Si è chiuso alla grande ieri sera, 8 Marzo, il Bad Habit Festival nel
locale omonimo di Caserta, tra la tanta gente accorsa e i numerosi colpi di
scena è stata sicuramente una delle più (se non la più) entusiasmanti serate di
tutto il festival!
Andiamo innanzitutto ad elencare tutti i numeri di questa manifestazione,
che ha dato occasione per salire alla ribalta, alla prosperosa scena di gruppi
emergenti casertani e non: 48 gruppi in gara per un totale di 16
serate di musica dal vivo; più di 200 musicisti a sfidarsi sul palco del
Bad Habit Club con i suoi 3000 e più spettatori che hanno seguito i 5
mesi del festival; ben 1800 schede di votazione distribuite e una
numerosissima giuria ad alternarsi nelle operazioni di voto (tra cui
Massimiliano Gaudio, Ferdinando Ghidelli, Angelo Agnisola, Gigi De Vito,
Claudio Lombardi, Luigi Criscuolo, Carmine Covino, Giovanna Russo, Claudio
Maltempo, Luigi Iacono, Nicola Coppola "Jaufenpass", Mirko Nastri, Dario
Emanuele, Andrea Gallicola, Anna Punzi, Antonio Caddeo, Alessandro Tamburro,
Francesco Albero)
Ma ora passiamo a questa finalissima. Trionfatori gli Agonie du Quatrieme,
band che con il suo "indie soffuso da camera" è riuscita sempre a trasportarci
verso luoghi lontani. Le loro melodie malinconiche e surreali sono affidate
all'estro del contrabbasso tagliente di Antonio "Konkhra" Alemanno
(premiato miglior bassista del concorso, oltretutto ha deliziato la platea con
uno spettacolo di mimo prima della loro esibizione), e ai superbi arrangiamenti
(specie quelli acustici di stampo barocco/medioevale) della sei corde di
Claudio Nasti, sicuramente uno dei più talentuosi chitarristi casertani in
circolazione per tecnica, stile e personalità sullo strumento! A coronamento di
queste atmosfere soavemente cupe e fortemente emozionali, la voce di
Raffaele De Lucia (premiato miglior cantante del concorso), frontman
d'impatto e dalle grandi doti vocali.
Al secondo posto per una manciata di punti, gli aversani A New Damage,
formazione strumentale di stampo tipicamente post-rock. Strepitoso il loro
festival: i suoni curatissimi e ben assortiti tra loro delle due chitarre di
Marco Coscione e Oreste D'Angelo (anche alla drum-machine)
intrecciandosi a ripetizione s'amalgamano alla perfezione con le melodiche
linee di basso di Nicola Apicella; l'ultimo tassello di questa
interessantissima band dal sound completo, è la batteria incalzante di Luigi
Esposito.
Medaglia di bronzo per i Soundtrack For A Porno Movie, altra formazione
strumentale presentatasi inspiegabilmente senza il bassista Giovanni Vanore. Un
gran peccato poichè il trio casertano, che ha dato spettacolo in ogni serata,
aveva tutte le carte in regola per aggiudicarsi la vittoria finale alla pari
con gli altri finalisti. Grande merito ai restanti membri che in versione "White
Stripes" hanno comunque offerto una buona prova, sia nella precisissima e
raffinata batteria di Giovanni Palmieri (premiato miglior batterista del
concorso), sia nella chitarra di Claudio Nasti (premiato miglior
chitarrista del concorso) che data la defaillance di Vanore, ha riarrangiato
splendidamente i brani proposti, mostrando ancora una volta le sue notevoli
qualità, espresse con entrambi i gruppi con cui è arrivato alla finale.
Fuori dal podio (ma assolutamente meritevoli della finale) gli Eyescream,
formazione indie-rock da Santa Maria Capua Vetere. Buona la loro prova, specie
nelle idee del chitarrista Vincenzo Adelini e nella grande voce di
Biagio Iodice.
In conclusione una nota di merito per l'organizzatore Sandro Iovanella, che
alla prima esperienza del genere è riuscito a metter su una grande
manifestazione senza l'aiuto di alcuno sponsor. Sentiti ringraziamenti vanno a
tutto lo staff del Bad Habit Club che ha ospitato e reso possibile questo
festival, e ai vari membri dei Contrò (come Iovanella) che hanno dato il loro
apporto alla riuscita di un festival, che si spera, diventi il punto di
riferimento nei prossimi anni per la musica casertana.
Un caloroso saluto a tutti i lettori dall'inviato Alberto Picazio. |
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