Casertamusica D.O.C. Live: Gennaro Vitrone + trio Marotta - Imperato - Discanno

Caserta - 29 Dicembre 2005

Articolo di Angelo Agnisola. Intervista di Ilaria Mingione. Foto di Andrea Giuntini


Caserta 29 Dicembre. Non è stata di certo la temperatura polare ad impedire agli amanti della buona musica di riempire, ancora una volta, il teatro del CTS, per l’ultimo appuntamento della rassegna musicale “Caserta MusicaDoc live”. A riscaldare gli animi, le calde note d’autore di Gennaro Vitrone e della sua band che hanno condotto il pubblico in un autentico viaggio emozionale attraverso sonorità nuove, accattivanti e testi che fondono impeccabilmente impegno e descrizione accurata dei sentimenti umani. Il palcoscenico del teatro CTS si è rivelato la cornice ideale per apprezzare il suo progetto costruito su una perfetta simbiosi di musica d’autore e rock-jazz d’avanguardia, in cui si fugge spesso dalla forma canzone per seguire originali percorsi ritmici e sonori in cui non mancano riferimenti di jazz-melodico e di swing-rock, fino a raggiungere l’effetto poesia. Gennaro Vitrone è stato accompagnato da una nuova formazione composta da validissimi musicisti: Pasquale Maltempo (Piano), Almerigo Pota (tromba), Giampiero Cunto (chitarre), Antonio Caddeo (basso), Peppe Vertaldi (Batteria).
L’ultima serata di questo primo atto è stata impreziosita, inoltre, dall’esibizione di Alfonso Marotta, Felice Imperato e Franco Discanno che hanno incantato la platea proponendo un emozionale progetto di ricerca e di rivisitazione di brani di Crosby Stills & Nash Young e dei Beatles. Dopo le applauditissime esibizioni abbiamo formulato qualche domanda sia al trio Marotta-Imperato-Discanno che a Gennaro Vitrone che vi proponiamo a fine articolo dopo il nostro personale ringraziamento


Lo staff di Casertamusica.com e dell’associazione culturale CasertaMusica&Arte ringrazia tutti i musicisti, i collaboratori e le persone che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Il grande successo di questo primo atto del Casertamusica doc live dà a tutti noi della redazione lo stimolo giusto per proseguire su questa strada. Già dalla fine di Gennaio Casertamusica doc proseguirà con il secondo atto, con la speranza di poter dare ulteriormente voce al prodotto musicale della nostra terra con la stessa cura e rispetto per musicisti e pubblico che ha stimolato la sempre crescente diffusione ed autorevolezza del nostro portale, che ormai supera le 100.000 (centomila!) visite al mese, ovvero più di tremila visitatori al giorno.
I musicisti e le band casertane che desiderano essere coinvolti nei nostri progetti possono contattarci tramite la nostra redazione: redazione@casertamusica.com

 

Intervista a Alfonso Marotta, Felice Imperato e Franco Discanno

Angelo Agnisola: Quanto alle emozioni che stanno dietro la musica, risulta evidente come ci sia sempre stata una grande varietà d’intenti e d’ispirazioni. C’è chi suona per le rose e chi per il pane, chi per far ballare e chi per dare le ali a ciò che qualcuno ha scritto, chi vuole stupire e chi ammaliare, chi è contro e chi subisce, chi è un po’ tutte queste cose insieme e chi non lo ha ancora capito, o fatto capire. Poi, c’è chi suona nei ritagli di tempo con l’idea di fare musica anzitutto per un piacere personale, condividendo con un pugno di amici accordi, passioni e ricerche. E’ il vostro caso, giusto? Questa sera avete portato al Cts il frutto dei vostri incontri domenicali…
Imperato – Marotta – Discanno: È così. Ci vediamo quando il lavoro ce lo permette, in pratica solo la domenica. Nei nostri incontri ci dedichiamo totalmente alla musica che più ci piace, a quella che ci unisce in un ritorno alle nostre personali tradizioni e origini artistiche. Da un po’ di tempo stiamo lavorando ad un progetto di ricerca e di rivisitazione di brani di Crosby Stills & Nash Young e dei Beatles soprattutto laddove ci sono dei particolari effetti vocali. Nonostante siamo tre chitarristi, il lavoro principale lo dedichiamo alle parti vocali. È un lavoro molto particolare e che ci affascina. Abbiamo la fortuna di poter accedere ad un repertorio bellissimo, non suoniamo avendo pretese particolari e non per proporci nei locali, lo facciamo per gioco, quindi prendiamo i brani assolutamente più complicati, quelli che pensi <<…come sarebbe bello riuscire a fare quel brano!!>>.
Angelo Agnisola: Come è stato “giocare” al Cts? Può essere questo uno spazio valido per la valorizzazione della musica?
Imperato – Marotta - Discanno: Pensiamo che questa sia la dimensione migliore per un musicista che ha qualcosa da dire e da far ascoltare. L’iniziativa Casertamusicadoc live rappresenta una luce contro il disinteresse istituzionale, è una validissima alternativa al locale, ed è quanto ci vuole per valorizzare realmente il nostro prodotto musicale. I musicisti ormai si sono abituati a suonare tra panini e birre perché il locale rappresenta l’unica possibilità di avere un confronto col pubblico. Tra l’altro pensiamo che a Caserta ci sia un ottimo allenamento all’ascolto, c’è molta generosità tra i musicisti e molta voglia di unire le forze. Il grande successo della vostra iniziativa testimonia il fatto che a Caserta di voglia di musica ce n’è davvero tanta.
 

Intervista a Gennaro Vitrone

Ilaria Mingione: Cosa è per te Caserta nella carriera di musicista e di uomo?
Vitrone: In quanto musicista non mi sento apprezzato e valorizzato dall’Amministrazione comunale, spesso sorda a quelle che sono le richieste di noi artisti; ne è prova il fatto che manifestazioni interessanti e vitali per la musica come questa, nascano da iniziative “private”, orfane del dovuto supporto e riconoscimento da parte delle autorità competenti.
Ciò è un vero peccato, in quanto Caserta offre delle realtà artistiche di tutto rispetto, di cui però solo una piccola parte ha la fortuna di emergere e di essere “ fruita“ dal grande pubblico. La rimanente giace nascosta, inespressa, in “attesa” solo del momento giusto per farsi ascoltare.. come afferma F.Mesolella “E’ bello sentirsi ascoltati” .
I musicisti a Caserta non dispongono di spazi adeguati e seppur i locali costituiscano una vera e propria forzatura per l’espressione della musica “DOC”, rimangono comunque l’unica alternativa possibile al silenzio, all’oblio .

Ilaria Mingione: Citando le parole di una tua canzone, quali sono i valori di una volta per te?
Vitrone: In primis la famiglia e l’amore, in senso molto lato, che tento di esprimere nella maniera più congeniale al mio animo: attraverso la mia musica, le mie canzoni.

Ilaria Mingione: Un auspicio per il nuovo anno, alle porte
Vitrone: Il mio è una sorta di appello ai giovani, affinché riescano a crearsi dei propri spazi, affinché abbiano il coraggio finalmente di “prendere la parola”, divenendo in tal modo protagonisti e non osservatori passivi del mondo.
Purtroppo la realtà circostante non favorisce questo processo di crescita. I mass media ,ad esempio, ci propinano quella che definisco: “cultura del karaoke” della sintesi, dell’emulazione superficiale e cieca, priva com’è di qualsiasi volontà di approfondimento.

 

Felice Imperato, Alfonso Marotta e Franco Discanno

"Blackbird" cantata con l'apporto di Vitrone

Gennaro Vitrone

La Band di Vitrone

Paolo, Emilio,  Angelo, Pia

 

foto © Casertamusica

 
 

 

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