Caserta 29 Dicembre. Non è stata di certo la temperatura polare ad impedire agli amanti della buona musica di riempire, ancora una volta, il
teatro del CTS, per l’ultimo appuntamento della rassegna musicale “Caserta
MusicaDoc live”. A riscaldare gli animi, le calde note d’autore di Gennaro
Vitrone e della sua band che hanno condotto il pubblico in un autentico viaggio
emozionale attraverso sonorità nuove, accattivanti e testi che fondono
impeccabilmente impegno e descrizione accurata dei sentimenti umani. Il
palcoscenico del teatro CTS si è rivelato la cornice ideale per apprezzare il
suo progetto costruito su una perfetta simbiosi di musica d’autore e rock-jazz
d’avanguardia, in cui si fugge spesso dalla forma canzone per seguire originali
percorsi ritmici e sonori in cui non mancano riferimenti di jazz-melodico e di
swing-rock, fino a raggiungere l’effetto poesia. Gennaro Vitrone è stato
accompagnato da una nuova formazione composta da validissimi musicisti:
Pasquale Maltempo (Piano), Almerigo Pota (tromba), Giampiero Cunto (chitarre),
Antonio Caddeo (basso), Peppe Vertaldi (Batteria).
L’ultima serata di questo primo atto è stata impreziosita, inoltre,
dall’esibizione di Alfonso Marotta, Felice Imperato e Franco Discanno che hanno
incantato la platea proponendo un emozionale progetto di ricerca e di
rivisitazione di brani di Crosby Stills & Nash Young e dei Beatles. Dopo le
applauditissime esibizioni abbiamo formulato qualche domanda sia al trio
Marotta-Imperato-Discanno che a Gennaro Vitrone che vi proponiamo a fine
articolo dopo il nostro personale ringraziamento
Lo staff di Casertamusica.com e dell’associazione culturale CasertaMusica&Arte
ringrazia tutti i musicisti, i collaboratori e le persone che hanno contribuito
alla buona riuscita della manifestazione. Il grande successo di questo primo
atto del Casertamusica doc live dà a tutti noi della redazione lo stimolo
giusto per proseguire su questa strada. Già dalla fine di Gennaio
Casertamusica doc proseguirà con il secondo atto, con la speranza di poter dare
ulteriormente voce al prodotto musicale della nostra terra con la stessa cura e
rispetto per musicisti e pubblico che ha stimolato la sempre crescente
diffusione ed autorevolezza del nostro portale, che ormai supera le 100.000
(centomila!) visite al mese, ovvero più di tremila visitatori al giorno.
I musicisti e le band casertane che desiderano essere coinvolti nei nostri
progetti possono contattarci tramite la nostra redazione:
redazione@casertamusica.com
Intervista a Alfonso Marotta, Felice Imperato e Franco Discanno
Angelo Agnisola: Quanto alle emozioni che stanno dietro la
musica, risulta evidente come ci sia sempre stata una grande varietà d’intenti
e d’ispirazioni. C’è chi suona per le rose e chi per il pane, chi per far
ballare e chi per dare le ali a ciò che qualcuno ha scritto, chi vuole stupire
e chi ammaliare, chi è contro e chi subisce, chi è un po’ tutte queste cose
insieme e chi non lo ha ancora capito, o fatto capire. Poi, c’è chi suona nei
ritagli di tempo con l’idea di fare musica anzitutto per un piacere personale,
condividendo con un pugno di amici accordi, passioni e ricerche. E’ il vostro
caso, giusto? Questa sera avete portato al Cts il frutto dei vostri incontri
domenicali…
Imperato – Marotta – Discanno: È così. Ci vediamo quando il lavoro ce lo
permette, in pratica solo la domenica. Nei nostri incontri ci dedichiamo
totalmente alla musica che più ci piace, a quella che ci unisce in un ritorno
alle nostre personali tradizioni e origini artistiche. Da un po’ di tempo
stiamo lavorando ad un progetto di ricerca e di rivisitazione di brani di
Crosby Stills & Nash Young e dei Beatles soprattutto laddove ci sono dei
particolari effetti vocali. Nonostante siamo tre chitarristi, il lavoro
principale lo dedichiamo alle parti vocali. È un lavoro molto particolare e che
ci affascina. Abbiamo la fortuna di poter accedere ad un repertorio bellissimo,
non suoniamo avendo pretese particolari e non per proporci nei locali, lo
facciamo per gioco, quindi prendiamo i brani assolutamente più complicati,
quelli che pensi <<…come sarebbe bello riuscire a fare quel brano!!>>.
Angelo Agnisola: Come è stato “giocare” al Cts? Può essere questo uno
spazio valido per la valorizzazione della musica?
Imperato – Marotta - Discanno: Pensiamo che questa sia la dimensione
migliore per un musicista che ha qualcosa da dire e da far ascoltare.
L’iniziativa Casertamusicadoc live rappresenta una luce contro il disinteresse
istituzionale, è una validissima alternativa al locale, ed è quanto ci vuole
per valorizzare realmente il nostro prodotto musicale. I musicisti ormai si
sono abituati a suonare tra panini e birre perché il locale rappresenta l’unica
possibilità di avere un confronto col pubblico. Tra l’altro pensiamo che a
Caserta ci sia un ottimo allenamento all’ascolto, c’è molta generosità tra i
musicisti e molta voglia di unire le forze. Il grande successo della vostra
iniziativa testimonia il fatto che a Caserta di voglia di musica ce n’è davvero
tanta.
Intervista a Gennaro Vitrone
Ilaria Mingione: Cosa è per te Caserta nella carriera di
musicista e di uomo?
Vitrone: In quanto musicista non mi sento apprezzato e valorizzato
dall’Amministrazione comunale, spesso sorda a quelle che sono le richieste di
noi artisti; ne è prova il fatto che manifestazioni interessanti e vitali per
la musica come questa, nascano da iniziative “private”, orfane del dovuto
supporto e riconoscimento da parte delle autorità competenti.
Ciò è un vero peccato, in quanto Caserta offre delle realtà artistiche di tutto
rispetto, di cui però solo una piccola parte ha la fortuna di emergere e di
essere “ fruita“ dal grande pubblico. La rimanente giace nascosta, inespressa,
in “attesa” solo del momento giusto per farsi ascoltare.. come afferma
F.Mesolella “E’ bello sentirsi ascoltati” .
I musicisti a Caserta non dispongono di spazi adeguati e seppur i locali
costituiscano una vera e propria forzatura per l’espressione della musica
“DOC”, rimangono comunque l’unica alternativa possibile al silenzio, all’oblio
.
Ilaria Mingione: Citando le parole di una tua canzone, quali sono i
valori di una volta per te?
Vitrone: In primis la famiglia e l’amore, in senso molto lato, che tento
di esprimere nella maniera più congeniale al mio animo: attraverso la mia
musica, le mie canzoni.
Ilaria Mingione: Un auspicio per il nuovo anno, alle porte
Vitrone: Il mio è una sorta di appello ai giovani, affinché riescano a
crearsi dei propri spazi, affinché abbiano il coraggio finalmente di “prendere
la parola”, divenendo in tal modo protagonisti e non osservatori passivi del
mondo.
Purtroppo la realtà circostante non favorisce questo processo di crescita. I
mass media ,ad esempio, ci propinano quella che definisco: “cultura del
karaoke” della sintesi, dell’emulazione superficiale e cieca, priva com’è di
qualsiasi volontà di approfondimento. |
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