Falciano di Caserta, 18 agosto 2006. Lontano dal clangore delle rassegne
sponsorizzate "alla gran cassa" da Enti ed Istituzioni e spogliato da farciture
culturali, la frazione di Falciano ha ospitato un recital di gran classe. Pochi
e discreti manifesti annunciavano il passaggio a Caserta di Antonella Ruggiero,
una delle signore della canzone italiana.
Con ricercati arrangiamenti in stile “lounge party” anni ’70 e speziature
etniche, prevalentemente estremo orientali, l’artista ligure ha rivisitato
oltre venticinque anni di carriera in quasi due ore di concerto. Hanno brillato
di luce propria “C’è Tutto Un Mondo Intorno”, “Solo Tu”, “Ti Sento”, “Vacanze
Romane” e “Stasera Che Sera”, dal repertorio Matia Bazar. Di gran livello, se
non superiori, gli episodi della produzione solista come “Tu Mhi Shiva” mantra
d’ispirazione indù, “Di Un Amore”, “Echi D’Infinito” e “Amore Lontanissimo”. La
performance è stata arricchita anche da alcune cover di lusso come “Blue Moon”,
“Summertime”, “Mi Sono Innamorata Di Te” e, nello scoppiettante finale, da
“Besame Mucho” e “Guantanamera”.
Come una sirena mitologica ha incantato e fagocitato un migliaio di
presenti, accompagnata da un solido quartetto capitanato dal travolgente Mark
Harris al piano. Famiglie con figli al seguito, anziani, giovani punk rocker
tatuati e qualche intellettuale defilato erano lì a testimoniare affetto e
ammirazione per un’artista transgenerazionale e transculturale.
C’era bisogno d’ulteriori conferme? Antonella Ruggiero è piccola ma è grande.
Grandissima! |
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