Dopo essere stato presentato da Maggio a Giugno 2006 presso l’Imbiancheria del
Vajro a Chieri (Torino), viene riproposto presso la Galleria studio legale
di Caserta il progetto espositivo “fuori è un giorno fragile”, che coinvolge
artisti dell’ultima generazione, nazionali e internazionali, che impiegano
materiali delicati, fragili, leggeri, e nelle cui opere entra in gioco una
forte manualità.
La tipologia degli elementi impiegati, unita a tecniche che oggi sembrano
dismesse, dà vita a opere che vivono in un proprio contesto e che recuperano
un rapporto con pratiche ormai quasi dimenticate, in cui la pazienza, una
sorta di accanimento, produce risultati di grande sensibilità e leggerezza.
Con esiti diversi, gli artisti in mostra si riappropriano di una dimensione
che rifugge dai linguaggi legati ai nuovi media, sviluppando il lavoro su
una processualità che si protrae, richiedendo attenzione, cura e dedizione.
Belén Cerezo Montoya (Vitoria, Spagna, 1977) esplora una realtà
privata, ma attraverso media differenti. Il gesto con cui dà vita al
vestito, realizzato con la spugna, insieme alla presenza del suo corpo,
compone un’azione minima. Junko Imada (Kumamoto, Giappone, 1971)
inserisce su morbidi teli di poliestere piccole sculture in ceramica che
ricordano i bachi della seta. Nascono così, nella scansione ritmica e
paziente del suo lavoro, i delicati e leggeri teli di foam che coniugano
organico e artificiale, leggerezza e gravità della materia. Lo stesso senso
di transitorietà permea il lavoro di Irena Lagator (Cetinje,
Montenegro, 1976), che svolge una ricerca archeologica sul presente,
impiegando gli scontrini, i cui dati impressi sono destinati a cancellarsi
nel giro di pochi mesi, e la colla, con cui traccia figure stilizzate di
grande leggerezza. Sulla rappresentazione dello spazio si muove invece
Dacia Manto (Milano, 1973) che, attraverso supporti mimetici e
spiazzanti, come spugne, gomme-plastiche, perle, realizza insolite mappature
di luoghi che giocano con le leggi fisiche e la loro rappresentabilità,
mentre Irene Rossi (Biella, Italia, 1975) recupera un processo
tradizionalmente legato alla condizione femminile per dar vita a piccoli
microcosmi fatti di perline, paillettes e stoffe. L'interesse per la
potenzialità espressiva dei materiali caratterizza l'opera di Carlo
Steiner (Terni, 1957). Parallelamente all'uso della carta, l'artista
crea delicate farfalle di ostia che, minuziosamente tagliate, si installano
nello spazio con la delicatezza di un volo. L’idea del mazzo di carte di
Ester Viapiano (Torino, 1973) agisce come possibilità, accostamento,
sovrapposizione di pensieri che non hanno un ordine preciso, ma possono
continuamente essere rimescolati da chiunque voglia giocare, svelando ciò
che avviene prima del lavoro e della sua formalizzazione.
Il catalogo della mostra è prodotto da TeKnemedia.net, progetto di
comunicazione in rete dedicato all’arte e al sistema della creatività
contemporanea. In partnership con la galleria Allegretti Contemporanea,
Torino.
In collaborazione con Junta de Castilla y León, Spagna.
Inaugurazione 19 Dicembre 2006. Orari di apertura: 09:00 - 19:00, chiuso
lunedi e festivi
Catalogo in distribuzione presso la sede espositiva.
Via C.Battisti 76, 81100 Caserta
tel. 0823 279715 , fax 0823 353606
e-mail: gslegale@tin.it
web: www.galleriastudiolegale.it |
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