Caserta, Domenica 5 novembre 2006. Uno dei maggiori esponenti del pianismo
italiano e internazionale di scena al Teatro di corte della Reggia nell’ambito
della prima serata casertana dell’edizione 2006 della rassegna Autunno Musicale
(5 novembre-29 dicembre): il maestro di origini napoletane Bruno Canino si è
esibito sul tema “Mozart alla Reggia e nei luoghi vanvitelliani” ispirato al
sottotitolo della rassegna “Suoni e luoghi d’arte, itinerari barocchi e altro”
(tra gli altri temi, “musica per organo all’epoca di Mozart”, “ritratti
viennesi”, “contaminazioni”, etc.). Dinanzi ad un pubblico composto da giovani
e meno giovani, nella settecentesca cornice dello splendido Teatro di corte il
maestro Canino ha eseguito un repertorio “a tema” basato su opere tutte
appartenenti a compositori del XVIII secolo: Mozart, Dieci variazioni sopra un
tema di Gluck kv 455; Haydn, Sonata in mi bemolle maggiore n. 52; Clementi,
Sonata in si bemolle maggiore op. 47 n. 2; Mozart, Sonata in la maggiore kv
331. In oltre un’ora di concerto il m° Canino ha esibito tutto l’arsenale di un
pianista giustamente di spessore internazionale (qui è solo il caso di
ricordare che oltre ad una decennale carriera didattica presso le più
importanti istituzioni italiane e non, Bruno Canino può vantare illustri
collaborazioni con compositori contemporanei quali Berio, Bussotti, Nono,
Boulez, Lieti e Stockhausen): ciò che ha colpito maggiormente è stata la sua
capacità di lettura e interpretazione di un repertorio alquanto distante dalla
musica del Novecento con la quale egli si è più spesso confrontato, un
repertorio le cui geometrie della forma, i giochi di
esposizione-sviluppo-ripresa dei temi, di variazione dei motivi melodici, sono
apparsi distintamente, e con essi le peculiarità stesse della musica
interpretata. Ciò che ha impressionato maggiormente è stata la grande abilità,
connessa ad una tecnica estremamente sviluppata, di creare giochi dinamici di
luci ed ombre, chiari e scuro, piani e forti sonori. Lucidissima
l’interpretazione di Haydn e Clementi, affascinante quella di Mozart chiusa con
la notissima melodia “alla Turca” della Sonata in la maggiore. Applausi
scroscianti e un suggestivo bis con un piccolo valzer di Clementi che ha
letteralmente lasciato tutti di stucco in virtù della sua improvvisa
conclusione seguita ad una serie di incroci delle mani e scivolamenti sulla
tastiera. Una bella serata, un evento speciale per il quale dobbiamo rendere
grazie agli organizzatori dell’Autunno Musicale, augurandoci che sempre più
simili iniziative possano allietare le serate casertane. Il consiglio finale è
quello di consultare il cartellone qui sul nostro sito e di annotare in agenda
i concerti di interesse tra i tanti proposti per questo autunno (musicale)
casertano.
il programma dell'Autunno Musicale
2006 |
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