Serata con:
Corrado Sfogli, il trio Marotta - Imperato - Discanno, Emilio Di Donato.
Emilio Di Donato
La sigla del terzo appuntamento è spettata di diritto ad Emilio Di Donato
che ha sorpreso il pubblico con una bellissima versione di "Domenica a San
Leucio", un brano da lui composto e che spesso è stato eseguito dal gruppo di
musica popolare Corepolis. Da solo, con la sua amica chitarra, Emilio ha saputo
emozionare il pubblico del Cts, finalmente con il tutto esaurito. Solo con la
chitarra, ma non troppo: con “loro” un terzo strumento, vanto di Emilio - che
lo ama come fa un bambino col suo giocattolo-: una mitica pedaliera, quella che
usavano i suoi amati Genesis, utilizzata in modo sapiente contribuendo così a
creare in un’atmosfera davvero magica, la colonna sonora delle immagini della
sigla. E’ difficile per me parlare di Emilio, perché è un caro amico e, di
sicuro, è stato altrettanto emozionante per lui suonare davanti ad un pubblico
che lo conosce così bene e anche per questo esigente. Una partita in casa,
insomma, per lui e proprio per questo più difficile. Non credo di essere di
parte se dico “bravo Emilio”, hai centrato l’obiettivo e hai “atmosferizzato”
(neologismo come sapete creato da me nello scorso articolo! Passatemelo di
nuovo!) al meglio rendendo più facile il compito di chi ti ha seguito sul palco
per la terza serata del CasertamusicaDoc.
Il trio Marotta, Imperato, Discanno
Che bello… finalmente qualcuno che ha il “coraggio” di mettere in repertorio
la musica della west coast… si perché ormai siamo stanchi della originalità a
tutti i costi - che quindi non è più originalità - perché tutti fanno l’"afrojazz
new wave punk inglese". Ci volevano questi “vecchi marpioni", al secolo
Alfonso Marotta, Franco Discanno e, Felice "felix" Imperato,
chitarristi storici di Caserta e dintorni, con anni di esperienza alle spalle,
per sentire un po' di bella buona vecchia musica seventy. Certo, i ragazzi si
sono resi conto che un repertorio tutto di west coast sarebbe potuto risultare
noioso e quindi ecco in scaletta l’ancora di salvataggio di tutti i musicisti
del mondo e forse dell’universo… i Beatles. L’emozionatissimo trio, in versione
assolutamente acustica, con Felice che si è presentato sul palco con un
imponente e, proprio per questo spettacolare, guitarron messicano, ha esordito
con "Wasted on the way" di Crosby, Stills & Nash. Proprio all’emozione si può
addebitare qualche piccolissima imperfezione nell’intonazione che però non ha
affatto diminuito lo spessore artistico della performance. Ed è la stessa
emozione che "the fab trio" ha trasferito al folto pubblico che spesso si è
sorpreso a canticchiare assieme a loro.
Questa edizione del CasertamusicaDoc è l’edizione delle sorprese: questa volta
è toccato ad un’altra vecchia conoscenza del pubblico: l’amico Gennaro
Vitrone. Il trio, assieme a Gennaro, ha eseguito due canzoni dei Beatles e cioè
"In My Life "ed "Every Night".
Questa la scaletta della serata: "Wasted on the way", "Milky way", "You are
alive", "See the changes" e "Teach your children" di CSN, "And I love her", "She’s
a woman", "In my life", "Every night" dei fab four.
Corrado Sfogli
Per me è difficile spiegare lo spettacolo di Corrado Sfogli. Forse
perché non è stato solo uno spettacolo, ma molto molto di più. Dopo che ha
lasciato alle spalle i successi da solista, che lo hanno portato ad esibirsi in
tutta Europa, Corrado è tornato su un palco solo con la sua chitarra, solo
senza la Nccp. “Un compito non facile, quando si è in compagnia di un solo
strumento – ci dice Corrado – ma anche grazie al pubblico che ha risposto molto
bene mi sembra che la performance sia stata ottima”.
Il pubblico del piccolo teatro di via Ruggero, ha avuto la fortuna di assistere
ad una vera e propria lezione di musica e di chitarra, con la chitarra, sulla
chitarra, per la chitarra.
In circa quaranta minuti, Corrado è stato capace di esemplificare in maniera
magistrale quelli che sono stati i suoi studi e i suoi interessi musicali. Il
repertorio ha spaziato dalla musica classica alla musica popolare sudamericana,
dalla Giga alla Milonga, dalla Zamba alla Bossa e alla Sevigliana.
Il mio rammarico, (rammarico e non critica, ci tengo a sottolinearlo), e credo
non solo il mio, è che sia finito tutto troppo presto. Tutti i presenti,
sarebbero potuti restare per ore ad ascoltare il "professor Sfogli". Una
attenzione particolare che Corrado ha mostrato di gradire: “Stasera sono
rimasto sorpreso dall’attenzione che il pubblico ha riservato a me e al mio
strumento… una cosa molto bella”.
Bello anche che tra gli spettatori vi fossero tanti musicisti. Tra gli altri,
Ferdinando Ghidelli, Franco Natale, Mario Tiscio, Pasquale Ziccardi, Gianluca
Vanità (per citarne alcuni) - che manco a farlo apposta sono anche loro grandi “amici” dello strumento
con le sei corde - e poi, ovviamente, Marco Sfogli e Fausta Vetere.
Dicevamo che questa edizione di CasertamusicaDoc è quella delle sorprese ed
infatti, a sorpresa, Corrado Sfogli ha voluto fare un ultimo regalo al pubblico
chiamando sul palco il trio Marotta, Imperato, Discanno per eseguire, insieme
con lui, la beatlesiana "Blackbird". Al prossimo Venerdì
... [vedi programma del Casertamusica DOC] |
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