Curti, 1 Marzo. Completamente piena la sala del Cinema Fellini per il concerto
dei Floy Machine: un pubblico assolutamente eterogeneo ha applaudito,
canticchiato, scandito con piedi e mani la performance del gruppo emiliano.
Quando diciamo "pubblico eterogeno" intendiamo dire che, per una volta,
l'affezione al gruppo inglese ha unito giovani e meno giovani: c'era chi nel 72
aveva 18 anni, c'erano quarantenni con figli piccoli al seguito, giovani
musicisti che son cresciuti con le note di "Money", giovani curiosi di
ascoltare le sonorità degli anni '80....
Tutti sono stati accontentati e, per qualche ora, c'e stato un tuffo
collettivo nel passato grazie anche agli effetti di luci e dalla ricostruzione
minuziosa delle sonorità
La band, capitanata dal batterista Flavio Camorani, a fine spettacolo ha
ringraziato il pubblico per la calorosa accoglienza e ha preannunciato il
progetto, da attuarsi verso Settembre insieme ai SID, della rievocazione del
concerto "Live at Pompei" in occasione del 35° anniversario.
A tutti coloro che non sono potuti intervenire questa sera.... non resta che
dare l'appuntamento a questo evento e guardarsi le foto della serata
comunicato
È previsto per il 1° marzo 2007 il concerto dei Floyd Machine
(www.floydmachine.it), “tribute band” dello storico gruppo dei Pink Floyd
proveniente da Forlì. Il concerto si svolgerà a partire dalle 21:30 al Cinema
Fellini, Via Vittorio Veneto, a Curti.
L’evento è organizzato dai S.I.D., una
band marcianisana che da qualche anno ripropone, in provincia ed anche fuori,
la rievocazione dello storico concerto “Live at Pompei” del ’71.
Il concerto è assolutamente da vedere per gli appassionati, giovani e “meno
giovani” dei Pink Floyd, e non solo, in quanto lo spettacolo sarà arricchito da
proiezioni video su uno schermo circolare e da effetti di luci psichedeliche,
come da migliore tradizione dei concerti del gruppo inglese.
Il costo del biglietto, in prevendita, è di 10.00 euro e potrà essere
acquistato presso
Planet Music - S. Maria Capua Vetere
Guitar Studio - Via Quercia, 9 Marcianise (CE)
Associazione Sud Rock - S. Maria Capua Vetere
Abbey Road - S. Maria Capua Vetere
Per approfondire meglio questo rinnovato interesse verso un gruppo che ha fatto
la storia della musica abbiamo rivolto alcune domande agli organizzatori.
CM. Siete giovanissimi: come mai questa passione verso un gruppo che,
per quanto famossissimo, appartiene ad una generazione molto diversa dalla
vostra?
SID. Perché la loro musica è senza tempo. Se ci fosse un nobel per la
musica questo sarebbe andato ai Pink Floyd.
CM. Il vostro nome ha una assonanza con il primo leader storico dei
Floyd, il recentemente scomparso Syd Barrett. Assonanza voluta o casuale?
SID. Voluta
CM. Ormai ascoltare i Pink Floyd dal vivo è impossibile, a causa degli
enormi dissidi interni. L’anno scorso sono stati però in tournee
contemporaneamente, permettendo un immediato confronto tra la band di Gilmour e
Wright con quella di Waters e Mason. Secondo voi chi di loro interpreta davvero
lo spirito dei Floyd dal vivo?
SID. E’ Un confronto secondo noi che non si può fare perché lo spirito
dei Pink Floyd può essere rappresentato nella sua essenza solo da quella unica
e irripetibile unione alchemica generata da tutti e quattro gli elementi.
CM. Quali sono le migliori tribute band dei Pink Floyd, e quante ce ne
sono in Italia?
SID. Per rispondere precisamente a questa domanda dovremmo fare un
attenta ricerca: possiamo dirti che in Italia ce ne sono almeno ottanta tra le
quali i Floyd Machine che il pubblico stesso giudicherà.
CM. I Pink Folyd, nel 2007, sono stati in cima alle classifiche di
vendita dei DVD con il loro “Pulse”. Come spiegate l’enorme interesse che
tuttora suscitano i Pink Floyd, nonostante i loro lavori da oltre vent’anni
sono tanto sporadici quanto accolti male dalla critica e dallo stesso pubblico?
SID. Perché già nel passato sono stati antesignani della musica moderna;
basti pensare al brano “One of these days” presente in "Live at Pompei 1971".
Noi pensiamo che nemmeno gli stessi Pink Floyd si siano resi perfettamente
conto dell’innovazione che hanno portato nel campo musicale. Inoltre pensiamo
che se dopo 40 anni si ascoltano ancora i Pink Floyd con sentimento nostalgico,
è perchè non c’è niente di nuovo all’orizzonte, viviamo di residui passati. E
se i critici hanno criticato i loro ultimi lavori è perchè, anche se si è
conservata l’etichetta “Pink Floyd”, quell’unione alchemica di cui ti parlavamo
non c’è più.
CM. Quale sarà la scaletta presentata dai Floyd Machine?
SID. Sarà una sorpresa, possiamo solo dire che eseguiranno tutti i brani
che hanno segnato il loro successo, partendo dai primordi fino ai giorni nostri
CM. Secondo la vostra esperienza, le emozioni di un concerto di una
tribute band, su una scala da uno a dieci, quanto possono avvicinarsi a quelle
del gruppo originale?
SID. No comment !.............
CM. Grazie per l’intervista e a risentirci il 1° Marzo.
Biografia dei Floyd Machine
Nascono a Forlì alla fine del 1999 dall'idea di alcuni amici uniti dalla
medesima
passione per la musica dei Pink Floyd.
Nonostante l'idea originale fosse quella di realizzare un solo concerto, il
progetto è proseguito grazie al successo di un pubblico sempre più crescente.
Le esibizioni, all'inizio in un ambito prettamente locale, si sono estese a
diverse regioni italiane, toccando nei suoi punti estremi il Veneto e la
Puglia. I significativi riconoscimenti hanno rafforzato il progetto investendo
sempre di più in termini di strumentazione (possibilmente dello stesso tipo e
dello stesso anno di quelli utilizzati dalla band inglese) ed arricchimento
scenico dal punto di vista visivo e coreografico, i filmati infatti vengono
proiettati nel classico “schermo sferico” di floydiana memoria.
Il tutto rende più credibile e fedele lo spettacolo, richiamando le atmosfere,
la
poesia e lo spirito artistico della vera band inglese.
A coronamento di questo impegno, nell'aprile 2005, i FLOYDMACHINE si esibiscono
davanti a Nick Mason (batterista dei Pink Floyd) durante la presentazione
italiana della sua biografia “Inside Out” a Castiglione delle stiviere e
successivamente nel giugno 2006 conoscono Roger Waters nel backstage del suo
concerto all'Arena di Verona.
Il repertorio effettuato copre il periodo 1967 - 1994 passando dai pezzi
classici quali Atom Earth Mother, Echoes, Money, Shine on you crazy diamonds,
l'intera suite di The Wall fino ad High Hopes dall' ultimo album “Division Bell”.
I Floyd Machine si compongono di otto elementi :
Alberto Volpi basso e voce
"Capo artistico" dei Floyd Machine, nasce nel 1966. Da quando aveva 14 suona
basso e chitarra. Ha suonato anche come autore nel gruppo musicale de "I cuneo"
insieme a Davide Romboli.
Alberto Guidi sax e tastiere
Nasce nel 1960. Diplomato al conservatorio di Pesaro al clarinetto. Per 20 anni
ha suonato come professionista.
Flavio Camorani batteria
Noto collezionista di chitarre “vintage” la sua storia la potete trovare sul
sito www.ourvintagesoul.com
Grazia Cammisano coro e effetti audio-video
Nasce nel 1977. Canta nel gruppo Gospel: "Intercity gospel train orchestral".
Inoltre suona il basso in un gruppo di musica blues nel riminese.
Gigi Lunedei coro e chitarra ritmica
Nasce nel 1961. Ha cantato presso il coro di RAI 3. Attualmente e' cantante e
chitarrista di piano bar. Giorgio Leandri chitarre ritmiche
Nasce nel 1960. Suona la chitarra dal 1979 esibendosi con diversi gruppi. Ha
studiato per diversi anni tromba con la quale tuttora si esibisce con bande
locali. Attualmente e' anche cantante e chitarrista di piano bar.
Paolo Bonori tastiere e hammond
Nasce nel 1967. Compositore e arrangiatore per una casa di produzione
discografica. Autore di un cd di musica strumentale. Attualmente suona basso,
chitarra 12 corde e basso a pedali in una tribute band dedicata alla musica dei
Genesis www.dusk-eband.it
Davide Romboli chitarre e voce
Nasce nel 1963. Ha prodotto 2 cd come compositore, turnista in sala e tecnico
del suono. |
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