Organizzata dall'Associazione Diotima- L'Alt(r)o Teatro, Venerdì 24 Novembre
ore 18 all'Auditorium di Via Ceccano, un incontro dal titolo "Guerra:
missioni di pace?". Intervengono Lucio Manisco e Marco Ferrando. Gli
interventi saranno preceduti dalla performance teatrale "Dialogo tra la Pace
e la Guerra" di e con Giovanni Gallo
Note
L'Associazione Diotima, impegnata da anni sul terreno culturale, in
merito alla Guerra che imperversa,
-di fronte al "silenzio" dominante dei mezzi di informazione e del mondo
politico,
-di fronte all'asservimento delle coscienze, con campagne di disinformazione
di massa per preparare la guerra, con la gestione delle angosce individuali,
con la paura dello spettro del terrorismo, con messaggi martellanti e
subliminali che parlano piu' agli assediati inconsci individuali che alle
teste,
di fronte alla demonizzazzione preventiva dell'avversario con false accuse e
falsissime prove,
-di fronte alla Guerra democratica - alla Guerra umanitaria - alla Guerra di
civilizzazione ..varie gradazioni della ideologia imperialista.
- di fronte, dunque, al vero Silenzio, tanto più vero quanto più si dice
tutti la stessa cosa,
- di fronte a tutto ciò, l'Associazione Diotima ritiene utile ed opportuno
creare spazi di conoscenza, di dibattito, di informazione critica e di
studio , che denuncino la natura della guerra conforme al sistema del
dominio imperialistico.
Il possesso e il controllo strategico delle materie prime, nonche' dei
canali finanziari di intermediazione (dollaro-euro) fungono da molla a uno
scenario, che lungi dall'essere il nuovo rinascimento auspicato dal
cosiddetto libero mercato (che poi libero non è), vede la guerra centrale
fattore nella riproduzione dell'intero sistema. Il nostro tempo è e sarà
scandito sempre più dall'orologio bellico.
Lontani dalle "opportunità" politiche che fanno oscillare da un mero e
funzionale pacifismo, ad un estremismo parolaio anch'esso funzionale,
si tratta, allora, non solo e tanto di essere avversi ed ostili alla guerra,
ma di capirne i reali motivi e conoscerne i Signori qui da noi, nel posto in
cui viviamo;
si tratta di vedere come il razzismo sia una forma di guerra preventiva /
preparazione alle guerre esterne, di capire la profonda ed irreversibile
crisi della Democrazia in Occidente: Patriot Act, reati associativi ,
persino reati di opinione trasformano le legislazioni degli stati
democratici: la legalizzazione 'de facto' della tortura nei confronti di
presunti resistenti delegittima, già di per sé, tutti gli apologeti della
democrazia.
Ormai i nomi di Abu Graib Guantanamo Falluja vanno a collocarsi di diritto
nell'orribile museo dei crimini imperialisti, al fianco di altre orribili
'icone' dal nome di Auschwitz, Dresda, Hiroshima, Nagasaki.
Di fronte a questo scenario, di fronte all'abissale disinformazione,
nell'era del silenzio, il nostro intento, attraverso le varie forme della
comunicazione, è quello di rompere questo "muro" per esser meno schiavi,
meno manilopalabili, più liberi di poter esprimere con la possibilità di
incrinare l'informazione addomesticata.
La scelta dei due oratori non è casuale e non è legata ad inutili giochi di
"bottega", ma è precisa: Lucio Manisco, straordinario e critico
corrispondente dalla'America nella prima guerra del Golfo, non ha lavorato
più come giornalista per la RAI; Ferrando, per aver espresso opinioni
condivisibili, e comunque, altrimenti , rispettabili è stato censurato dal
suo stesso Partito che gli tolse la candidatura a deputato del Parlamento
Italiano (non era opportuno,evidentemente che si dicessero certe verità in
pre-campagna elettorale): due personaggi scomodi, censurati, che hanno
tentato un'informazione non inquadrata nel regime e non rispondente a
mediazioni ed opportunità politiche.
La manifestazione si aprirà con una performance teatrale "Dialogo tra la
Pace e la Guerra" ideato e rappresentato da Gianni Gallo, che si è
liberamente ispirato ad un' Operetta Morale di Leopardi "Dialogo tra la Moda
e la Morte". |
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