione”: questo in sintesi scrive di Antonio Izzo il critico d’arte Enzo Battarra nel presentare la sua mostra personale che s’inaugura sabato 14 aprile alle ore 19 nella Unusual Art Gallery di Caserta, al primo piano di via Maielli 45. Il critico e l’artista saranno presenti all’opening.

“Scritte sui muri” il titolo di questa mostra che dà inizio al ciclo di personali dedicato a sei artisti di riferimento dell’astrazione campana. L’esposizione resterà aperta fino al 26 aprile.

“C’è il fuoco – scrive Battarra – in ogni lavoro di Antonio Izzo, c’è il fuoco di un vulcano mai domo, c’è il fuoco che forgia la creazione e la rende quanto più veritiera tanto più incredibile.
La temperie creativa trova un ordine nel caos, nei frammenti quotidiani, nei ritagli di vita vissuta, nelle scorie del tempo, nei magazzini della memoria.
La materia è a tratti spessa e grumosa, lavorata, stratificata, e poi graffiata, segnata. Sono scritte sui muri quei messaggi intricati. La materia prende forma in sé, si alimenta di passaggi e di contaminazioni, si ravviva di colori occultati.

Antonio Izzo – conclude Battarra – è nella natura delle cose. Immediato nel gesto, ma anche artefice di un processo elaborato, di un percorso tormentato. E la pittura è sempre più vita”.
Il critico d’arte Gaetano Romano così ha scritto in occasione di un’altra mostra: “Antonio Izzo è pervenuto nell’ultimo decennio a una pittura di notevole sintesi formale, dove le diverse procedure sperimentali e linguistiche adottate nel corso degli anni, quali principalmente il collage, gli hanno consentito di sintetizzare un suo linguaggio facilmente riconoscibile tra gli altri; per la traccia segnica, compulsiva e fremente, che avvolge come tela di ragno le sue germinanti insorgenze visive, che improvvise si accendono di luminescenti bagliori.

Screpolate superfici, graffiate, incise, vergate di presenze e di memorie cartacee poste in evidenza formale, ma a non fraintendere, un muto colloquio con il tempo e la storia, e quindi nonostante tutto della vita, appaiono allora ai nostri occhi queste sue superfici ingombre di materie e di grafie, di scritture e di presentimenti.
Ha memoria lunga il collage, esso è la sintesi di tutte le incursioni delle avanguardie di questo secolo, intente a provocare l’immagine disarticolandola, per ricavarne un nuovo scorrimento visivo, un nuovo ordine nel caos e nell’informe; narratività intermittente di segnali”.

 

consulta: Mostra "Le gioie dell'Arte, sculture da indossare"

 

 

 

 
 

 

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