Casertamusica doc: l'ultima serata!

Caserta - Venerdì 30 Marzo 2007

Articolo di Francesco Del Prete - Foto di Emilio Di Donato


Bella l’ultima serata del Casertamusica Doc, così bella che verrebbe da dire: “peccato che sia tutto finito! E adesso come soddisferemo la nostra fame di musica?”.
Ma si sa, tutte le cose belle (chissà perché poi) sono destinate a finire e così, anche il Doc non si è sottratto a questa regola.
Bella, è ovvio, grazie ai protagonisti della serata che, dal primo all’ultimo, sono stati degni dell’altissimo livello artistico che ha caratterizzato questa edizione del Casertamusica Doc.
La sigla è toccata ad Enzo Vitale ed il suo gruppo con quella vecchia volpe di Max Gaudio alla chitarra e seconda voce e con Lucky Pesce alla tastiera. Enzo ha eseguito, piccolo strappo alla regola, due canzoni: una bella e particolare versione di "Un piccolo aiuto", vecchio successo di Zucchero Fornaciari, e un suo pezzo originale che, nelle atmosfere, ha ricordato Lionel Ritchie.

Prima “star” della serata Peppe Rienzo.
Mmmm… potrei dire molte cose sulla performance di Peppe & Co. Però credo che il termine che mi sembra più appropriato sia …“perfetto!”.
Si, perché lo spettacolo offerto da Peppe è stato semplicemente perfetto. È bravo Peppe e la sua musica è coinvolgente almeno quanto la sua simpatia e naturalezza sul palco. Ad un primo ascolto verrebbe naturale accostarlo, come stile e come sound, al Pino Daniele più creativo. A tal proposito lo stesso Peppe ci dice: “mi dicono spesso che assomiglio al grande Pino però non è proprio così…è che noi viviamo la stessa realtà, probabilmente abbiamo influenze musicali comuni quindi per forza di cose il mio sound in qualche caso può somigliare a quello suo… certo non posso dire che non mi faccia piacere questo accostamento anche perché Pino Daniele e tutti quelli del neapolitan sound sono stati i miei maestri di scuola elementare”. Un concerto, quindi, all’insegna del groove e dell’energia che Peppe è riuscito a trasmettere al pubblico grazie anche alla sua eccezionale voce a tratti simile a quella di Marcello Colasurdo e a quella del migliore Enzo Avitabile. “Si, questa è una cosa importantissima – è sempre Peppe che parla – più che cantare per me fare musica è ricercare l’immediatezza… i miei ritornelli, se vuoi ripetitivi, sono fatti apposta, come accade per le preghiere, per creare un pathos, una empatia con chi ascolta fino a farlo entrare in quello che è il mio mondo musicale”. Mondo musicale che, in attesa del suo prossimo e ormai imminente disco, i più potranno conoscere per il momento solo dal vivo. Questo perché il suo primo lavoro discografico è andato completamente esaurito. Nell’attesa ci possiamo consolare andando a visitare il sito internet www.pepperienzo.it da dove si può scaricare il video in animazione 3D della sua bella e divertente canzone "O frate tuoje Peppino". Perfetti anche i suoi compagni di palco: Massimiliano Gaudio, uno dei migliori chitarristi della nostra città, Antonio Caddeo che già abbiamo avuto il piacere di ascoltare come esecutore, con il suo contrabbasso, di una delle sigle del Doc e il bravissimo Lucky “groove” Di Blasio alle percussioni, amico di sempre di Peppe Rienzo.

Il finale della rassegna poi non poteva non essere affidato ad un artista di lusso: secondo me Tullio Pizzorno è, assieme a Gino Licata e a Marco Saltatempo, pur così diversi tra loro, quanto di meglio la nostra città possa offrire in campo cantautoriale.
E Tullio, accompagnato dai suoi fidi “scudieri”, non ha deluso i numerosi estimatori che venerdì sera hanno riempito il C.T.S.
Tullio, nel suo concerto, ha deciso di far parlare la musica, quella con la M maiuscola. Non è cosa di tutti i giorni, infatti, poter assistere ad uno spettacolo così raffinato, dove tutto è curato nei minimi particolari, dagli arrangiamenti ai testi. A sentirlo, dopo un anno, si potrebbe dire che Piz stia attraversando una nuova fase evolutiva dal punto di vista musicale, una fase che lo ha portato a scegliere degli arrangiamenti che colpiscono per la loro assoluta perfezione e che riescono a calare l’ascoltatore in un atmosfera assoluta, a volte funky, a volte intimistica, a volte jazz. Certo quando si hanno a disposizione musicisti con le contropalle (passatemi il termine!) tutto diventa più facile: il grandissimo Aldo Fucile alla batteria, la nostra vecchia conoscenza Pietropaolo Veltre al basso e il geniale Pierino Ventrone alla tastiera e al sax. Non è un caso, quindi, che il cantautore casertano, grazie a questa sua verve compositiva, goda della stima di tantissimi artisti di caratura internazionale. Provate a fare un giro sul sito www.tulliopizzorno.com e rendetevi conto con chi Tullio ha avuto e continua ad avere a che fare. La reputazione che si è conquistato lo porterà, a breve, in Danimarca come insegnante ad un seminario sull’arte dello scrivere canzoni. Volete sapere chi sono, solo per citarne alcuni, gli altri relatori di questo seminario? Randy Braker e David Samborn! Grosse novità, quindi, per Tullio che ci annuncia anche l’imminente uscita del suo prossimo disco: “…il secondo album, sofferto dopo sette anni…è per me un passo importante anche perché è il mio biglietto da visita”. Un disco pieno di collaborazioni importanti sulle quali Tullio mantiene un pò di riserbo “posso dire – è sempre Piz che parla – che Linda sarà l’unica collaborazione italiana… per sapere chi ha suonato con me… bisogna aspettare l’uscita del disco”.
In attesa gli spettatori del C.T.S. hanno potuto ascoltare alcuni dei suoi vecchi successi e qualche novità assoluta: "Conosco l’assassina", "Giorni uguali", "Musica per lei" che Tullio ha riproposto come bis, "Ti amai", "La fretta nel vestito", l’anteprima "I just wanna stop", "Alla finestra", "Di vista", "C’è la luna".
 

[vedi programma del Casertamusica DOC]

 

Enzo Vitale

Max Gaudio

Lucky Pesce

Peppe Rienzo

Massimiliano Gaudio

Lucky “groove” Di Blasio

 

Buffet tra primo e secondo tempo

Tullio Pizzorno

Pierino Ventrone

Pietropaolo Veltre

Aldo Fucile

Tullio Pizzorno

 

foto di emilio di donato / © Casertamusica

 

 
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