Leuciana
Festival: Tango Metropolis alla Reggia di Caserta
Recensione dello spettacolo - 7 Agosto 2006
Articolo di Emanuele Sparta
|
|
|
Caserta, 7 Agosto. Leuciana Festival. Si fa fatica anche solo ad entrare nel
piccolo Teatro di Corte della Reggia di Caserta. "Solo posti in piedi,
solo posti in piedi" continuano a ripetere le maschere agli ultimi
spettatori in arrivo. Sto ancora vagando per i corridoi della seconda balconata
in cerca di una sedia quando il chiacchiericcio proveniente dalla sala si
interrompe d'improvviso: lo spettacolo sta per iniziare. Mi intrufolo nel primo
palchetto disponibile e cerco di farmi spazio tra la folla. Riesco a malapena
ad intravedere la chioma canuta di Daniel Binelli (arrangiatore e
compositore di alcuni dei brani dello spettacolo) quando si sentono risuonare
le prime note del suo bandoneon. Con un po' d'impegno riesco poi a districarmi
tra gli spettatori fino ad intravedere la parte centrale del palco su cui
iniziano ad esibirsi i ballerini. Le coreografie si rivelano subito la sorpresa
della serata. I ballerini infatti, seguendo la suggestione del titolo,
inscenano piccoli quadri di vita metropolitana, moderna e non, in tutte le sue
sfumature sociali e culturali. Le coreografie si svincolano così dai canoni
più comuni del tango come ballo di coppia e gli ottimi ballerini si
trasformano, di volta in volta, in barboni, avventori d'osteria, camerieri,
operai, guardie del corpo e così via. Tutto ciò con l'accompagnamento dal
vivo dell'Hyperion Ensemble (violino, flauto, pianoforte, chitarra,
contrabbasso e naturalmente il bandoneon di Binelli) che propone brani
originali e grandi classici. In tutto una ventina di composizioni, quasi tutte
d'accompagnamento al ballo, ma alcune eseguite dalla sola orchestra, che danno
vita ad una riuscita fusione tra balletto e concerto. Uno spettacolo originale,
coinvolgente e davvero ben realizzato che, tra l'altro, riesce a far
dimenticare la ressa, le gambe stanche ed il caldo veramente soffocante.
Un'impresa non facile, credetemi!
|
|
|
|
|