Penultimo appuntamento del III° Casertamusica Doc Live, rassegna promossa
dal portale Casertamusica e dalla Accademia Musicale Città di Caserta, in
collaborazione col Comune di Caserta. La rassegna rinnova l’interesse intorno alle mille sfaccettature musicali presenti
nella nostra provincia.
La sigla d’apertura è affidata - questa volta - a Carmine Migliore.
Quattro minuti possono essere “Nell’infinità… di quest’attimo!”, come il titolo
della sua ultima produzione discografica: un soffio temporale ma anche
un’eternità. In entrambi i casi, il cantante e chitarrista capuano, con la sua
“Supernova”, ha dato vita ad una performance degna della fama che lo
accompagna. Entrare, suonare e cantare da subito in maniera espressiva ed
efficace è una prerogativa di chi possiede i numeri, a prescindere!
Il primo tempo vede il sound sudamericano degli Alas De Esperanza,
compatto ensemble di musicisti, di stanza a Bellona, legati tra loro da vincoli
di amicizia e talvolta di parentela. Il gruppo è ispirato dalla spinta
creativa ed umana di padre Carlo Iadicicco - missionario nella selva amazzonica.
Egli è il motore ispiratore del loro progetto musicale e filantropico che, piantato
l’albero in Perù, ci porta a viaggiare musicalmente attraverso il sud del mondo. Le radici
della pianta - nel nome dell’interculturalità - si estendono in tutte le
direzioni. Il repertorio eseguito attinge dai vari "sud" del mondo. Partendo dalle Ande la band ci ha accompagnato nella giungla per
arrivare al mare. Saltato l’oceano, ci ha condotto nel bacino del Mediterraneo,
spingendoci quindi verso l’Africa. Alla fine si è tornati dall’altra parte,
prima l’America del nord poi di nuovo l’Amazzonia. Un manipolo di musicisti diretti, che hanno dato
il loro meglio quando, a causa di un imprevisto tecnico, hanno dovuto
proseguire il concerto ad amplificatori spenti. E’ stato allora che il suono di pelli, canne, metalli e
corde ci ha permesso di sentire il canto di uccelli variopinti, il ronzare ed
il frinire di strani insetti, il sibilare di serpenti e il nitrire di equini.
Ricordiamoli tutti questi capaci ed appassionati musicisti: Michele Iadicicco,
voce, bombo e percussioni; Marino Sorrentino, voce, quenas, quenilla,
sikus, zamponas e trumpet; Pierluigi Fiano, chitarra; Valerio
Bocchiddi, percussioni; Francesco Iadicicco, charango, tiple, voce e
percussioni; Mimmo Leone, percussioni; Pino De Rosa,
contrabbasso; Mauro Della Coppa, chitarra e mandolina. Ospite della
serata è stato Paki Palmieri, con un paio di interventi al djembé
molto applauditi.
Subito di seguito alla breve intervista di presentazione dell’ultimo disco
degli RFC (ska punk band cittadina), è stato il turno di Pietro
Condorelli & Moonbeams Trio. Dopo la defezione della passata
rassegna, finalmente il Casertamusica Doc Live ospita Pietro Condorelli,
casertano doc e chitarrista jazz fra i più quotati in Italia. Una quindicina di
crediti discografici - di cui tre a suo nome - stanno li a testimoniare lo
spessore di un artista oramai nel pieno della maturità. Poco da dire sulla sua
impeccabile performance! Un uomo dal viso impenetrabile sembra scrutare nel
vuoto per trovare la musica che gira intorno. Con imperturbabile attitudine
solipsistica canta in corpo le note che suona, cercando di intercettare quelle
geometrie che sembra aver già disegnato da qualche parte nella sua mente.
Accenna appena un lieve sorriso solo quando lancia nello spazio sonoro le
esibizioni soliste dei suoi accompagnatori. Qui va spesa qualche parola in più
per il Moonbeams Trio che non ha affatto recitato il ruolo di comprimario.
Francesco Marziani è stato inevitabilmente la spalla più solida del band
leader. Il suo pianismo dinamico e - a tratti scintillante - ha ben coadiuvato
i colpi di fioretto di Condorelli, ritagliandosi diversi spazi nel corso della
performance. Giuseppe D’Alessandro alla batteria e Corrado Cirillo
al contrabbasso, dopo una partenza col freno a mano tirato, hanno dato gas ai
loro strumenti, accentuando il dinamismo ritmico e facendo valere il loro
collaudato interplay. Alla fine abbiamo potuto apprezzare sul palco un
quartetto veramente compatto che ha dato fondo a tutte le sue risorse,
soprattutto nello scoppiettante bis. Un concerto jazz come nella migliore
tradizione, anche questo è il Casertamusica Doc Live!
[vedi programma del Casertamusica DOC] |
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