L'appuntamento con il Folk Festival 2005 di Solopaca è ormai prossimo e la
lettura degli eventi che l'associazione Tabula Rasa ha messo a punto ci
consentirà di "camminare"per alcune serate nelle sonorità folk con armonia e
soddisfazione.
Si partirà il 10 settembre con la pizzica salentina degli Aioresis e dei
Mediterrae Ensemble ai quali si aggiungerà nella stessa serata la tradizione
campana dei Multietnica. Nella serata di domenica 11 si esibiranno il
gruppo sannita dei Viento ed i casertani di Cantica Popularia, il lunedì 12
troveremo i gruppi folk: Le Loup Garou e Riserva Moac. Il Festival sarà
concluso, martedì 13, dal concerto della Nuova Compagnia di Canto
Popolare.
L'occasione è unica per divertirsi e per apprezzare l'autentica tradizione
musicale di quelle regioni che hanno "costruito" il folk italiano. Ognuno di
questi gruppi ha ricevuto riconoscimenti ed apprezzamenti per l'impegno profuso
nella ricerca musicologica e per l'attenzione alle sonorità. Un ulteriore
plauso bisogna riconoscere agli organizzatori del festival per aver incluso nel
cartellone il gruppo storico della NCCP che ha attraversato da protagonista la
musica popolare italiana ed europea degli ultimi trent'anni e che ha avuto il
merito di avvicinare più generazioni all'universo folk.
L'insieme degli eventi e la qualità dei gruppi che saranno presenti nelle
serate del Folk Festival di Solopaca, promosso dalla Proloco di Solopaca in
collaborazione con l’Associazione Tabula Rasa, ci offrono un'ottima occasione
per riflettere con attenzione sull'universo folk ed in particolare, su i suoi
contenuti.
La strada aperta agli inizi degli anni ' 60 dalle ricerche di Roberto De Simone
e successivamente di Eugenio Bennato, hanno consentito al grande pubblico di
avvicinarsi ad un ambito musicale ai più sconosciuto. Lo sviluppo successivo
dell'etnomusicologia ha consentito di fondere la tradizione della musica
popolare con i metodi delle scienze sociali, producendo dei risultati che hanno
permesso di scoprire come le diversità tipologiche della musica popolare sono
il prodotto delle contrastanti storie delle popolazioni italiane ed europee.
E' bello vedere (come di recente è accaduto con la "Notte della Taranta"), veri
e propri festival musical-tematici che offrono al vasto pubblico la possibilità
di riscoprire e confrontarsi con le proprie origini musicali, abbandonando il
divismo consumistico imposto dall'arroganza delle multinazionali discografiche
e dalla debordante e martellante offensiva televisiva.
Approfittare della presenza dei Viento con le loro sonorità sannite, dei
Cantica Popularia con i canti tipici della Terra di Lavoro, dei Multietnica che
approfondiranno le diverse sonorità campane, gli Aioresis e i Mediterrae
Ensamble che ci avvicineranno alla pizzica salentina, senza dimenticare la
Riserva Moac e le Loup Garou che ci proietteranno nel folk-over e nel jazz, la
naturale ed organica conclusione del Festival verrà affidata alla grande
professionalità della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Ognuno dei gruppi prima citati ha alle spalle una storia fatta di
partecipazioni a manifestazioni folk nazionali ed internazionali, nelle quali
sono stati sempre apprezzati per la qualità delle loro ricerche musicali,
ottenendo premi e riconoscimenti. E' opportuno ricordare che il gruppo dei
Cantica Popularia con grande passione e disponibilità, offrirà uno stage di
approfondimento nella giornata di domenica 11 settembre, completamente
gratuito, a coloro che vorranno approfondire i contenuti e le caratteristiche
del nostro folk. Martedì 12 settembre ci sarà una tavola rotonda che riguarderà
lo stato di salute, presente e futuro, della musica popolare in Italia
Meridionale, interverranno Fausta Vetere e Corrado Sfogli della NCCP, Enzo
Matarazzo dei Viento, Pasquale Carusone e Antonella Izzo dei Cantica Popularia |
|