Domenica 28 Agosto. Ore 20:45. Si alza finalmente il
sipario sul 35° Settembre al Borgo, dando il via ad un particolare percorso di
suoni, visioni, contaminazioni e incontri. Quest’anno il Settembre al Borgo ha
attraversato un periodo di crisi ed è stata una scelta coraggiosa quella di
volerlo organizzare a tutti i costi e al di là di ogni problema. Ci sembra
giusto sottolineare che nonostante i ritardi, quello di quest’anno, ci appare
un cartellone di tutto rispetto.
La serata inaugurale del tradizionale Festival di fine estate ha visto
protagonista le “note da cineteca” della Michael Nyman Band. Il maestro
londinese, ha affascinato la platea proponendo un ideale viaggio tra suoni e
visioni sull’onda delle musiche che lo hanno consacrato come uno degli
indiscussi maestri delle musiche da film. Ottanta minuti o poco più di concerto
in cui Michael Nyman, considerato dalla critica internazionale il profeta del
“nuovo minimalismo”, al suo pianoforte (Steinway & Sons D-274, arrivato
appositamente da Pescara), ha condotto la band in un esclusivo percorso di
note. “A Neverending Affair” ha fatto tornare alla mente le creazioni di
intramontabili firme del cinema mondiale da James Cox e Peter Greenway,
passando per Michael Winterbottom e le “Lezioni di Piano” di Jane Campion che
sono valse al Maestro Nyman il Premio Oscar. Di immediato impatto la profondità
della sua musica ,semplice e minimale, ma allo stesso tempo intensa ed
armoniosa, dove le sinfonie più veloci come quelle più dolci e pacate sono
capaci di suscitare in chi le ascolta delle particolari penetrazioni emotive e,
idealmente, dei personali percorsi fantastici. Tanti “fotogrammi in musica”
lunghi il tempo di uno spartito e sempre bruscamente spezzati al cenno deciso
di una mano, quasi Nyman volesse, alla fine di ogni esecuzione, riportare tutti
alla realtà prima di cominciare un altro “viaggio”. Un concerto bello,
raffinato, apprezzato dalla platea non tanto numerosa ma molto attenta e
particolarmente incantata dalle musiche dell’ensemble del maestro londinese. Il
concerto si è chiuso con un personale omaggio di Nyman alla kermesse e ai suoi
35 anni: un soffio d’autore sulle candeline di una torta posta al centro del
palco ed un “Happy Birthday” in note a cui si è unito tutto il pubblico del
Teatro della Torre.
Dalle dolci note a quelle dolenti. Neanche cominciata, la kermesse già alimenta
venti di polemica. Qualche giorno fa Ettore Cucari (amministratore dell’Ept)
diceva “E’ desiderio di tutti che il 35° Settembre al Borgo sia una svolta per
il Festival e per Casertavecchia. 35 anni sono un’età importante e la maturità
culturale che la rassegna ha raggiunto deve coinvolgere tutti e deve essere
occasione di crescita, unità e collaborazione”. Sacrosante parole. Peccato che
alla serata inaugurale si è registrata una quasi totale assenza dei
rappresentanti delle istituzioni, ossia di coloro che, in quanto tali, per
primi sostengono una manifestazione storica come Settembre al Borgo e per primi
testimoniano la loro passione e il loro amore per Caserta e per quanto essa
riesce ad esprimere. Insomma, abbiamo festeggiato senza di loro. Forse la torta
non era di loro gradimento. Eppure era buona. Forse molti erano ancora in
ferie. Il clima non era dei migliori. Non tanti apprezzano il tipo di musica,
seppure tanto raffinata, di Nyman. Qualcuno ha telefonato. Il Presidente è
altrove, il sindaco al mare, l’assessore in vacanza. Insomma, abbiamo
festeggiato senza di loro ed è stato così spiacevole “da aver pensato di
spostare in altra data l’inaugurazione ufficiale della kermesse” dice Cucari.
“Forse il primo settembre, quando saranno tutti rientrati in sede”. Dunque, due
inaugurazioni. Una per i comuni mortali e una per i vip secondo le loro
esigenze. Si astengano quantomeno dallo spegnere le candeline per una seconda
volta. Lo sanno tutti, porta male.
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