La Sinistra Giovanile -Federazione Caserta - organizza la Festa Provinciale Sg,
"Lavoriamo al Futuro", che si svolgerà domenica 4 Febbraio a Caserta.
Alle ore 10.30, presso il centro Antares (C/so Trieste, Caserta), si svolgerà
un dibattito sul tema "Giovani e Precarietà". Interverrano: Sandro De
Franciscis (Presidente provincia Caserta), Massimo Villone(senatore Ds), Arturo
Scotto (Deputato Ds), Michele Colamonici (Segretario generale cgil Caserta),
Nicola Ucciero(Segreteria Nazionale Sg), Michele Grimaldi (Segretario regionale
Sg), Giuseppe Di Gregorio(Segretario Provincile Sg)
Nel pomeriggio , presso l'Auditorium di via Ceccano a Caserta, alle ore 16 sarà
proiettato il film "Vangelo secondo precario".
Alle ore 18, sempre all'auditorium, ci sarà un concerto con vari gruppi locali
emergenti.
Alle 21 si concluderà con un grande spettacolo teatrale, che ha riscosso
successi in tutta Italia,: "FIATo sul collo, i 21 giorni di Sciopero della Fiat
di Melfi" di Ulderico Pesce.
Trama dello spettacolo "Fiato sul collo"
"FIATo sul collo è lo spettacolo teatrale che ha vinto il premio Riccione
Teatro 2005.Racconta la vita di Antonio e Angela. Lavorano nello stabilimento
lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza (PZ) e quando nel 1994 la
Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione
lavoro, parte il loro “sogno americano”: entrare in Fiat ed avere lo stipendio
fisso.
La realizzazione del sogno, che festeggiano con torta e candeline, li porta al
matrimonio, all’acquisto, attraverso mutui bancari, di una piccola casa e di
una fiat Punto. E’ tale l’illusione della raggiunta tranquillità economica che
subito mettono al mondo due bambine.
La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in
incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come
“doppia battuta”: la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le
donne; ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano
focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari.
Antonio e Angela usciranno dall’incubo partecipando con “nuova coscienza” alla
lotta iniziata il 19 aprile del 2004 con la creazione di presidi davanti alla
fabbrica, una lotta sostenuta dalla sola Fiom-Cgil, in cui le operaie e gli
operai di Melfi di fronte ai soprusi della direzione aziendale rispondono
“assediando la fabbrica”, una lotta che li vede costretti a resistere alle
cariche della polizia con determinazione e orgoglio, una lotta storica, durata
21 giorni e che finisce con l’accettazione da parte della Fiat Sata delle
richieste degli operai, tra le quali l’equiparazione del salario agli altri
stabilimenti Fiat d’Italia e l’eliminazione della doppia battuta. |
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