Venerdì 9 marzo alle ore 18.30 presso la biblioteca comunale di
Marcianise, va in scena “Otello”. L’opera è il secondo appuntamento della breve
rassegna “Shakespeare in Biblioteca – rappresentazione della parola per un
teatro d’ascolto”, organizzata dal gruppo universitario “Parola” in
collaborazione con l’associazione culturale Unart Group, col patrocinio della
Seconda Università degli studi di Napoli e dell’assessorato alla cultura del
comune di Marcianise. Il prossimo appuntamento: Martedì 13 alle ore
ore 11, presso l'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosifia di S. Maria
C.V. con "Rosencrantz e Guildestern sono morti" da Amleto
"Tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati a teatro. Nell’immaginario
comune è un luogo dove ci si siede in poltrona e si assiste ad uno spettacolo,
con tanto di palco, scenografie, luci e sipario. Proviamo a pensare ad un
teatro senza il teatro, ad una rappresentazione priva di tutte le suddette
cose. Un teatro dell’attore. Un attore che si riappropria del testo senza il
bisogno di nient’altro se non del testo stesso. Un teatro della parola. - dice
il direttore artistico Andrea Manferlotti - ovvero delle vere e proprie
rappresentazioni, con gli attori che interpretano ognuno il suo ruolo come
siamo abituati a vedere in teatro ma, in questo caso, tutto avviene ad un
leggio. Insomma, una messinscena svuotata della scena stessa così da incanalare
l’attenzione del pubblico sull’essenza delle parole ed il loro significato
tramite la loro propria sonorità". Per Marcianise, città universitaria, il
testo scelto è il dramma di “Otello” un uomo considerato diverso per il colore
della pelle e per questo guardato con diffidenza, tormentato da un amore che lo
porterà ad impazzire, accecandolo d’una gelosia che sfocerà in follia omicida.
"Ma Otello è molto di più, è una precisa fotografia di quello che oggi è il
nostro attuale razzismo,- dichiara Annarita Ferraro attrice marcianisana e
studentessa della Sun facente parte dello spettacolo - un sentimento che fa
parte dell’animo umano da sempre e che epoca dopo epoca si è evoluto, ha
cambiato molte facce ma continua ad esistere nella società a livello mondiale".
L’ingresso è gratuito, per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla
segreteria organizzativa sita al 1° piano di via Santoro 39, oppure scrivere a
unargroup@fastwebnet.it. |
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