Casola, 24 Agosto. Seconda delle due serate con doppio
appuntamento alla rassegna Eremo Visibile/Invisibile che si svolge all'Eremo di
S. Vitaliano
Volendo dare un tema alla serata, potremmo ricorrere al
dualismo "sacro e profano" anche se ciò potrebbe risultare riduttivo.
Ha aperto la serata la proiezione del corto di Augusto Ferraiuolo
“On the shore of a different sea”, prodotto dalla Boston University (dove
Ferrauiolo insegna) e che ha per tema le feste religiose degli americani del
North End
E' lo stesso Ferraiuolo, prima della proiezione del film,
che non ha commento sonoro ma solo pochissime didascalie, a dare una chiave di
comprensione del filmato.
Il North End è il cuore di Boston, quello dove i primi
coloni puritani decisero di stabilirsi e che è stato la culla della
rivoluzione. In un'area grande, grosso modo, come il Rione Tescione, si sono
avvicendate varie etnie -prima gli irlandesi, poi gli ebrei e quindi gli
italiani- facendola passare da quartiere aristocratico a "slum". Le varie etnie
che si sono succedute si organizzano quasi ad "enclave" ovvero, per esempio
oggi, una zona sarà abitata prevalentemente da genovesi, un'altra da siciliani,
e così via. Ogni "enclave", per rafforzare e delimitare il proprio territorio,
usa il santo ed i riti a lui collegati.
Nascono così delle "organizzazioni religiose" che, in
particolare a Boston, di religioso non hanno nulla visto che non c'è un
sacerdote o qualsiasi altro religioso che le guidi. Queste organizzazioni si
occupano di preparare la festa del Santo cui sono intitolate.
Fin qui potremmo anche fare il paragone con le feste
nostrane ma le differenze sono già parecchie e diventano abissali quando, nelle
immagini, vediamo sfilare la processione con la statua del santo portata in
spalla e ricoperta, dai piedi fino all'aureola, di banconote! La banda dal
canto suo suona di tutto: dall'Internazionale, a "O' sole mio" a "Faccetta
nera"!
A fine proiezione il dibattito che si è aperto è stato
vivace perchè tutti sono rimasti colpiti da questa realtà che sembra
"congelata" a 50 anni fa e ai peggiori stereotipi legati al nostro paese.
Di tutt'altro tenore la lettura di testi sacri fatta da
Pierluigi Tortora: brani di S. Agostino, Jacopone da Todi, Testori e David
Maria Turoldo hanno dato un'idea del pensiero poetico e delle problematiche
religiose lungo mille anni della nostra storia ed hanno riportato, per così
dire, l'Eremo a quella che è la sua funzione propria.
Una serata davvero intrigante che ha portato a riflettere
gli intervenuti che si sono trattenuti, compresa la sottoscritta, a discutere
bel oltre la fine della serata.
Consulta il programma del
Festival teatrale “Eremo
visibile /invisibile” |