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Cortile dei Serici. Romantica atmosfera quella di ieri sera al Belvedere di S.
Leucio: la musica di Kiril Ribarski e Milica Sperovik ha davvero incantato.
Protagonisti della serata un trombone usato a mo’ di violino, un pianoforte, un
gioco di luci ben sfumato sul palcoscenico. E’ un trio perfetto. Il pubblico è
decisamente poco numeroso ma attento e quasi incredulo: si lascia piacevolmente
trasportare dalla musica suadente dei due strani musicisti: lui, Kiril, look
anni ’70, raggiunge con il suo trombone suoni di un’incredibile dolcezza: è il
Paganini del trombone; lei, Milica, tutta luccicante di paillettes, lo
accompagna al pianoforte con musiche tratte da colonne sonore di musicals e
films. Annuncia ogni pezzo in francese dopo aver sistemato con cura i lunghi
spartiti fitti di note.
Vengono dalla Macedonia ma hanno girato il mondo: tournées in Cina, negli stati
Uniti e in tanti paesi europei con tre Cd finora pubblicati. Più di 56 le
musiche composte espressamente per il duo: Kiril ci fa vedere orgoglioso gli
spartiti a lui dedicati e ci spiega che la sua è una tecnica tutta particolare
grazie alla quale riesce a tradurre e adattare i suoni del violino al trombone.
L’ha appresa all’Accademia musicale di Zagabria, dove ha studiato, e ora se la
porta in giro per ammaliare il pubblico. È contento di essere a S. Leucio - il
Belvedere conserva sempre il suo fascino – e sembra non aver fretta di andar
via: dopo il concerto si ferma ad osservare il Palazzo, gira un po’ di qua e di
là, si informa sul prossimo spettacolo già in allestimento, ammira il panorama
e ci chiede una foto ricordo: la luna penzolona illumina la notte “queta e
senza vento”.
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Kiril Ribarski e Milica Sperovik
Arianna Quarantotto, Kiril Ribarski e Milica Sperovik
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