Bottega del Teatro, Caserta - 24 maggio 2006. Prendendo spunto dal film “The
Cut-Ups” di Anthony Balchs e William Burroghs, l’ArgLab di Angelo Rossi ed i
Kazum, band cittadina formata da Alessandro Inglima, Sossio Lupoli e Stefano
Silvestrini, hanno dato vita ad una performance video acustica di tanto rara
suggestione quanto d’ardua collocazione sintattica.
Gli sperimentalismi Fluxus, di cui Balchs e Burroghs facevano parte e, prima
ancora, le avanguardie Futuriste e Dada d’inizio ‘900, dettano i codici
semantici per interpretare la performance tenuta presso la Bottega del Teatro
di via Volturno. Polverizzazione narrativa o cut up, allargamento tentacolare
della dimensione estetica attraverso varie forme d’arte e assottigliamento
della linea di confine fra rumore e musica sono regole non scritte che, negli
intenti, vogliono avvicinare, il più possibile, l’arte alla vita. Al di là di
qualunque avventurosa spiegazione concettuale, avvicinarsi a “The Cut-Ups#1”
presuppone comunque un lavacro da ogni rigidità interpretativa.
La frammentazione del documento cinematografico, portata alle estreme
conseguenze da ArgLab con la tecnica del campionamento e reiterazione del
frammento filmato, è stata resa meno parossistica dal magma sonoro strutturato
dai Kazum (ex Muzak) di cui - lo scorso anno - questa testata ha già recensito
l’omonima auto produzione. D’altro canto le luci e le immagini hanno conferito
valore aggiunto alla musica dei medesimi Kazum, esaltandone le qualità
cinematografiche. Non sarà un caso se un personaggio del calibro di Ennio
Morricone si sia scomodato ad alzare la cornetta e complimentarsi per le loro
qualità compositive. Rispetto al demo dello scorso anno la musica della band
casertana ha acquisito maggiore spessore, arricchendosi di più sofisticate
stratificazioni sonore. Non è neppure un caso se un loro brano, “Pozzock, nou
nou & the little bridge”, appare sulla recente compilazione “Napoli Sound
System Vol. 2” - edizioni La Canzonetta – al fianco di musicisti titolati come
Almamegretta, 24 Grana e Zulù.
La performance è stata piuttosto convincente e ricca di spunti onirici,
rendendo diffusamente agevole il salto dello steccato, anche per quelli che
all’inizio hanno patito gli inattesi atletismi. Gli assenti, come al solito, si
dovranno fidare!
Comunicato stampa
I Kazum feat. rA si esibiranno in "The Cut-Ups#1", performance
videoacustica per una drammatizzazione dei documenti della produzione
cinematografica d'avanguardia del '900. Come dal titolo, la riflessione si
inserisce nella scia dell'eredità di William S. Burroughs, sia stilisticamente,
adottando la tecnica dell'esplosione semantica e della polverizzazione
narrativa, ossia il cut-up collaudato in primis nel romanzo Naked lunch; sia
poeticamente, selezionando documenti video che si innervano dell'eredità
teorica di Burroughs. Le sezioni musicali e video della performance si
ispireranno ad una linea poetica scelta appositamente, ossia quella del
"flusso" indistinto.
La musica: i Kazum sono un trio composto da Sossio Lupoli alla chitarra,
effetti e rumori; Alessandro Inglima al basso, effetti, rumori; Stefano
Salvestrini alla batteria, percussioni, effetti, rumori. Per The Cut-Ups#1
hanno costruito una performance acustica in cui i brani proposti saranno fusi
in un flusso continuo che passa dal rumore, dal campionamento o dalla
distorsione alla musica vera e propria, cercando di fare un corpo unico con
l'atmosfera della sezione video, influendandola e lasciandosi influenzare.
I video: per la data del 24 maggio ArgLab, sempre partendo dal film The Cut-Ups
di Anthony Balchs e William Burroughs, asintattico e anarrativo, costruirà un
percorso, asintattico, anarrativo, sussultorio attraverso la produzione video
del gruppo di sperimentalisti FLUXUS. A partire dai primi anni sessanta, FLUXUS
si inserisce nella scia delle avanguardie Futuriste e Dadà, cercando di
sovvertire la melassa della Bella Arte Ufficiale, promuovendo la
deterritorializzazione come dimensione estetica. FLUXUS adotta un'estetica
interdisciplanare che assorbe le più diverse influenze, dallo Zen alla scienza,
alla vita quotidiana, facendone un uso "poetico". Inizialmente accolti non più
che come un'internazionale banda di mattacchioni, l'ironico collettivo degli
artisti FLUXUS erano e rimangono un network di visionari radicali che tentano
di riconciliare l'arte con la vita. Membri di FLUXUS sono stati e sono: Nam
June Paik, Dick Higgins, George Maciunas, Chieko Shiomi, John Cavanaugh, James
Riddle, Yoko Ono, George Brecht, Robert Watts, Pieter Vanderbiek, Joe Jones,
Eric Anderson, Jeff Perkins, Wolf Vostell, Albert Fine, George Landow, Paul
Sharits, John Cale, Peter Kennedy, Mike Parr, Ben Vautier. I materiali in
visione fanno parte di una selezione curata da George Maciunas (1931 - 1978,
fondatore di FLUXUS); furono proiettati, alcuni in continui loops, come sezioni
in eventi e happenings dell'avanguardia newyorkese del periodo 1962-1970.
Per il vjing live di ArgLab, Angelo Rossi adotterà il sofware VidVoxGrid2.
The Cut-Ups#1 si terrà il 24 maggio presso "La Bottega del Teatro" in
via Volturno (traversa di Viale Lincoln) a Caserta, alle ore 21:00.
Il biglietto d'ingresso costa 5 € ed include anche una consumazione.
http://www.arglab.it/
http://www.thefoot.tk/ |
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