Caserta, 8 dicembre. Mettete insieme una fredda sera di dicembre, un’antica
chiesetta situata nel centro storico, un repertorio di pastorali e nenie
barocche napoletane e, di colpo, vi sembrerà di essere immersi nell’atmosfera
di un Natale dei primi anni del Settecento. E’ la sensazione che ho provato io
e, credo, la maggior parte delle persone che la sera dell’8 dicembre
affollavano la chiesa dell’Immacolata Concezione di via S. Carlo per assistere
al concerto allestito da Pietro Di Lorenzo, concerto finalizzato ad una
raccolta fondi per il restauro della stessa chiesa. Tra le opere in programma,
interessante da un punto di vista storico la prima esecuzione moderna dell’"Obstupescite
coeli" del compositore napoletano Francesco Provenzale (1627-1704) affidata
alla buona voce sopranile di Elena Polito e all’accompagnamento al cembalo di
Pietro Di Lorenzo, vero e proprio factotum della serata con le sue
interpretazioni anche all’organo e al flauto. Il momento migliore, quello che
ha strappato gli applausi più calorosi, è stato però rappresentato dalle sonate
di Domenico Scarlatti (1685-1757) eseguite dal clavicembalista Luigi Francesco
Trivisano che, nonostante qualche errore di percorso, ha sfoggiato un’ottima
tecnica. Particolarmente bella è stata la sonata K 513 in do maggiore che ad un
certo punto ha riecheggiato, con grosso effetto sul pubblico, la melodia della
più nota canzone natalizia "Quanno nascette ninno", con un’improvvisazione
della quale Pietro e i suoi musicisti hanno pensato bene di concludere una
serata davvero piacevole. Il resto del programma includeva anche pastorali di
Francesco Durante (1684-1755), Leonardo Leo (1694-1744) e Gaetano Latilla
(171-1788). Ritornando per un attimo all’atmosfera natalizia di inizio
Settecento, peccato che i clacson delle auto di chi rincasava dallo shopping
prenatalazio ci abbiano bruscamente ricondotti nel nostro terzo millennio.
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