Teano Jazz Festival: Paolo Fresu & John Scofield

Due incredibili artisti alla manifestazione teatina

Presentazione a cura di Gero Mannella


1 Luglio. In attesa dell'inizio della Manifestazione giunta oramai alla XIII edizione, ecco le schede dei due artisti che si esibiranno, rispettivamente, il 9 e 10 Luglio

 

Paolo Fresu Quintet

L'ultima apparizione di Paolo Fresu a Teano risaliva al 1999 con Enrico Rava - Paolo Fresu Quintet-"Tribute to Chet Baker". Allora, coi due leader della tromba jazz c'erano Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto.
Stavolta Fresu ritorna col suo quintetto standard, sodalizio consolidato in 20 anni circa, e che ha prodotto negli anni dei dischi di spessore assoluto quali "Ballads" e "Ensalada Mistica".
Il suo 'jazz contemporaneo con una matrice europea' (sua definizione) è un inesauribile intrico di atmosfere soffuse e intimiste a cui fanno da contraltare fraseggi che attingono all’etnico, alla tradizione, ad una sorprendente polifonia timbrica che scavalca talvolta l’ortodossia hard-bop.
Una vera all stars tutta italiana, con Paolo Fresu alla tromba e flicorno, Ettore Fioravanti all batteria, Attilio Zanchi al basso, TinoTracanna ai sax, e Roberto Cipelli al piano. Recentemente, a sancire l'autorevolezza conclamata della formazione, è partito un progetto di pubblicazione dalla Blue Note di 5 dischi, uno per ciascuno dei musicisti, che vedranno la luce nei prossimi 3 anni. Il primo di questi dischi (Kosmopolites), composto da Roberto Cipelli, è appena uscito ed ha ricevuto recensioni entusiaste.
 

John Scofield Quartet

Mostro sacro della chitarra jazz-fusion e alter ego di Pat Metheny, come quest’ultimo spazia con nonchalance tra sonorità elettriche e graffianti all’eleganza del sound acustico proprio della tradizione hard-bop alla Wes Montgomery e Kenny Burrell.
Trascorsi gli afrori ritmici dei dischi Gramavision (“Load Jazz” e “Flat Out” tra tutti), col passaggio alla Blue Note e successivamente alla Verve Scofield rientra nell’alveo del puro suono jazz, pur seguendo il suo personale percorso di sperimentatore, forte di una tecnica strumentale che ha pochi pari nel panorama chitarristico contemporaneo.
A questa seconda fase della carriera di Scofield (iniziata dal bellissimo “Time on my hands” e culminata lo scorso anno col superbo “Scolohofo-Oh!”, insieme a Dave Holland, Al Foster e Joe Lovano) si richiamerà il concerto di Teano.
Con lui Bill Stewart alla batteria e Denis Irwin al basso, e soprattutto Chris Potter al sax, ammirato nel 2000 a Teano con quintetto di Dave Holland, e avviato ad una brillante carriera solista (eccellente il suo recente “Live at the Village Vanguard”, Sunnyside).
Insomma un concerto-evento che annuncia very good vibrations.

 

Paolo Fresu  

cortesia www.jazzinsardegna.it

 

cortesia www.johnscofield.com 

foto Ken Schles

 

 

 

 

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