(Angelo Agnisola)
S. Leucio, Cortile dei Serici, 24 Settembre. Si è conclusa con successo la
prima edizione di “Trame – Intrecci di seta e luci a San Leucio”,
manifestazione di moda e design promossa dall’ Associazione culturale “Trame”.
Tre giorni di mostre, convegni, seminari e spettacoli hanno acceso i riflettori
del design internazionale sul Real Sito di San Leucio, regalando ai visitatori
un interessante connubio tra arte, storia e tradizione.
Intento primario della manifestazione, a fronte delle difficoltà che negli
ultimi anni investono il comparto tessile, in particolare nel meridione
d’Italia, è la valorizzazione del patrimonio artigianale ed artistico locale.
Obiettivo potenzialmente raggiungile con un lavoro programmatico che riesca ad
unire allo stile, alla tradizione e alla qualità proprie del “nostro” prodotto
tessile, l’innovazione derivante dall’impiego degli ultimi ritrovati della
tecnologia; insomma, la “moda tra tradizione e avanguardia”.
Al centro del dibattito che ha investito economisti, industriali, politici e
tecnici, il tema del rinnovamento del settore, degli incentivi alle
sperimentazioni tessili, della realizzazione di materiali innovativi. Ed infine
l’auspicio che gli operatori della moda possano, in sinergia con le
istituzioni, realizzare una programmazione territoriale comune che conduca a
risultati realmente competitivi sul mercato.
Non di poco rilievo nell’ambito della kermesse, la partecipazione di 230 tra
architetti e creativi che, a colpi di genio, hanno concorso alla prima edizione
della “Silk International Competition”, manifestazione parallela di arte e
design.
La tre giorni di “Trame” si è chiusa con una bella serata che ha visto
protagonista lo stilista Ettore Bilotta che ha proposto una sfilata con abiti
ispirati ai fasti della regina Maria Antonietta; una serata importante perché
rilancia il progetto del museo della seta di San Leucio. Per porre, per così
dire, la prima pietra, id est abito, di questo mirabile progetto, Bilotta,
stilista di fama internazionale, ha donato una delle sue creazioni a quello che
il sindaco Falco ha chiamato “nascente Museo della Seta”. Bilotta è il primo ad
aver aderito all’invito degli organizzatori che anno dopo anno mirano ad
ottenere una serie di abiti pensati appositamente per il museo di San Leucio
dalle grandi firme internazionali della moda.
Last but not least l’esibizione nella serata conclusiva di Ferdinando Ghidelli
e Max Pieri. I due noti musicisti casertani, accompagnati dal percussionista
Valerio Bocchiddi, hanno regalato un bel momento di incontro artistico,
tessendo affascinanti “trame” sonore sulla voce recitante di Francesca Salzano
in “Chi tiene i fili”, performance musico-teatrale con testi di Baricco,
Mancinelli, Montale, Palustri, Tagore.
Bilancio positivo, dunque, per questa prima edizione di “Trame”, che
rappresenta solo il primo passo. Si spera che questo ambizioso progetto a
favore di San Leucio possa andare avanti e crescere grazie anche al sostegno
delle istituzioni e del mondo degli industriali alla ricerca di nuove soluzioni
per un settore che rappresenta al tempo stesso economia e tradizione per Terra
di Lavoro.
Trame: intervista a chi (ne de)tiene i fili
(Rossella Barsali)
Valeria Fusco e Vittoria Merola hanno in comune due cose: una laurea in
architettura e una passione per la grafica. Se aggiungiamo due altri
ingredienti, che sono la spiccata istintualità per il “progetto” e la
femminilissima arte dell’”intrigo”, nasce Trame, “la voglia di trovare delle
trame culturali intorno all’argomento seta” (Merola). Al termine della kermesse
(mostre, convegni, seminari e spettacoli), tenuta per tre giorni presso il
Complesso Monumentale di S. Leucio, abbiamo chiacchierato un po’ con le due
coraggiose organizzatrici.
Rossella: Fra le tante risorse del territorio, perché la seta e non la
pizza?
Vittoria: La seta più della pizza perché raffinata risorsa, che si
presta al design come strumento di innovazione del mercato serico di S. Leucio.
Rossella: Dunque, un progetto finalizzato anche a un riscontro
economico?
Vittoria: Certamente! E sicuramente una reinterpretazione della seta di
S. Leucio in modo più dinamico e innovativo. Il concorso Silk, principale
motore di Trame, era aperto a tutti gli operatori del settore al di sotto dei
quarant’anni. Diffuso via internet ha consentito una sorta di esportazione di
una risorsa culturale e di prodotto fino a Parigi, Londra, Tokio, Seul.
Rossella: E la risposta del territorio?
Vittoria: Grande generosità in alcuni ambiti, sia in termini propositivi
che di sponsorizzazioni, minore collaborazione da altri che, imbastendo
inopportune beghe di cortile, hanno provato ad intralciare la realizzazione del
progetto. Ma la vera sorpresa è stato il contatto con il Nord. Da Milano hanno
partecipato tre case editrici, fornendo in maniera assolutamente gratuita
riviste di arredo, design e textile design. Un valido contributo anche dal
Sistema Moda Italia che, nella persona del presidente Paolo Zegna, ha
consentito contatti con industriali del tessile e della moda.
Rossella: Tutto sommato, intrecci e trame a trecentosessanta gradi!
Vittoria: Proprio così! Nel corso della manifestazione abbiamo ospitato
numerose personalità: l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Arch.
Paola Goffi, responsabile della fondazione MERZ; Arturo Dell’Acqua Bellavitis,
direttore del dipartimento INDACO del Politecnico di Milano, grande esperto di
design e del tessile (lavora a Como nel distretto serico); Ferdinando Filiasi,
docente alla Scuola di Alta Formazione di Moda di Roma; Bonizza Giordani Aragno,
esperta di storia della moda e del costume; Nicoletta D’Arbitrio, che si occupa
di restauro del costume; Antonella di Pietro, line builder KENZO, docente
all’Università di Napoli e quanti altri hanno partecipato.
Rossella: Pochi autoctoni, mi pare…
Valeria: Interventi significativi li abbiamo avuti anche dall’Ordine
degli Architetti di Caserta che hanno bandito un concorso di idee per
realizzare la “Porta della Seta”, varco ideale del passaggio nella cittadella
della seta. Hanno vinto due ragazzi di Aversa, neolaureati, F. Silvestri e A.
Petrillo. Ancora, prezioso il contributo artistico dell’arch. Giuseppe Coppola
sul rapporto tra ceramica e tessuto (trAMARE, sala Carlo Tito). Inoltre, come
dimenticare Gianfranco Alois, presidente dell’ E.R.S.V.A., prodigo di
suggerimenti e di fiducia, Gustavo Ascione, presidente della Camera di
Commercio che ha fortemente creduto nel progetto, e la città di Caserta nella
persone del Sindaco Dr. Falco e dell’Ass. Dr. Del Gaudio, per aver concesso il
Belvedere di S. Leucio, eletto a luogo-immagine di Caserta, città della Seta.
Rossella: E il futuro?
Valeria e Vittoria: Abbiamo donato al Complesso Monumentale di S. Leucio due
piantine di gelso, testimoni di questa edizione di Trame. Speriamo che fra
qualche anno i visitatori del Belvedere possano passeggiare godendo dell’ombra
di un intero viale di gelsi!
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