A spasso nei musei: viaggio alla scoperta dei tanti musei locali della Campania

Caserta e provincia –  Ottobre e Novembre 2005

Comunicato stampa


La Campania possiede circa 300 tra musei, pinacoteche, raccolte e collezioni, pubbliche e private. Di questi solo una piccola parte è conosciuta da cittadini e turisti, anche perché alcune di queste
istituzioni sono spesso visitabili solo con estrema difficoltà. Ma sono proprio le istituzioni definite, a torto, “minori” a fornire la memoria delle comunità di uomini che hanno dato origine alle nostre città e paesi e la testimonianza del loro radicamento nel territorio. In tali musei, meno conosciuti, è spesso conservata la storia del lavoro, dell’ingegno, delle tecnologie utilizzate, della capacità artistica, del livello culturale raggiunto. Ed è per questo che ARCHEMAIL ed il Gruppo Archeologico Napoletano intendono promuovere e divulgare questo patrimonio costituito da tanti musei, statali o locali, sconosciuti ai più.
Ciascuna visita, a cadenza periodica, consentirà di conoscere anzitutto la storia del museo ed i motivi della sua creazione nonché il contenuto dell’esposizione museale.
Programma:
Domenica 16 Ottobre 2005. Il Museo della seta ed il complesso di San Leucio (Ce).
Domenica 27 Novembre 2005. Il Museo archeologico di Calatia a Maddaloni (Ce)

Domenica 16 Ottobre 2005. Il Museo della seta ed il complesso di San Leucio (Caserta).
Il borgo di San Leucio doveva, nelle intenzioni del sovrano Ferdinando di Borbone, diventare un centro ideale dove vivere e lavorare. Fu scelta la lavorazione della seta che ancora oggi avviene in alcune fabbriche del centro. Da alcuni anni il complesso di San Leucio è in fase di restauro, in buona parte completato. All'interno del complesso è stato allestito un primo nucleo del Museo della seta con l'esposizione di alcuni tessuti serici. La visita proseguirà con l'Appartamento Reale ove, tra le altre stanze tutte riportate al loro primitivo splendore grazie ad un buon lavoro di restauro, sono visibili il cd. Bagno di Maria Carolina con i dipinti ad encausto di P. Hachert e la grande vasca in marmo, la sala da pranzo dipinta da Fedele Fischetti, la stanza da letto con il soffitto dipinto da G. Cammarano, il coretto che dà sulla chiesa di San Ferdinando re.
Ed ancora si continuerà con l'esposizione degli strumenti e degli attrezzi per la produzione e la lavorazione della seta con gli antichi telai restaurati e perfettamente funzionanti e la ruota idraulica per attivare i torcitoi (perfettamente funzionanti). Infine la visita terminerà ai Giardini del Belvedere, giardini all’italiana disposti su terrazzamenti e dai quali si gode uno splendido panorama.
La Visita
Partecipazione aperta a tutti (biglietto d'ingresso a carico dei partecipanti: 3 euro; gratis per ultrasessantenni e minori di 10 anni).
Prenotazione via mail ( info@archemail.it ) o via telefono/SMS al numero 3384031994 fino ad esaurimento dei posti.
Appuntamento: all'ingresso del Complesso di San Leucio, sotto l'arco d'accesso, entro e non oltre le ore 10,15
Durata della visita: 1,5-2 ore
Per giungere nel luogo dell'appuntamento:
mezzi privati: Autostrada A1 Napoli-Roma (uscita Caserta Nord) e poi seguire le indicazioni per San Leucio.
mezzi pubblici: treno da Napoli per Capua ore 8,50 con discesa alla stazione di Caserta; dalla stazione di Caserta autobus per San Leucio

Domenica 27 Novembre 2005. Il Museo archeologico di Calatia a Maddaloni (Ce)
Nella stupenda cornice del Casino Ducale Carafa, è ospitato il nuovo Museo Archeologico dell'Antica Calatia. Si tratta di un edificio rettangolare a corte interna, articolato su tre piani con annessa cappella. Sorgeva fuori dell'abitato antico di Maddaloni ed era il casino di caccia dei Duchi Carafa del ramo della Stadera che tennero Maddaloni dal XV secolo prima come contea e, solo in seguito, come ducato. Nel giardino del palazzo nel 1931 furono trovate delle tombe a cassa databili al III secolo a.C., da collegare ad un sepolcreto lungo l'Appia.
Nel museo sono confluiti i materiali archeologici provenienti dall'area urbana di Calatia, dal suo territorio e dalle necropoli. Calatia sorgeva lungo l'Appia, nel tratto attualmente compreso tra S.Nicola la Strada e Maddaloni, a 6 miglia da Capua. Allo stato attuale della ricerca le più antiche testimonianze archeologiche precedono cronologicamente di gran lunga le fasi urbane conosciute. Le prime, risalenti all'orientalizzante Antico, ci vengono dalle necropoli, disposte a semicerchio lungo i margini della città. La cultura materiale, testimoniata da ricchi e numerosi corredi finora recuperati, ha stringenti paralleli con quella di Capua, a partire dalla fase II C (fine VIII secolo a.C.) e mostra già dalle epoche più antiche uno stretto legame col centro maggiore che caratterizzerà poi tutta la storia della città. Particolarmente ricchi qualitativamente i corredi tombali con materiali di importazione corinzia per la fase più antica, e ceramica attica per l'età classica. Le necropoli, di cui sono state scavate più di mille tombe, attestano una frequentazione del sito fino al IV secolo d.C.
Solo agli inizi invece è lo studio dell'area urbana, di cui è possibile ricostruire il tracciato delle mura. Di queste è visibile un tratto in "opus incertum", attribuibile al restauro del 174 a.C. Fin dalle origini la città sembrava svilupparsi lungo il tracciato che poi sarà, con il III secolo a.C., dell'Appia; come a Capua, nell'attraversare l'abitato, la strada abbandona il suo orientamento generale e devia a formare il decumano principale della città. Calatia era altresì il centro urbano più importante della parte orientale dell'ager campanus e risulta risparmiata, e quindi conosciuta, dalla maglia centuriale del 131 a.C. La frequentazione del territorio è attestata da numerosi ritrovamenti, da ricondursi allo sfruttamento agricolo dell'area (ville, cisterne, impianti produttivi etc.).
La Visita
Partecipazione gratuita aperta a tutti.
Prenotazione via mail ( info@archemail.it ) o via telefono/SMS al numero 3384031994 fino ad esaurimento dei posti.
Appuntamento: all'ingresso del Museo in Via Caudina 313 a Maddaloni ore 10,30
Durata della visita: 1,5-2 ore
Biglietto d'ingresso: gratuito
Per giungere nel luogo dell'appuntamento:
mezzi privati: Autostrada A1 Napoli-Roma (uscita Caserta Sud) e poi seguire le indicazioni per Benevento fino al terzo incrocio con semaforo al quale si giri a sinistra (direzione Maddaloni); all'incrocio successivo girare ancora a sinistra e si incontra il museo
mezzi pubblici: treno da Napoli Centrale per Capua ore 8,50 con discesa a Maddaloni; dalla stazione di Maddaloni autobus della LTP in transito
Si ringrazia il Gruppo Archeologico Calatino di Maddaloni per l'organizzazione di questa visita.
 
 
 
 

 

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