L.A.V. Caserta
Caserta - 23 e 24 Marzo 2007
Comunicato stampa |
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Sabato 24 e domenica 25 marzo la LAV sarà presente a Caserta e in
350 piazze d’Italia per invitare i cittadini a firmare la petizione con la
quale si chiede al Governo l’impegno a garantire l’uso e lo sviluppo dei metodi
sostitutivi all’impiego di animali a fini sperimentali nell’Unione Europea, in
vista della proposta di modifica della Direttiva UE 86/609 che la Commissione
UE emanerà a breve, ovvero la normativa che regola la sperimentazione animale
nell’Unione Europea, recepita in Italia nel 1992 con il Decreto Legislativo
116. La stima approssimata degli animali che verrebbero subito risparmiati se
venissero accolte le proposte della LAV (di seguito indicate nel dettaglio), è
di almeno 43.000 animali per l’Italia, a fronte degli oltre 900.000 animali
utilizzati ogni anno in esperimenti, e di circa 300.000 per l’Unione Europea (a
fronte dei 10,7 milioni di animali utilizzati nel 2002, ultimo dato fornito
dalla Commissione UE, dai 15 Stati Membri). Soprattutto, si getterebbero le
basi per una progressiva ma totale sostituzione dell’uso di animali a fini
sperimentali.
Il 24 e 25 marzo, inoltre, i cittadini potranno ricevere materiale informativo
sul tema e sostenere questa campagna scegliendo l’uovo di Pasqua della LAV, in
cambio di un contributo minimo di 10 euro; a Caserta la Lav sarà in via Mazzini
a Largo Cinone.
Le richieste della LAV per l’Italia comprendono proposte come il finanziamento
della Legge 413/93 (Obiezione di coscienza alla sperimentazione animale) nella
legge finanziaria e l’attuazione del “Piano per i metodi alternativi” proposto
dall’Associazione per rendere operativo l’impegno del programma elettorale del
Governo (Per il bene dell’Italia, pag.153), che prevede la progressiva
abolizione della sperimentazione animale: la LAV chiede due decreti di
immediata attuazione per rendere obbligatorio l’impiego di metodi alternativi
disponibili e per vietare la dissezione di animali nelle scuole primarie e
secondarie, promuovendo il ricorso a esercitazioni che non facciano uso di
animali. Inoltre il Piano prevede: 1) l’istituzione di un organo
interministeriale con il compito di rendere operativo il Piano di attuazione
dei metodi alternativi, istituendo un registro ufficiale aggiornato dei metodi
disponibili; 2) la creazione di una commissione di controllo
sull'implementazione del Decreto Legislativo 116/92 costituita anche da esperti
in materia di metodi alternativi; 3) la destinazione del 30% dei finanziamenti
pubblici per la ricerca biomedica, alla riconversione di laboratori che usano
animali, in laboratori che impiegano metodi sostitutivi; 4) l'istituzione di
bandi, assegni di ricerca, la collaborazione con enti quali Farmindustria; 5)
il patrocinio di progetti formativi e informativi per la diffusione della
cultura dei metodi alternativi in scuole secondarie e università.
Le richieste della LAV per l’UE prevedono: impegni concreti per la diffusione
dei metodi alternativi nell’ottica di una progressiva e completa sostituzione
degli animali, attraverso finanziamenti e politiche adeguate; il bando
dell’impiego di qualsiasi specie animale usata per scopi didattici, per
esperimenti su sostanze d’abuso ed esperimenti bellici, per testare prodotti
per la detergenza domestica, per esperimenti in xenotrapianti.
I metodi sperimentali che non fanno ricorso ad animali sono scientificamente
validi, quindi efficaci e sicuri, rappresentano una realtà da finanziare e
sviluppare e sono già impiegati in alcuni campi:
• il 70% della ricerca biomedica è condotta con metodi non animali (fonte:
Istituto Superiore di Sanità).
• Non si usano più animali per i seguenti esperimenti: test di gravidanza, test
per la verifica della contaminazione batterica di farmaci, produzione di
anticorpi (usati in diagnosi e ricerca), molti casi di verifiche
igienico-sanitarie su alimenti (estrogeni, tossine algali), alcuni test di
tossicità su sostanze chimiche (assorbimento cutaneo, mutagenesi e
genotossicità, fototossicità, embriotossicità), produzione di insulina,
produzione di acido ialuronico (ingrediente in formulazioni cosmetiche e
farmaceutiche) e altre sostanze, crash test di automobili.
• Qualificate riviste scientifiche, come il British Medical Journal nel 2004 e
Nature nel 2005, hanno dimostrato che la messa a punto di farmaci e terapie
utili è possibile grazie agli studi clinici su volontari e non alla ricerca su
animali.
“La sperimentazione animale è, ancora oggi ed erroneamente, considerata un male
necessario: in realtà si basa sull’errore metodologico di poter estrapolare i
risultati ottenuti dagli esperimenti su animali non umani agli umani,
nonostante le rilevanti differenze biologiche di specie. Questo comporta, nel
caso della sperimentazione dei farmaci che per legge richiede test su animali e
poi test sull’uomo, che nel passaggio dagli uni agli altri, 4 molecole su 5
vengono cestinate a causa degli effetti avversi osservati sull’uomo e non
rilevati sugli animali, con spreco di denaro e soprattutto di tempo utile per
salvare i malati - dichiara Roberta Bartocci, responsabile nazionale LAV
settore vivisezione - La Direttiva UE 86/609, ormai ventenne, non è più attuale
sotto molti aspetti, così come il nostro Decreto Legislativo 116/92, non
tenendo conto dei cambiamenti scientifici e tecnologici degli ultimi anni, come
la regolamentazione dell’impiego di animali geneticamente modificati, oggi
utilizzati di routine e che nell’attuale formulazione non sono neppure presi in
considerazione. I metodi sostitutivi all’uso di animali oggi applicati in
alcuni campi, garantiscono efficacia e sicurezza: le istituzioni e gli organi
di ricerca hanno il dovere di utilizzarli e di garantirne lo sviluppo”.
Ufficio stampa LAV, tel. 06.4461325 - 339.1742586
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