Libreria Uthòpia di Capua: eventi di Aprile

Capua (ce) - Aprile 2006

Comunicato stampa


Lunedì 3 aprile, ore 18,30, Palazzo Fazio, Via Seminario, Capua
Presentazione del libro "Il passato davanti a noi" (GUANDA) di Bruno Arpaia. Con l'autore Bruno Arpaia ne parlerà Antonio Pastore, giornalista de Il Mattino. Letture di Laura Mariconda
L'Autore
Bruno Arpaia è nato nel 1957 a Ottaviano, in provincia di Napoli, e vive in Liguria. Giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana, ha pubblicato i romanzi I forestieri, Il futuro in punta di piedi, Tempo perso (Premio Hammett Italia 1997) e Langelo della storia (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Centolibri Un autore per lEuropa 2001), questi ultimi due pubblicati da Guanda, presso cui è uscita anche una sua conversazione con Luis Sepúlveda, Raccontare, resistere.
Il Libro
Forse le passioni di unepoca non possono davvero essere raccontate a unaltra. Eppure la voce che narra questa storia, una storia di ragazzi e ragazze che crescono negli anni Settanta in un paesino del Sud, ha il timbro forte, spericolato e consapevole, di chi non può più tacere. È una nitida voce corale, quella di Alberto Malinconico, di Angelo Malecore e dei loro amici. Per loro, il punto di svolta è l11 settembre, quello del 1973, quando il telegiornale trasmette le immagini del golpe in Cile: come si fa a non esserne colpiti? Così, in quella stagione di lotte operaie, di austerità, di battaglie per la legge sul divorzio, tra le prime ragazze e le bravate con gli amici, matura la coscienza politica e la voglia di cambiare. E sono i volantini, i cortei, le interminabili discussioni in sezione, i concerti rock, le manifestazioni a Roma e a Bologna, gli scontri con la polizia, i viaggi in autostop a Londra, il vento del femminismo, la liberazione sessuale. Finché la lotta armata e la repressione dello Stato non chiudono bruscamente il futuro verso il quale quei ragazzi credevano che la Storia li sospingesse. Visti da un paese in provincia di Napoli, quegli anni sono però anche gli anni della camorra, gli anni dei primi omicidi politici della malavita organizzata. Alberto e gli altri li hanno sotto gli occhi, ma a tutta prima non sanno decifrarli: guardano altrove, loro, guardano lontano, ai grandi movimenti della Storia... Così alla sconfitta politica si aggiunge anche il rimorso di non aver capito, di non aver saputo aiutare le vittime di quella violenza.
Martedì 4 aprile, ore 18,30, , Palazzo Fazio, Via Seminario n.10, Capua
Presentazione del libro “Salviamo la Costituzione”, Chimienti, a cura di Domenico Gallo & Franco Ippolito. Partecipano: Domenico Gallo, Magistrato e curatore del libro, Franco Ippolito, Magistrato e curatore del libro, Michele Colamonici, Segretario Generale CGIL Caserta, Donato Ceglie, Magistrato, Aldo Policastro, Magistrato, Don Tonino Palmese, Coordinatore Regionale “Associazione Libera”. Modera: Raffaele Sardo, Giornalista
Gli Autori
Domenico Gallo - Magistrato presso il Tribunale di Roma, è stato senatore della Repubblica nella XII legislatura svolgendo le funzioni di segretario della Commissione Difesa. Aderisce attivamente a Magistratura democratica ed all’Associazione europea dei magistrati (MEDEL). Autore e curatore di numerose pubblicazioni su temi attinenti a questioni di carattere internazionale ed in materia di diritti dell’uomo. Collabora con varie riviste giuridiche e quotidiani nazionali.
Franco Ippolito - Consigliere della Corte di cassazione, è presidente di Magistratura democratica. È stato membro del Consiglio superiore della magistratura, segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, Presidente dell’Associazione italiana dei giuristi democratici, Direttore generale dell’Organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia. È componente del Tribunale permanente dei popoli. Su temi di riforma costituzionale e di sistemi giudiziari, ha svolto missioni internazionali in Europa e in America latina su invito delle Nazioni Unite, di governi, di corti supreme di giustizia e di associazioni di magistrati e di giuristi.
Il Libro
Il 18 novembre del 2005 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il disegno di legge costituzionale denominato “Modifiche alla Parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento con maggioranza inferiore ai due terzi e quindi destinato ad essere definitivamente approvato o rigettato dal popolo italiano attraverso il referendum, che si svolgerà nel mese di giugno di quest’anno.
Si tratta della riforma più profonda ed inquietante approvata dalla maggioranza di centro-destra nel corso della legislatura, ma nello stesso tempo della riforma più sconosciuta ed oscura. Per quanto i lavori del Parlamento si svolgano alla luce del sole, la divulgazione operata dai mass media ha nascosto alla generalità dei cittadini italiani persino l’oggetto della riforma, alla quale è stata appioppata la denominazione di “devolution”, un appellativo riduttivo e falsante.
Quando una riforma della Costituzione riscrive 50 articoli sugli 81 (effettivi) che compongono la seconda parte, vuol dire che è stato sostituito l’intero ordinamento democratico vigente, che i Costituenti hanno preordinato perché fosse funzionale ai valori ed ai principi affermati nella prima parte, con un nuovo ordinamento. Tale nuovo ordinamento, in ogni caso, non è, e non potrebbe essere, coerente con la prima parte, se non altro perché realizzato sotto la spinta di orientamenti politici e culturali profondamente differenti da quelli che avevano animato i Costituenti, a cominciare dall’antifascismo.
Non si tratta, pertanto, di “devoluzione”, ma di demolizione dell’edificio costituzionale esistente e della sua sostituzione con una caserma dove tutti i poteri sono concentrati nella mani di un solo uomo. Ma la Costituzione è la casa comune, che ha consentito al popolo italiano negli ultimi cinquant’anni di affrontare le tempeste della Storia, salvaguardando, nell’essenziale, la pace, la libertà, i diritti fondamentali degli individui e quelli delle comunità. Essa non può essere demolita e sostituita a cuor leggero. La scelta sulla Costituzione è una scelta politica suprema nella quale si mette in gioco il destino e l’identità stessa di un popolo organizzato in comunità politica.
Per questo il referendum che si svolgerà nel giugno del 2006 è un referendum istituzionale, paragonabile soltanto a quello del 2 giugno 1946 nel quale il popolo fu chiamato a scegliere fra Monarchia e Repubblica. Anche questa volta il popolo sovrano sarà chiamato a scegliere fra due ordinamenti istituzionali profondamente differenti. Tuttavia gli elettori si troveranno di fronte ad una scelta capovolta: non saranno chiamati ad abbandonare una Monarchia per insediare un ordinamento repubblicano, ma saranno chiamati ad abbandonare un ordinamento repubblicano per insediare un nuovo "sovrano", sia pure elettivo.
Per sconfiggere questo progetto bisogna conoscerlo. Il volume realizza un vero e proprio manuale per il Referendum costituzionale, mettendo a disposizione dei cittadini una guida ai valori (ancora sconosciuti a causa dell’analfabetismo politico di ritorno) della Costituzione italiana, nata dalla resistenza, ed al disvalore della sua controriforma, divulgando la conoscenza critica delle strutture e dei meccanismi operativi del nuovo ordinamento, anche attraverso il ricorso a schede di documentazione con simulazioni e paradossi nascenti dal nuovo sistema. Un saggio di Luigi Ferrajoli completa l’opera con una lucida analisi del progetto nel suo complesso, evidenziandone gli aspetti inquietanti di costituzionalizzazione del berlusconismo.
giovedì 20 aprile, ore 19, Palazzo Fazio, Capua.

Presentazione del libro "Le mille balle blu" (RIZZOLI) di Marco Travaglio & Peter Gomez
Partecipano: Marco Travaglio, Giornalista e autore del libro, Raffaele Sardo, Giornalista
L'Autore
Marco Travaglio è nato a Torino nel 1964. Ha iniziato la carriera giornalistica a “Il nostro tempo”, storica testata cattolica. Ha lavorato con Indro Montanelli a “Il Giornale” e lo ha seguito quando ha fondato “La Voce”. Attualmente Marco Travaglio è collaboratore de “la Repubblica”, “L'Espresso”, “Micromega” e “L'Unità”. La presentazione di un suo libro in una puntata dello show Satyricon, è stata al centro di feroci polemiche ed è costata al conduttore Daniele Luttazzi, la presenza in RAI. Travaglio è noto soprattutto per essere uno dei più rigorosi cronisti delle indagini e dei processi di Mani Pulite. Ha scritto fra l’altro Il Pollaio delle Libertà, Meno grazia, più giustizia (intervista al procuratore Marcello Maddalena), Il manuale del perfetto impunito, L’odore dei soldi (con Elio Veltri) e, oltre ai libri con Barbacetto e Gomez, Bananas, Montanelli e il Cavaliere, Regime, Intoccabili, Inciucio, L’amico degli amici.
Il Libro
Un nuovo libro della coppia di giornalisti Peter Gomez e Marco Travaglio sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dalla "discesa in campo" al contratto con gli italiani in casa Vespa, questo libro raccoglie le mille migliori (o peggiori) bugie che Berlusconi ha raccontato nella sua carriera politica e a cui molti italiani hanno creduto. I detti e contraddetti del premier, le bugie e le figuracce dell'uomo di Arcore, le promesse e le smentite del fondatore di Forza Italia, le "leggi-vergogna" approvate dal suo governo nel quinquennio 2001-2006, le telefonate segrete e sospette con personaggi discutibili della società italiana dell'uomo che da dodici anni parla agli italiani paragonandosi a Napoleone Bonaparte ed ergendosi a salvatore della patria. Gli autori ricordano volentieri ciò che di Silvio Berlusconi scrisse Indro Montanelli: "E' il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. E' questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni".
Il libro è illustrato con le vignette di Ellekappa.

Mercoledì 26 aprile, ore 20,00,“Slowly Cafè”, Via Martucci, S. Maria C.V.
Anteprima della mostra fotografica di Salvatore Gaglione “Un giorno tutta la vita” (Cittadino o Clandestino?)
Parte il 26 aprile nell’accattivante atmosfera dei locali del Caffè Letteraio di S. Maria C.V. , in collaborazione con la Libreria Uthòpia di Capua, la mostra fotografica “Un giorno tutta la vita” (Cittadino o Clandestino?) del noto ed apprezzato fotografo capuano Salvatore Gaglione che ha sempre raccolto ottime recensioni,per i suoi numerosi lavori, da parte di noti e prestigiosi critici d’arte, e, tra l’altro, ideatore di una particolare tecnica personale di manipolazione delle immagini su supporto Polaroid a sviluppo immediato. L’artista capuano, mette in mostra in anteprima, una sintesi di scatti operati con tecnica classica, di un lavoro molto più corposo, composto da circa un centinaio di fotografie realizzate in pochissimi giorni nella primavera del 2004, su invito e con il coordinamento del Centro di accoglienza Campano della Caritas Diocesana di Capua: “Centro Fernandes“ in Castel Volturno, diretto dal Dott. Antonio Casale, per raccontare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica e con il taglio e l’interpretazione artistica di Salvatore Gaglione il fenomeno dell’immigrazione e dell’integrazione (buona e cattiva) nel territorio tra Castel Volturno e Napoli. La mostra fotografica vedrà la sua completezza nelle prossime settimane, probabilmente a Capua presso Palazzo Fazio sede della Cooperativa Culturale Capuanova.
“Un brano di realtà (come scrive il Prof. Fiorenzo Marino) messo a fuoco in modo a volte brutale che Salvatore Gaglione costringe a rileggere o addirittura a leggere per la prima volta alla luce del suo intervento. Non una ricerca di originalità a tutti i costi; E’ l’occhio che conclude o inizia un percorso interiore scandito da sensibilità culturali precise”.
“Attraverso le sue immagini (scrive Paola Luzzi) Salvatore ci suggerisce un percorso di riscoperta della convivenza, ci presta i suoi occhi e la sua abilità professionale, ma soprattutto la sua innegabile competenza umana.”
Alla serata parteciperanno insieme all’autore Gaglione, il giornalista Jean Renè Bilongo e Antonio Gucchierato, Esperto interculturale.
 

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