Anche un piccolo casale come quello di Sala di Caserta offre, a chi sa
raccontare, lo spunto per ripercorrere secoli di storia della nostra città. Ed
è quello che ha fatto con gusto affabulatorio e grande rigore storico Lorenzo
Di Donato, responsabile della sezione Cultura di questo sito,
estensore di tanti apprezzati articoli sulla storia casertana.... e nostro
amatissimo PAPA'. Il libro "Sala e le sue 7 chiese", fresco di stampa,
sarà presentato il giorno 6 Ottobre presso l'oratorio di Sala, alle ore
20 e successivamente il 12 Novembre presso il Centro S. Agostino alle ore
17:30 (Emilio e Pia Di Donato)
Ci affidiamo alle parole del prof. Domenico Pisanti, apparse su "Il
Caffè" (e per gentile concessione del dott. G. Manna) per presentare il libro
perchè ciò è segno che il lavoro è piaciuto non solo a noi che lo amiamo, ma
anche a chi è abituato a leggere criticamente.
Una comunità raccontata dai suoi luoghi di culto
La vita attuale è strana sotto vari aspetti. Fra le sue stranezze più
alienanti, la perdita dell'identità e della memoria storica. Siamo così
ingolfati nei ritmi frenetici, stressanti e spersonalizzanti, dell'esistenza
quotidiana, che spesso perdiamo di vista persino il senso di ciò che ci
circonda, non fermando neppure lo sguardo su luoghi e cose che non solo abbiamo
sfiorato per decenni, ma che sono stati, da sempre, nella nostra vita.
Meno male che, ogni tanto, interviene qualcuno a ricordarceli. È il caso di
Lorenzo Di Donato, un "vecchio" professore di matematica, poi preside nei
Licei, che ha il "pallino" della ricerca e dell'investigazione dei luoghi,
nonché delle loro storie. L'attività pubblicistica di Lorenzo Di Donato si è,
finora, esplicata in tre saggi, due di carattere scientifico ("Conversazioni
sull'atomo", 1967; "La relatività ristretta: appunti", 1973); e il terzo,
appena uscito, di carattere storico ("Sala e le sue sette chiese", 2005).
Chi sapeva che Sala, notissima frazione di Caserta, si direbbe attaccata alla
città, contasse, accanto alla chiesa parrocchiale, altri sei edifici sacri? Ora
lo sappiamo, e lo dobbiamo alle appassionate e scrupolose ricerche di Di
Donato. Il quale, da circa trent'anni, si è trasferito nel casale di Sala, "per
scelta di vita". Così, animato com'è di curiosità intellettuale, spirito di
attenta indagine e amore dei luoghi frequentati, si è dato ad investigare su
Sala e sul suo circondario, come anche su altre frazioni. Il frutto di tali
ricerche è stato già pubblicato in taluni articoli (apparsi via via su Il
Giornale di Caserta, Avvenire, il Caffè, La Riflessione), che vengono ora
riuniti e risistemati in un agile ed elegante volumetto per i tipi de L'Aperia
(collana "Anemoni": saggi, documenti e ricerche).
Il libretto è diviso in brevi capitoli: un accorgimento col quale l'autore
conferisce alla trattazione una sua snellezza, dovuta, pensiamo, anche alla
destinazione giornalistica dei singoli interventi. Tuttavia, il discorso è
squisitamente storico: obiettivo, documentato da puntuali riferimenti alle
fonti, che sono le varie pubblicazioni di storia locale su Sala, l'Archivio
parrocchiale di Sala, l'Archivio Vescovile e l'Archivio di Stato di Caserta. Le
fonti vengono tutte scrupolosamente indicate in essenziali note a piè di
pagina.
Accanto a quanto concerne la Chiesa "madre", vale a dire quella parrocchiale,
sono state ricostruite, con la stessa attenzione e documentazione, le vicende
riguardanti le altre chiese e cappelle, tra cui la Cappella di Santa Maria
degli Angeli; la chiesetta del Monticello, oggi «fatiscente, sconsacrata ed
adibita a deposito» (p. 79); la chiesetta di Santa Barbara; l'antica Chiesa
"diruta" detta del Vallone; la Chiesa di Maria SS.ma del Rosario.
Libretto, quindi, denso di notizie, utile per la ricostruzione della vita del
Casale di Sala, e non solo di quella religiosa. Il linguaggio è "tutto cose":
essenziale, semplice, lucido, volutamente accessibile. Vi si intravede il
docente/scienziato. Pregio non secondario della pubblicazione, un ricco corredo
iconografico, che fa corpo con la narrazione storica, animandola e
vivacizzandola ulteriormente.
Domenico Pisanti |
|