Trame: intrecci di seta e luci a San Leucio

S. leucio (Ce) – 24 Settembre 2005

Articolo di Angelo Agnisola e Rossella Barsali, foto di Pia Di Donato


(Angelo Agnisola)

S. Leucio, Cortile dei Serici, 24 Settembre. Si è conclusa con successo la prima edizione di “Trame – Intrecci di seta e luci a San Leucio”, manifestazione di moda e design promossa dall’ Associazione culturale “Trame”. Tre giorni di mostre, convegni, seminari e spettacoli hanno acceso i riflettori del design internazionale sul Real Sito di San Leucio, regalando ai visitatori un interessante connubio tra arte, storia e tradizione.
Intento primario della manifestazione, a fronte delle difficoltà che negli ultimi anni investono il comparto tessile, in particolare nel meridione d’Italia, è la valorizzazione del patrimonio artigianale ed artistico locale. Obiettivo potenzialmente raggiungile con un lavoro programmatico che riesca ad unire allo stile, alla tradizione e alla qualità proprie del “nostro” prodotto tessile, l’innovazione derivante dall’impiego degli ultimi ritrovati della tecnologia; insomma, la “moda tra tradizione e avanguardia”.
Al centro del dibattito che ha investito economisti, industriali, politici e tecnici, il tema del rinnovamento del settore, degli incentivi alle sperimentazioni tessili, della realizzazione di materiali innovativi. Ed infine l’auspicio che gli operatori della moda possano, in sinergia con le istituzioni, realizzare una programmazione territoriale comune che conduca a risultati realmente competitivi sul mercato.
Non di poco rilievo nell’ambito della kermesse, la partecipazione di 230 tra architetti e creativi che, a colpi di genio, hanno concorso alla prima edizione della “Silk International Competition”, manifestazione parallela di arte e design.
La tre giorni di “Trame” si è chiusa con una bella serata che ha visto protagonista lo stilista Ettore Bilotta che ha proposto una sfilata con abiti ispirati ai fasti della regina Maria Antonietta; una serata importante perché rilancia il progetto del museo della seta di San Leucio. Per porre, per così dire, la prima pietra, id est abito, di questo mirabile progetto, Bilotta, stilista di fama internazionale, ha donato una delle sue creazioni a quello che il sindaco Falco ha chiamato “nascente Museo della Seta”. Bilotta è il primo ad aver aderito all’invito degli organizzatori che anno dopo anno mirano ad ottenere una serie di abiti pensati appositamente per il museo di San Leucio dalle grandi firme internazionali della moda.
Last but not least l’esibizione nella serata conclusiva di Ferdinando Ghidelli e Max Pieri. I due noti musicisti casertani, accompagnati dal percussionista Valerio Bocchiddi, hanno regalato un bel momento di incontro artistico, tessendo affascinanti “trame” sonore sulla voce recitante di Francesca Salzano in “Chi tiene i fili”, performance musico-teatrale con testi di Baricco, Mancinelli, Montale, Palustri, Tagore.
Bilancio positivo, dunque, per questa prima edizione di “Trame”, che rappresenta solo il primo passo. Si spera che questo ambizioso progetto a favore di San Leucio possa andare avanti e crescere grazie anche al sostegno delle istituzioni e del mondo degli industriali alla ricerca di nuove soluzioni per un settore che rappresenta al tempo stesso economia e tradizione per Terra di Lavoro.
 

Trame: intervista a chi (ne de)tiene i fili

(Rossella Barsali)

Valeria Fusco e Vittoria Merola hanno in comune due cose: una laurea in architettura e una passione per la grafica. Se aggiungiamo due altri ingredienti, che sono la spiccata istintualità per il “progetto” e la femminilissima arte dell’”intrigo”, nasce Trame, “la voglia di trovare delle trame culturali intorno all’argomento seta” (Merola). Al termine della kermesse (mostre, convegni, seminari e spettacoli), tenuta per tre giorni presso il Complesso Monumentale di S. Leucio, abbiamo chiacchierato un po’ con le due coraggiose organizzatrici.


Rossella: Fra le tante risorse del territorio, perché la seta e non la pizza?
Vittoria: La seta più della pizza perché raffinata risorsa, che si presta al design come strumento di innovazione del mercato serico di S. Leucio.


Rossella: Dunque, un progetto finalizzato anche a un riscontro economico?
Vittoria: Certamente! E sicuramente una reinterpretazione della seta di S. Leucio in modo più dinamico e innovativo. Il concorso Silk, principale motore di Trame, era aperto a tutti gli operatori del settore al di sotto dei quarant’anni. Diffuso via internet ha consentito una sorta di esportazione di una risorsa culturale e di prodotto fino a Parigi, Londra, Tokio, Seul.


Rossella: E la risposta del territorio?
Vittoria: Grande generosità in alcuni ambiti, sia in termini propositivi che di sponsorizzazioni, minore collaborazione da altri che, imbastendo inopportune beghe di cortile, hanno provato ad intralciare la realizzazione del progetto. Ma la vera sorpresa è stato il contatto con il Nord. Da Milano hanno partecipato tre case editrici, fornendo in maniera assolutamente gratuita riviste di arredo, design e textile design. Un valido contributo anche dal Sistema Moda Italia che, nella persona del presidente Paolo Zegna, ha consentito contatti con industriali del tessile e della moda.


Rossella
: Tutto sommato, intrecci e trame a trecentosessanta gradi!
Vittoria: Proprio così! Nel corso della manifestazione abbiamo ospitato numerose personalità: l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Arch. Paola Goffi, responsabile della fondazione MERZ; Arturo Dell’Acqua Bellavitis, direttore del dipartimento INDACO del Politecnico di Milano, grande esperto di design e del tessile (lavora a Como nel distretto serico); Ferdinando Filiasi, docente alla Scuola di Alta Formazione di Moda di Roma; Bonizza Giordani Aragno, esperta di storia della moda e del costume; Nicoletta D’Arbitrio, che si occupa di restauro del costume; Antonella di Pietro, line builder KENZO, docente all’Università di Napoli e quanti altri hanno partecipato.


Rossella: Pochi autoctoni, mi pare…
Valeria: Interventi significativi li abbiamo avuti anche dall’Ordine degli Architetti di Caserta che hanno bandito un concorso di idee per realizzare la “Porta della Seta”, varco ideale del passaggio nella cittadella della seta. Hanno vinto due ragazzi di Aversa, neolaureati, F. Silvestri e A. Petrillo. Ancora, prezioso il contributo artistico dell’arch. Giuseppe Coppola sul rapporto tra ceramica e tessuto (trAMARE, sala Carlo Tito). Inoltre, come dimenticare Gianfranco Alois, presidente dell’ E.R.S.V.A., prodigo di suggerimenti e di fiducia, Gustavo Ascione, presidente della Camera di Commercio che ha fortemente creduto nel progetto, e la città di Caserta nella persone del Sindaco Dr. Falco e dell’Ass. Dr. Del Gaudio, per aver concesso il Belvedere di S. Leucio, eletto a luogo-immagine di Caserta, città della Seta. 


Rossella: E il futuro?
Valeria e Vittoria: Abbiamo donato al Complesso Monumentale di S. Leucio due piantine di gelso, testimoni di questa edizione di Trame. Speriamo che fra qualche anno i visitatori del Belvedere possano passeggiare godendo dell’ombra di un intero viale di gelsi!

 

 

i Warm Gun

 

Francesca Salzano

 

La sfilata dei capi di Ettore Bilotta

 

 

 

 

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