Palazzo Lanza sarà ancora protagonista, insieme ad un altro storico Palazzo
capuano, quello di Ettore Fieramosca, in qualità di eccezionale location per la
rassegna “Capua tra letteratura e musica” che anche quest’anno ritorna, e lo fa
con ben due novità. Il 2, 3 e 4 giugno, infatti, la rassegna “Capua tra
letteratura e musica”, curata dall’associazione culturale Architempo con il
sostegno della Provincia di Caserta, avrà un sottotitolo che ne racchiude
simbolicamente lo spirito: SfidArti Festival, un gioco di parole per
sottolineare da un lato la molteplicità delle arti, da quella visiva al teatro,
dalla letteratura alla musica, che saranno protagoniste della tre giorni di
eventi, dall’altro indica come molti degli incontri proposti giocheranno sul
tema accattivante della “sfida”.
Numerosi saranno eventi culturali e artistici: incontri con noti autori del
panorama editoriale nazionale come Massimiliano Palmese e Massimo Cacciapuoti
(entrambi candidati al premio Strega), i giovani napoletani Riccardo Brun,
Angelo Petrella, Andrea Santojanni, Roberto Saviano, e ancora reading, incontri
con attori-scrittori come la splendida Paola Pitagora e l’esuberante Peppe
Lanzetta, e poi stage di scrittura creativa con la scrittrice Antonella
Cilento, visite alla città, eventi per bambini e ragazzi con le case editrici
Lavieri, Colonnese e Ellepiesse che presenteranno le ultime novità del loro
catalogo, intriganti momenti di letteratura “notturna” con le case editrici
Coniglio e NonSoloParole, e ancora tanta musica con la semifinali del Teano
Jazz Factory e la Martucciana, mattinata pianistica dedicata all’illustre
capuano Giuseppe Martucci.
Verrà inoltre allestita per la prima volta a Capua, a Palazzo Fieramosca, ed è
questa l’altra bella novità, una piccola fiera dell'editoria campana, a cui
hanno aderito le più importanti case editrici del panorama campano, come
Colonnese, Chimera, le Edizioni dell’Ippogrifo, Melagrana Onlus, Spartaco,
Graus, Guida, Lavieri, Kairos, Cargo/L’Ancora del Mediterraneo, Nonsoloparole,
Spring.
Letteratura, musica, teatro, pittura ed enogastronomia, saranno dunque i
piaceri, ma anche i “campi di battaglia”, dove scrittori, musicisti, attori, ma
anche semplici lettori si sfideranno tra loro e con se stessi nei tre giorni di
eventi che animeranno le strade e i cortili di Capua.
Programma:Venerdì 2 giugno
Palazzo Lanza
Ore 11.30, “Famolo strano”. Marilena Lucente incontra Luisella Bolla, autrice
di Incantesimi (Vallecchi) e del sito www.luisellabolla.it Dalla televisione al
libro passando per la vita. Luisella Bolla si firma “telescrivente”, racconta –
quasi – tutto quello che passa in televisione e legge i libri che hanno per
protagonista il piccolo schermo.
Ore 17.00, Liliana Vastano, Le donne della Repubblica. Letture di Matè Verona
Ore 18.00, Nando Santonastaso, direttore della redazione casertana de Il
Mattino, incontra Massimiliano Palmese, autore di “L’amate proibita” (Newton&cCompton)
Candidato al Premio Strega 2006
Esistono storie difficili da scrivere, storie talmente intime e dolorose che ci
vogliono anni per scrostarle dalla memoria più profonda, per tirarle fuori e
trasformarle in un romanzo. “L’amante proibita” è una di queste storie.
Massimiliano Palmese - napoletano, poeta e autore teatrale - ci ha messo vent’anni
per scriverla, ma è già un successo. È la storia drammatica di una famiglia in
crisi, di un’ossessione e di un amore perduto, che impedisce di amare ancora.
Una storia che come una scatola cinese contiene molte trame, che si intrecciano
in bilico fra thriller e romanzo di formazione.
Massimiliano Palmese è nato a Napoli e vive da quindici anni a Roma dove si
occupa di teatro. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia e ricevuto nello
stesso anno i premi Eugenio Montale e Sandro Penna; nel 2001 è stato incluso
nel «Settimo Quaderno Italiano» di Poesia Contemporanea edito da Marcos y
Marcos. Ha scritto molti testi teatrali e una traduzione in versi del Sogno di
una notte di mezza estate
Ore 19.00, Piero Sorrentino, giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno
incontra Riccardo Brun ,autore di “La città di sotto” (Nuovi Equilibri), Angelo
Petrella, autore di “Cane rabbioso” (MeridianoZero)
“La città di sotto” di Riccardo Brun. Un paese di un possibile est europeo,
occupato e depredato da un esercito straniero. Nelle viscere della Città, c’è
un’altra città: bambini senza famiglia che si guadagnano il diritto di vivere
andando a depredare le case abbandonate in superficie. Due ragazzini, Vanja e
Maila. Vanja vive nell’inferno di sotto, dormendo accanto alle tubature
dell’acqua calda, come accade a migliaia di altri bambini; Maila sta in un
campo profughi, nell’inferno di sopra. La loro amicizia nasce dal fango,
rubando insieme, cercando una scintilla di umanità. E nell’abbraccio fra Vanja
e la piccola nomade l’orrore diventa una favola. Poi l’incontro con un gruppo
di anarchici stralunati e incazzati. Per la prima volta nella loro breve vita,
Vanja e Maila vivono il senso forte di una comunità in lotta per un’idea di
libertà e per la voglia straziante di un domani migliore.
La città di sotto è un affresco impietoso e al tempo stesso surreale, come sono
le tragedie del nostro tempo, viste con gli occhi dei bambini. Un romanzo che
graffia, commuove e ferisce, teso e affilato come una ballata di Nick Cave.
Cane Rabbioso di Angelo Petrella. Napoli, il porto. Una partita di droga. Una
vendetta. Un omicidio di troppo. Un uomo corrotto, crudele, spietato. Che si è
venduto. Che non ha più nessun codice d’onore. Nessuna forma di umanità. Una
sorta di ’cattivo tenente’ in versione partenopea che non esita a uccidere e a
commettere le azioni più spregevoli. Per continuare a sopportare la sua vita.
Ma a Napoli qualcuno ha deciso di toglierselo di torno. Qualcuno sta cercando
di incastrarlo. Qualcuno che ha scoperto le collusioni tra vari corpi dello
Stato per il controllo del potere. E che pretende la sua fetta. Restano
ventiquattr’ore. Per sistemare tutto. Una prosa che assomiglia a uno schiocco
di frusta, una storia che ti afferra per lo stomaco.
L’esordio crudo, frenetico, sconvolgente di un nuovo talento del noir italiano.
Ore 21.00, “Storie di piccoli criminali”, spettacolo in anteprima del gruppo
Calebasse.
La nuova raccolta di canzoni dei Calebasse è quello che si definisce
comunemente un concept album, ovvero segue un unico filo conduttore: i
criminali. Tutto si è realizzato in maniera inaspettata e naturale, lavorando
su di un filone di idee che scavando in profondità portava alla luce materiali
sempre più abbondante e prezioso. Un lavoro di composizione lungo e laborioso
durato più di un anno, passato a elaborare e scegliere gli uomini da raccontare
e a dare loro una sostanza musicale. Prima è venuta la storia di un
“fuorilegge” che ormai preso, sconfitto, ferito, chiede aiuto al cielo ma tutto
ciò che ne ottiene è una nevicata in pieno agosto. Poi è venuto “il palo”, che
per strada di notte mentre aspetta i suoi colleghi rapinatori si accorge di
essere finito sotto la finestra della sua amata, e poi come in un corteo
immaginario, si sono presentati alla porta tutti i personaggi di questa
commedia umana, criminale ma ridicola, pericolosa e allegra, grottesca e losca.
“Il venditore”, “il cacciatore di tesori”, “il rapinatore”, sono tutti amici
del cantautore. Lui li spia e di nascosto ne scrive i segreti. Di questi,
cattivi, e di altri criminali più piccoli, meno gravi, meno importanti, “il
prigioniero”, “l’adultera” o semplicemente “il bugiardo”.
Una galleria di assurde facce, dai comportamenti inspiegabilmente teneri.
Il cantautore racconta, con la musica, con le parole, fa da presentatore in
questa corrida di pregiudicati, il moderatore a un convegno di loschi figuri,
la voce narrante della favola dei bimbi brutti.
“Storie di piccoli criminali” è un nero balletto, una tragicomica processione.
Ogni personaggio vuole un suono ed un arrangiamento che vesta il brano
appropriatamente, in modo da assecondare l’atmosfera del testo e la sua ironia.
Ne è venuto fuori un suono contaminato, frutto delle diverse esperienze e del
confronto dei musicisti, il suono dei “Calebasse”.
Corrado Laudadio, suona il basso, ed ha curato artisticamente e tecnicamente il
progetto.
Carmine Silvestri porta il tempo. Suona la batteria, le percussioni e i colori.
Lorenzo Sorbo suona troppi strumenti per elencarli ma li suona anche bene e
questo è raro e prezioso, un contributo indispensabile anche per il lavoro di
arrangiamento.
Tony Laudadio ha scritto le canzoni e le canta e le suona, gli è stata concessa
dal gruppo sempre l’ultima parola.
Ore 22.00, Prima semifinale del Teano Jazz Factory
Il Teano Jazz Factory è un concorso legato al noto appuntamento estivo del
Teano Jazz Festival, giunto quest’anno alla sua 14° edizione. “Alla ricerca
dell’innovazione” è lo slogan e il motore del concorso promosso dalle
associazioni Teano Musica e Oltre, Caserta Musica & Arte, Architempo e
dall’Accademia Musicale “Città di Caserta”.
Una giuria di esperti, presieduta dal maestro Pietro Condorelli, ha selezionato
i sei gruppi che si sono confrontati a ritmo di jazz in un percorso musicale
che ha toccato Caserta, Santa Maria e infine giungerà a Capua, qui i 4
finalisti si contenderanno l’onore di suonare sul prestigioso palco del Teano
Jazz Festival, accanto a musicisti di fama internazionale.
Ore 23.00, “Buia è la notte” incontro – reading a cura di NSP, con Maria
Gagliardi, Carmine Federico, Fabrizio Fedele, Rosanna Pasquino, Lucio Aragri,
Alice Stoppini e Raffaele Calafiore. Introduce: Alessandra Santillo
La notte nell’immaginario individuale e collettivo attraverso le storie di
undici scrittori : lo spazio-tempo sospeso tra sogno e realtà, vissuto e
immaginazione. Dopo i primi due volumi che hanno visto coinvolti tredici autori
sul tema della notte, è di recente stato pubblicato da NSP il terzo, che
raccoglie undici nuovi racconti selezionati nell'omonimo concorso “Buia è la
notte”.
Sabato 3 giugno
Palazzo Lanza
Ore 11.00, Aperitivo letterario. Marilena Lucente incontra Giovanni Accardo,
autore di “Un anno di corsa” (Sironi) e Federico Platania, autore di “Buon
lavoro. Dodici storie a tempo indeterminato” (Fernandel)
“Un anno di corsa” di Giovanni Accardo. Chiunque abbia temuto per il proprio
presente o per il proprio futuro, chiunque si sia svegliato nel cuore della
notte per la paura di perdere il proprio miserabile lavoro, chiunque abbia
sofferto di allucinazioni nella sala d'attesa di un’agenzia di lavoro
interinale (vale a dire: proprio chiunque) potrà riconoscersi nel disperato,
esagitato, ridicolo, perdente – e, tuttavia, misteriosamente irriducibile –
protagonista di questa storia. Quest’uomo è un siciliano, vive al Nord,
condivide un appartamento di 32 metri quadri con un coetaneo leghista; è
laureato in lettere con 110 e lode, possiede una Cinquecento arrugginita con il
clacson che suona ogni qualvolta si sterza a sinistra, e soffre di una quantità
di mali perlopiù immaginari. Corre di qua e di là, e che lavori trova?
Distributore di volantini pubblicitari, cameriere in un ristorante da
matrimoni, procacciatore di clienti per un mobilificio, venditore porta a porta
di aspirapolveri ad acqua, addetto allo strangolamento dei polli in una
polleria...
Un anno di corsa è il tragicomico rendiconto di come il precariato,
l’incertezza del futuro, l’impossibilità di lavorare con soddisfazione,
trasformino il corpo e la psiche delle persone.
“Buon lavoro. Dodici storie a tempo indeterminato” di Federico Platania. I
racconti che compongono questo libro narrano la realtà lavorativa del posto
fisso. Dodici storie ambientate in anonimi palazzi aziendali, dove personaggi
annichiliti sono protagonisti di banali vicende d’ufficio che scivolano verso
una conclusione angosciante e a volte tragica. Proprio il concetto di "posto
fisso" – inteso sia come elemento di stabilità sia come impossibilità di
sviluppo – fa di questa raccolta il complemento letterario ai molti recenti
titoli di narrativa italiana che hanno per tema il precariato. Se in quelli si
raccontano le ingiustizie subite e le speranze di una generazione che tra un
lavoro stagionale e l’altro sogna di approdare al lido sicuro del contratto a
tempo indeterminato, in Buon lavoro si scopre che il lido è tutt’altro che
sicuro, che le ingiustizie continuano e le speranze finiscono. Con stile freddo
e neutro – e proprio per questo ancora più inquietante – Federico Platania
descrive una nuova generazione di "colletti bianchi", che offre un quadro
sconfortante e grottesco della vita impiegatizia contemporanea.
Ore 18.30, Biagio Coscia, giornalista de Il Corriere della Sera incontra Andrea
Santojanni, autore de “La prima sigaretta del giorno” (Avagliano)
Un appartamento nel centro storico abitato da cinque studenti, tra di loro c’è
un disegnatore, Lingo, contestatore isolato per eccellenza. Ed è consapevole di
aver perso totalmente il controllo dei suoi disegni, che fanno delle cose
immonde, interferiscono con le faccende domestiche e lo costringono a prendere
delle scelte contro la sua volontà. Ma succederanno a causa di questi
personaggi fittizi dei fatti poco piacevoli, che coinvolgeranno gli altri
quattro studenti: un anarchico Beneventano, una bassista grunge,
un’organizzatrice di feste per bambini e anche una scrittrice sotto contratto
di un colosso dell’editoria, Lidia.
Andrea Santojanni è nato a Napoli nel 1984 pubblica il suo primo romanzo, Sono
solo mostri, a diciassette anni, per la casa editrice Feltrinelli. Tra le sue
passioni: la musica, la letteratura e il disegno. Attualmente frequenta la
facoltà di lettere e filosofia, ed è collaboratore redazionale del quotidiano
“la Repubblica”, sezione Napoli.
Ore 19.30, Brunella Cappiello incontra Gianni Simioli, autore di “Mavaffazelig
Storie di vita a(b)battute” (Graus)
Gianni Simioli è noto al grande pubblico per i suoi programmi radiofonici di
successo, ma soprattutto per essere stato il conduttore, nonché l’autore,
dell’ormai leggendaria Telegaribaldi. “Mavaffazelig. Storie di vita
a(b)battute” è una raccolta di battute, frasi e contesti surreali, da cui viene
fuori tutto l’umorismo partenopeo d’autore, ma anche tanto umorismo partenopeo
“inconsapevole”, che nasce da strampalate insegne di negozi o frasi anonime sui
muri di Napoli.
Ore 20.30, Umberto Sarnelli, giornalista de Il Mattino incontra Peppe Lanzetta,
attore e autore di “Giugno Picasso” (Feltrinelli)
Nell’esilio di Stromboli un ex marinaio diventa il polo d’attrazione di altri
esuli disperati e vitali e, d’estate, di ospiti paganti molto alternativi.
L’arrivo del figlio e di un amico del figlio getta scompiglio e turbamento,
perché entrambi portano addosso un segreto, una malattia, un contagio. Peppe
Lanzetta disegna una catastrofe di anime alla deriva, sullo sfondo di altre
catastrofi, naturali e storiche.
Peppe Lanzetta è nato a Napoli nel 1956. Ha collaborato con Edoardo Bennato,
Pino Daniele, James Senese e Franco Battiato per i testi delle loro canzoni. Ha
debuttato a teatro con Napoletano pentito (1983), cui seguono Roipnol (1984),
Il vangelo secondo Lanzetta (1986), Lenny (1988), Caro Achille ti scrivo
(1990), Il peggio di Lanzetta (1993), Tropico di Napoli (1998), Ridateci i
sogni (2001). Attore, autore di soggetti cinematografici e regista di un
cortometraggio, ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De
Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca. Ha pubblicato: con Baldini &
Castoldi, Incendiami la vita (1996) e Un amore a termine (1998); con Paravia,
In gita a Napoli (1997).
Ore 22.00, Seconda semifinale del Teano Jazz Factory
Altri due gruppi emergenti si scontreranno nella seconda semifinale del Teano
Jazz Factory, un concorso legato al noto appuntamento estivo del Teano Jazz
Festival, giunto quest’anno alla sua 14° edizione. “Alla ricerca
dell’innovazione” è lo slogan e il motore del concorso promosso dalle
associazioni Teano Musica e Oltre, Caserta Musica & Arte, Architempo e
dall’Accademia Musicale “Città di Caserta”. Giovani artisti si confronteranno a
ritmo di jazz per avere l’onore di suonare sul prestigioso palco del Teano Jazz
Festival, accanto a musicisti di fama internazionale.
23.00, Letteratura ed eros, Danila Di Gennaro incontra C.D. Formetta, autrice
di “La vita sessuale dei camaleonti”, Cristiano Armati, autore di “La mattina
dopo”, Dario Morgante, autore di “Mia sorella è una gran figa”, a cura della
Coniglio editore
Ereditando una storia che viene da lontano, la Coniglio Editore si presenta ai
lettori italiani producendo libri che colmano vuoti di sapere, che riattivano
la memoria e tengono sveglio il piacere. Sulla scia di questi desideri la
collana Maxima Amoralia è interamente dedicata alle passioni, ed ospita libri
capaci di trasformare i ricordi in emozioni.
Dalla parola all'immagine, la Coniglio Editore è un punto di riferimento nel
panorama del fumetto italiano. E al fumetto, infatti, sono dedicate sia la
collana Scuola di fumetto, sia l'omonima rivista mensile che, per quanto
riguarda le edicole, fa compagnia a Blue, storica testata pensata per dare voce
a quello che è il fenomeno della cultura erotica internazionale.
24.00, BookLover: Maratona di lettura sul tema della “Passione”
24.00, Milonga. Serata di tango.
Palazzo Fieramosca
10.00 – 21.30, Fiera dell’editoria campana
11.00, Annamaria Troili, console TCI, incontro con Natalino Russo, autore de
“La via di Santiago” (CDA&Vivalda Editori)
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela è diventato di gran voga negli
ultimi tempi, tanto che nel 2004 ha registrato una partecipazione di
centottantamila persone. Che cosa induce una così grande folla, proveniente da
tutti gli angoli della Terra, a intraprendere un cammino che fu già della fede?
La devozione, certamente, per i più. Per i laici, che pure accorrono numerosi,
le motivazioni sono altre e disparate, a volte oscure. Per Natalino Russo, che
ha percorso il Camino de Santiago lungo tre itinerari diversi, le convinzioni
iniziali si sono andate trasformando di tappa in tappa, attraverso le
riflessioni suscitate dagli incontri con gli occasionali compagni di strada,
fino all’emergere di motivazioni profonde e inattese.
La via di Santiago è la storia di un viaggio interiore compiuto sulla scia di
un grande evento collettivo che si ripete da oltre un millennio in un’atmosfera
di fervore che lo ha reso giustamente famoso.
Natalino Russo è nato a Caserta nel 1972. Speleologo e naturalista, coniuga la
passione per la montagna e i viaggi con quella per la lettura e la scrittura.
Dopo aver dedicato qualche anno alla ricerca universitaria, attualmente si
occupa di fotografia collaborando con case editrici e riviste. È tra gli
organizzatori di «Montagne in città», rassegna di cinema e letteratura di
montagna. Ha pubblicato il volume di racconti «Fratture», e coordinato l’opera
«Grotte e speleologia della Campania». «La via di Santiago» è il suo primo
romanzo. www.natalinorusso.it
12.00, Aldo Putignano incontra Maurizio De Giovanni, autore di “Le lacrime del
pagliaccio” (Graus Editore)
Napoli, 1931. Al Teatro San Carlo, prima della rappresentazione dell’opera
lirica ‘Pagliacci’, viene brutalmente assassinato Arnaldo Vezzi, famoso tenore,
genio indiscusso del canto e uomo profondamente egoista e meschino. Il caso è
affidato al commissario Ricciardi, investigatore lucido e determinato che,
dietro gli enigmatici occhi verdi, cela abissi di malinconia e un segreto
inconfessabile: vede i morti nell’ultimo loro attimo di vita.
Percorrendo le strade schiaffeggiate dal vento invernale di una Napoli livida,
oscura, Ricciardi cammina tra i vivi raccogliendone il pianto e portando con sé
l’ultimo sguardo dei morti. E, intanto, indaga sprofondando in un gorgo di
odio, passioni, rimpianti e ferite mai rimarginate, alla ricerca
dell’assassino, dell’ultimo perché delle lacrime del pagliaccio.
Maurizio de Giovanni nel 2005, con il racconto I vivi e i morti, vince il
concorso letterario “Tiro rapido/911 minuti”. Le lacrime del pagliaccio è il
suo primo romanzo.
16.30, Alessandra Santillo incontra Antonella Pozzuoli, autrice di “La trappola
del L@birinto” (Ellepiesse)
Il racconto, che vede protagonista un gruppo di giovani studenti alle prese con
un misterioso computer, si snoda con ritmi incalzanti in un giallo e le
atmosfere tipiche dei romanzi di suspance, lasciando il lettore col fiato
sospeso fino alla fine. Mentre le avventure dei protagonisti ci trasportano in
un universo virtuale sempre in bilico tra realtà e fantasia, il racconto stesso
diventa un pretesto narrativo per tracciare uno spaccato delle problematiche
connesse all’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici.
L’autrice
Antonella Pozzuoli è nata e vive a Capua. Laureata in Pedagogia, insegna presso
il 1° Circolo di Capua. Da circa trent’anni è iscritta all’Agesci, in cui ha
ricoperto ruoli di Quadro a vari livelli.
Ha al suo attivo alcuni articoli e saggi pubblicati su giornali locali e una
precedente pubblicazione di un libro di racconti per l’infanzia dal titolo: “Il
meraviglioso mondo di Quick” che ha conseguito importanti risultati in vari
concorsi letterari.Il suo secondo romanzo “La trappola del l@birinto” ha
partecipato alla XIV Edizione del Concorso Letterario nazionale “Premio Italia
Letteraria” nella categoria: Racconto per ragazzi inedito, piazzandosi tra i
finalisti (luglio 2005).
17.30, Serena Gaudino, giornalista di Repubblica e il piccolo Francesco
Roviello del laboratorio “Fuori di penna” incontreranno Tiziana Cozzi, autrice
di “Brividi nel giardino stregato“ (Colonnese Editore)
Nel Parco della Reggia di Caserta c’è un mistero: lo splendido giardino del re,
famoso in tutto il mondo per la rarità delle sue piante, sta perdendo tutti i
fiori.
Il vecchio giardiniere è disperato, chi lo aiuterà a far rivivere il suo
giardino farà rivivere anche lui, che sta appassendo insieme alle sue creature.
Comincia così il tentativo di svelare il mistero della scomparsa dei fiori. È
la notte di San Giovanni, la notte delle streghe, ed è il momento giusto per
scoprire la verità. Grazie ad un fiore magico che rende invisibili, all’aiuto
di una banda di elfi, abitanti del sottotetto della reggia, e ad un gruppo di
streghe, Edo e i suoi amici compiranno un viaggio particolare tra le sale più
belle del magnifico palazzo.
18.30, Incontro con Angela Pelosi, autrice di “Cambio di stagione” (ed.
Melagrana onlus) "Vicende e figure, dramma ed amori, ilarità e malinconie.
L'eterna commedia umana in un paesino del sud".
Domenica 4 giugno
Palazzo Lanza
11.00, Aperitivo letterario, Antonio Pastore, giornalista de Il Mattino
incontra Massimo Cacciapuoti, autore di “L’abito da sposa” (Garzanti) Candidato
al Premio Strega 2006. Letture di Roberto Solofria
Marco, il protagonista dell’Abito da sposa, torna a Napoli dopo una lunga
assenza. Come molti altri giovani del Sud aveva trovato lavoro lontano dalla
sua città, dai suoi amici, dal suo ambiente. Come altri, dopo qualche tempo ha
ripreso la via di casa. Ormai è solo: chiede ospitalità a Daniela, la ragazza
che aveva amato, la sola persona che forse vuole rivedere, l’unica che può
accoglierlo per qualche giorno. Ma è una settimana terribile: la madre di
Daniela, Sofia, è appena scomparsa, lasciando una lettera inquietante. Per
Marco e Daniela, figli della buona borghesia cittadina, è l’inizio di un
necessario viaggio nel passato, in quei misteri che riemergono con una forza
terrificante e minacciosa. È un viaggio nei loro lati oscuri, una discesa verso
il segreto più nero della città.
Massimo Cacciapuoti è una delle voci più interessanti della nuova narrativa
italiana. Nato a Napoli, è autore dei romanzi Pater familias (1997), diventato
un film con la regia di Francesco Patierno, e L’ubbidienza (2003).
17.30, “Famolo strano”. Marilena Lucente incontra i lettori per parlare dei tic
della lettura. A casa, in poltrona, sotto le coperte. In piazza, ai
giardinetti, sulle panchine. In treno, in auto, alla fermata del pullman.
Leggere è un’arte. Improvvisata o metodica. Sofisticata e spontanea. Sempre da
inventare. Questo è lo spazio in cui i lettori possono raccontare tic, manie,
fobie e follie della lettura.
18.30, Giuseppe Montesano, scrittore incontra Roberto Saviano, autore di
“Gomorra. Strade, guerre e affari di camorra” (Mondadori)
Roberto Saviano, nato a Napoli nel 1979, giornalista free lance e scrittore, ha
pubblicato su diversi periodici e giornali, fra i quali Il Manifesto e Il
Corriere della Sera. “Gomorra. Strade, guerre e affari di camorra” pubblicato
da Mondatori nella collana Strade Blu Narrativa, è considerato una delle opere
più interessanti di questa stagione letteraria. Racconta, come un romanzo aspro
e feroce, il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria,
la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d’affari. Una scrittura
in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche
dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. La storia parte dalla guerra
di Secondigliano, dall’ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha
generato 80 morti in poco più di un mese. Una narrazione-reportage che svela i
misteri del “Sistema” (così gli affiliati parlano della camorra, termine che
nessuno più usa), un’organizzazione in realtà poco conosciuta, creduta
sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per
numero di affiliati e giro d’affari.
20.00, Anna Solari incontra Paola Pitagora, autrice di “Sarò la tua bambina
folle” (Baldini e Castaldi Dalai)
Cari Lettori, la storia che ho deciso di rendere pubblica è quella di Roberto
P. «Ipotesi di attore… non mezzacalza nell’anima», come amava definirsi, un
professionista che nonostante le difficoltà ha continuato a credere nel suo
mestiere, fino al giorno in cui non è misteriosamente scomparso.
è successo dopo che la compagnia si è sciolta in seguito all’incendio del
teatro dove recitava, subito dopo una fulminea e applaudita partecipazione a un
reality show televisivo, proprio quando la gente cominciava a riconoscerlo per
strada. è successo durante la crisi con sua moglie, stanca di aspettare quell’uomo
itinerante, pendolare del palcoscenico.
Del suo passaggio è rimasto il diario dell’ultima tournée teatrale. L’ho letto
e riletto fino a impararlo a memoria e riscriverlo di getto: la sua vicenda è
una metafora dell’attore contemporaneo, sempre più solitario e contraffatto.
Sarò la tua bambina folle è il viaggio nei pensieri più intimi di un uomo che
cerca nel teatro un riparo dalle fauci della vita, nel continuo sovrapporsi di
realtà diverse. La spietata cronaca di un teatro quotidiano dove, chiuso il
sipario e spente le luci «nel gioco delle parti», ci si dimentica di levare la
maschera.
Paola Pitagora
Palazzo Fieramosca
10.00 – 20.30, Fiera dell’editoria campana
10.30 – 12.00, Spazio letteratura bambini e ragazzi a cura di Lavieri Editore.
Aldo Putignano incontra Marcella Russano, autrice di “Paolo il sonnambulo”,
Paco Desiato, autore di “Omar Moss”, Simona Ciraolo, autrice di “La giornata
della bambina inconcludente”. Storie, filastrocche e fumetti dedicati ai
piccoli lettori.
12.00, Incontro con Floriana Coppola, autrice di “Il trono dei mirti” (Ed
Melagrana Onlus) L’autrice affida alle stampe la sua prima raccolta di poesie,
dopo una complessa selezione che ha voluto privilegiare il senso di un cammino
di ricerca interiore, umana e spirituale, attraverso la parola.
17.00 – 20.00, Il 1° Circolo va in....fiera!
La Scuola Primaria “Pier della Vigna" di Capua allestirà gli stand con i lavori
degli alunni svolti durante l'anno nei seguenti progetti: Multilaboratorio;
Scrittura Creativa; Giornalino; Ipermedi@ndo.
La mostra sarà l'occasione per vedere le opere dei bambini che si sono
cimentati con varie forme d'arte, dalla pittura alla scrittura, dalla scultura
alla poesia in un percorso dove le parole sono diventate il pretesto per creare
un filo di raccordo tutt'altro che immaginario con le arte in genere.
17.30, Incontro con Antonella Cilento e Massimiliano Amato, curatori
dell’antologia “La città difficile” (Ed. dell’Ippogrifo). Saranno presenti gli
autori.
Venti racconti da e per Napoli nell’antologia degli allievi del Laboratorio di
Scrittura Lalineascritta edita da Ippogrifo. I diciassette autori sono stati
pubblicati nel corso del 2005 su L'Articolo, supplemento campano de L'Unità, a
cura di Massimiliano Amato e Antonella Cilento.
“Erano molti anni che Lalineascritta, pur "producendo" scrittori giunti a serio
esordio come Antonella Del Giudice ("L'ultima papessa", Avagliano, 2005) e
Rossella Milone (in uscita per Avagliano, "Prendetevi cura delle bambine")
entrambe finaliste segnalate del Premio Calvino, non pubblicava un'antologia
dei suoi giovani (e non più giovani) partecipanti. Ed ecco quindi questa
selezione di scritti orientati intorno al tema di Napoli e del Sud come luogo
difficile da raccontare, sfondo, luogo della storia e nucleo problematico.
I racconti sono di Marco Alfano, Fosco D’Amelio, Antonella Del Giudice, Umberto
De Marco, Michele Di Palma, Aureliana Donadio, Francesca Ferrara, Giusi
Marchetta, Rossella Milone, Francesca Picone, Giuliana Riccio, Gaia Rispoli,
Viola Rispoli, Edoardo Savarese, Roberta Scotto Galletta, Vera Tummillo,
Massimiliano Virgilio.
18.30, Presentazione collana narrativa straniera “Fusi orari” della
NonSoloParole Edizioni. Intervengono l’editore Raffaele Calafiore e il
traduttore Luciano Mallozzi
Introduce: Alessandra Santillo
Questa collana, dedicata ad autori stranieri, in linea con gli altri progetti
della NonSoloParole Edizioni, intende esplorare nuovi contesti culturali e
linguistici considerati minori.
22.00, Spettacolo teatrale "Itagliani!" Storia del delirio di Frevella
lavannara che profetizzò a Hitler e Mussolini la fine della guerra a causa di
Augusto Cinnicò, uomo di concetto. Di Antonella Cilento, con Margherita Di
Rauso, regia di Eleonora Pippo, scene di Loredana Paglioni
Frevella, lavannara napoletana, picchia ogni giorno a sangue suo marito,
Augusto Cinnicò, infelice disoccupato comunista sotto il regime fascista.
Frevella, afflitta da epilessia, insulta, mena le mani e delira. Augusto, uomo
di concetto, immagina disperato come vendicarsi dei dittatori della sua vita,
la moglie e Mussolini. E’ così che, per sfruttare le crisi epilettiche e
capovolgere finalmente i ruoli, s’ inventa una Frevella Sibilla Cumana:
profetizzerà per Hitler e Mussolini, di passaggio a Napoli, la fine della
guerra…
Fra il 1938 e il dopoguerra le memorie monologanti, comiche e deliranti di due
insoliti protagonisti, sullo sfondo dei rivolgimenti del Fascismo.
E inoltre:
Ore 10.00 – 13.00 al Museo Campano: Stage di scrittura creativa con Antonella
Cilento
Ore 12.00 Chiesa dei SS. Rufo e Carponio
In collaborazione con l’Accademia Musicale Umberto Giordano diretta dal M°
Alberto Giordano: La Martucciana. Sullo stesso piano musiche e lettere di
Giuseppe Martucci compositore capuano nel 150° dalla nascita
Musiche di Giuseppe Martucci eseguite da: Antonio Zona (Romanza in Mi Mag;
Barcarola Op.31 n° 2; Scherzo Op. 60; Notturno Op 70 n° 1), Andrea Palladino
(Scherzo in Fa Mag), e Giuseppe Sanfett (Notturno Op. 70 n° 2).
Letture a cura degli attori del Laboratorio teatrale permanente del Teatro
Garibaldi di S. Maria C.V.
Partecipano alla Fiera dell’editoria campana:
Cargo/ L’Ancora del Mediterraneo
Chimera edizioni
Colonnese Editore
Edizioni dell’Ippogrifo
Edizioni Melagrana Onlus
Edizioni Spartaco
Edizioni Spring Caserta
Graus Editore
Guida Editore
Lavieri
Kairos edizioni
Nonsoloparole Edizioni |
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