Lunedì 6 Novembre, ore 18.00, su Rai3: la trasmissione Geo & Geo
ospita un suggestivo servizio dedicato a Caserta, San Leucio e all'Acquedotto
Carolino, l'ingegnoso acquedotto vanvitelliano che rifornisce il sistema di
cascate della Reggia. Il servizio, dal titolo "L'acqua che viene da
lontano", realizzato da Pietro Farina e Marisa Fogliarini per Rai
Tre, visita i luoghi più suggestivi attraversati dall'acquedotto carolino,
visto attraverso lo sguardo del fotografo Giulio Bulfoni. Il gruppo
musicale Corepolis, da tempo impegnato nel recupero e valorizzazione
del repertorio tradizionale della provincia di Caserta, accompagna il
viaggio con l'esecuzione di numerosi brani originali, con testi e musiche
realizzate per l'occasione. Oltre venti giorni di riprese tra S. Agata dei
Goti, San Leucio, Caserta, una stretta interazione tra il regista, i musicisti
dei Corepolis e il fotografo Bulfoni, l'appoggio della Soprintendenza ai Beni
culturali e ambientali, hanno permesso la realizzare un documentario che
restituisce in pieno la magia di luoghi antichi ma straordinariamente vivi e
permeanti la vita della nostra provincia.
Alla metà del Settecento Carlo III di Borbone decide di costruire per sè e
per la sua dinastia, nella piana dove oggi si trova la città di Caserta, una
reggia grandiosa come quella di Versailles. L'architetto Luigi Vanvitelli
procura l'acqua necessaria per le fontane del parco costruendo un'acquedotto,
oggi considerato tra le più grandi opere idrauliche dell'antichità, degno di
figurare nell'elenco dei capolavori da salvare patrocinati dall'UNESCO.
Quaranta chilometri di condotte sotterranee, di gallerie, di pozzi e
terrapieni, di ponti, tra i quali figurano i cosiddetti "Ponti della
Valle" ispirati ai grandi acquedotti sospesi romani.
L'acquedotto Carolino oltre a servire la reggia di Caserta e le fontane del
suo parco, favorisce lo sviluppo dei paesi nella Valle di Maddaloni, nel
territorio che oggi fa parte del Parco Regionale del Taburno e per più di un
secolo, fa girare le ruote che muovono i torcitoi della filanda reale di San
Leucio.
L'acquedotto di Vanvitelli e tutta la realtà che si muove attorno ad esso
mostrano che il meridione d'Italia avrebbe potuto continuare ad essere oltre
che simbolo di civiltà, anche modello di sviluppo economico.
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