Mostra di Salvatore D’Onofrio: Nudi in bicicletta

Caserta -  dal 30 Settembre al 9 Ottobre 2006

Comunicato stampa


Sabato 30 settembre, alle ore 18.00, nella Reggia di Caserta - Salone espositivo della Pro Loco - si inaugurerà la mostra del M° Salvatore D’Onofrio intitolata “Nudi in bicicletta - Ricerca metafisica tra sensualità, pure volumetrie ed evoluzioni segniche”; l’esposizione è curata dall’Associazione Artistico Culturale “Ars Supra Partes”.
Alla cerimonia di inaugurazione interverranno il prof. Bernardi Tuccillo, Assessore alla Provincia di Napoli, ed il Generale Vincenzo Iannotti, Presidente della Pro Loco di Caserta.
Presenteranno la mostra la prof. Yvonne Carbonaro, scrittrice e storico d’Arte, e l’ing. Carlo Roberto Sciascia, critico d’Arte e vice presidente della Pro Loco di Caserta.
La mostra proseguirà fino al 9 ottobre con apertura giornaliera dalle 9.30 alle 13.00 o per appuntamento telefonico (349/29 16 585)


Nota di Carlo Roberto Sciascia

Salvatore D’Onofrio, forte delle proprie radici e consapevole della bellezza ma anche delle difficoltà del territorio in cui vive, supera ogni limite imposto dalla società per affrontare discorsi dalla forte valenza filosofica in una ricerca metafisica della pura sensualità; è la donna l’oggetto delle sue attenzioni o, meglio, le curve voluttuose che si evolvono armoniosamente in un trionfo della femminilità vista quale “vita”, supportato il tutto da potente architettura geometrica dell’insieme, da decisa tessitura segnica e da un accurato impianto cromatico.
L’artista Campano fa intravedere la notevole metaforicità dell’espressione artistica tradizionale a fianco di una decisa immediatezza letterale della forma e del significato; la compenetrazione delle due parallele realtà, vita ed arte, ha determinato una nuova consapevolezza dell’ambiente e della società. Si avverte in lui l’urgenza di sviluppare un discorso che, stimolando l’essenzialità del reale, fa vivere la profonda illusione al confine tra simulazione e realtà; solo egli, quale artista, sa attingere nel suo intimo le energie da profondere per comporre insiemi equilibrati, esaltanti per l’ampio respiro, tendenti all’astrattismo pur restando saldamente ancorati ad una rappresentazione prettamente figurativa del reale.
Per Salvatore D’Onofrio tutto è una astrazione del reale, vissuta tra morbide carezze e frementi vibrazioni, irreale nel suo realismo a volte accentuato; le opere vivono intensamente in un’unità scenografica molto spinta laddove lo stesso paesaggio, le biciclette, le forme accattivanti sono immerse in una teatralità calda e accogliente mentre si piegano in sinuose rotondità, che rimandano riflessi ammiccanti e vividi rendendo sacrale l’impianto scenico che tra impalpabili chiarori evidenzia una realtà effimera dagli complessi accenti filosofici.
Questa originale iconografia di una nuova femminilità del III millennio riesce a “piegare” la stessa realtà in un’evoluzione globale che abbina la tragicità della storia ad una visione passionale della vita. Il segno, nella fluidità dei leggeri cromatismi, rifonda i valori mentali e le riporta sul loro terreno originale, laddove si percepisce la pienezza dell’essere, la labilità dell’istante, l’illusorietà del mondo, ma soprattutto la pienezza della vita che va vissuta con la massima spontaneità e libertà.
L’uomo, e più di tutti l’artista, deve trovare sicuri punti di riferimento e valori assoluti per una migliore interpretazione del suo <cosmo> e della sua complessità, del reale in sé percepito nella sua assolutezza; la donna assurge, così, ad emblema stesso dell’umanità, del trasporto mentale verso una realtà pura ed incontaminata, verso le fonti genuine di energia creativa, verso altri intensi linguaggi, ricercando sempre espressività originali ed un rapporto rinnovato con la conoscenza della bellezza, immanente al reale ma radicata nell’immaginario dell’umanità, proiettando la visione fino al trascendente.

Salvatore D’Onofrio, nato a Melito (NA), dove vive ed opera, si è laureato presso la facoltà di “Storia e Filosofia” dell’Università “Federico II” di Napoli; attualmente insegna “Italiano e Storia” negli Istituti Superiori.
Dopo una formazione che lo ha visto approfondire la conoscenza dei maestri dell’arte, dai primi degli anni settanta ha iniziato ad operare nel campo delle arti visive con professionalità, affermandosi ben presto per la potenza e l’interiorità delle sue opere dalle notevoli dimensioni culturali.

 

 

 
 

 

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